News Pubblicata il 20/11/2017

Collegato fiscale: castelli e palazzi non sono mai immobili rurali

Castelli, palazzi di eminenti pregi: ai fini fiscali non sono mai riconosciuti come immobili rurali. Lo prevede un articolo introdotto in sede di conversione del collegato fiscale



Novità anche per castelli, palazzi e i fabbricati di categoria catastale A/9 nel DDL di conversione del decreto fiscale collegato alla Stabilità 2018. La norma, inserita con l'approvazione dell'emendamento 1.0.16 durante l'esame in sede referente, inserisce i fabbricati di categoria catastale A/9 (Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) tra quelli che non possono comunque essere riconosciuti quali immobili rurali agli effetti fiscali. La stessa disposizione espunge quindi il riferimento a quei fabbricati aventi "le caratteristiche di lusso".

A tal fine il nuovo articolo aggiuntivo modifica l'art. 9, comma 3, lettera e), del decreto-legge n. 557 del 1993. Tale articolo reca l'istituzione del catasto dei fabbricati.

La modifica proposta aggiunge gli immobili di categoria A/9 agli immobili di categoria

tra quelle che non possono acquisire il riconoscimento della ruralità.

Sempre nel medesimo articolo viene inoltre soppresso il rifermento al D.M. 2 agosto 1969 concernente "Caratteristiche delle abitazioni di lusso".

Per aggiornamenti, news e approfondimenti segui gratuitamente il dossier dedicato alla Legge di Stabilità 2018

Potrebbe interessarti l'e-book Novità fiscali collegato alla Legge di Bilancio 2018

Fonte: Fisco e Tasse



TAG: Legge di Bilancio 2024