News Pubblicata il 18/07/2017

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Antiriciclaggio 2017: ecco la disciplina per i compro oro

Nella Circolare della Guardia di finanza l'analisi delle novità per i compro oro in tema di antiriciclaggio



Con la Circolare 210557 del 07 luglio 2017 della Guardia di Finanza, è analizzata la nuova normativa prevista in tema di antiriciclaggio. In particolare, il Decreto legislativo 92/2017 contiene la regolamentazione del settore compro oro prevedendo specifici adempimenti in materia di:

a. identificazione della clientela prima dell’esecuzione dell’operazione;
b. conservazione dei dati acquisiti in sede di identificazione e delle schede relative alle operazioni effettuate per un periodo di 10 anni;
c. segnalazione di operazioni sospette, che devono essere inoltrate all’U.I.F. nel rispetto delle disposizioni contenute nell’art. 35 D.Lgs. 231/2007.
d. l’istituzione di un registro ad hoc tenuto e gestito dall’Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori Creditizi (O.A.M.), l’iscrizione nel quale diviene presupposto indispensabile per l’esercizio dell’attività. L’iscrizione nel registro è:

  1. prevista per qualsiasi operatore commerciale che, a prescindere dalla denominazione o dallo svolgimento in via secondaria rispetto ad altre attività commerciali, eserciti la compravendita ovvero la permuta di oggetti preziosi usati
  2. subordinata al possesso della licenza per l’attività in materia di oggetti preziosi.

e. l’obbligo di effettuare operazioni di importo pari o superiore a 500 euro unicamente attraverso l’utilizzo di mezzi di pagamento diversi dal contante, che garantiscano la tracciabilità dell’operazione stessa e la sua univoca riconducibilità al disponente;
f. la previsione per i compro oro dell’utilizzo di un conto corrente bancario o postale dedicato in via esclusiva alle transazioni finanziarie relative al compimento delle operazioni in esame;
g. l’obbligo di predisporre una scheda numerata progressivamente contenente:

  1. l’indicazione dei dati identificativi del cliente
  2. la sintetica descrizione delle caratteristiche dell’oggetto prezioso usato;
  3. l’indicazione della quotazione dell’oro e degli altri metalli preziosi contenuti nell’oggetto;
  4. due fotografie, in formato digitale, dell’oggetto stesso;
  5. la data e l’ora dell’operazione;
  6. l’importo corrisposto ed il mezzo di pagamento utilizzato;
  7. le informazioni relative alla destinazione data all’oggetto prezioso.

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Fonte: Fisco e Tasse


1 FILE ALLEGATO:
Circolare Guardia di Finanza antiriciclaggio 2017

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