News Pubblicata il 21/11/2017

Tempo di lettura: 1 minuto

Rimborso TARI in eccesso. I comuni pronti a pagare

L’ANCI informa che i comuni sono concordi nel rimborsare i cittadini che hanno versato in eccesso la TARI.



Prosegue la questione degli indebiti pagamenti TARI.

I Comuni si dicono propensi a riparare all’errore, che ha portato parte dei contribuenti a versare un ammontare TARI superiore a quanto dovuto, mediante il rimedio dell’autotutela. Sul punto, i sindaci ricordano che se c’è stato un errore il rimborso sarà si dovuto, ma il suo finanziamento dovrà essere a sua volta coperto da un aumento dell’imposta a carico di quanti hanno pagato meno.

Ricordiamo che la TARI introdotta, con la legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014), è uno dei tributi che con IMU e TASI, vanno a comporre la IUC.  L’idea alla base della TARI è quella secondo cui, il servizio fornito dai comuni debba essere coperto mediante il gettito ricavato dalla tassazione cui i contribuenti sono tenuti. Questa imposta, trova il suo fondamento normativo in quella che la vecchia disciplina che nel 1999 ha istituito la TARSU (D.P.R. 158/1999). Presupposto della TARI è il possesso (o detenzione) a qualsiasi titolo di locali o di zone scoperte suscettibili di produrre rifiuti di natura urbana; fatta esclusione per le aree scoperte pertinenti o accessorie a locali tassabili, nonché le aree comuni condominiali. Il tributo è corrisposto sulla base a tariffa riferita all’anno solare e commisurata, tenendo conto dei criteri determinati mediante il metodo normalizzato, ex D.P.R. n. 158 del 1999.

Fuori dalla questione dell’indebito rincaro della TARI, restano quei Comuni (specie del Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia) che applicano la TARIP introdotta con la Legge 147/2013.

Fonte: Fisco e Tasse



TAG: IMU 2024