News Pubblicata il 20/08/2009

La contabilità in nero valido indizio

Spetta al contribuente dimostrare che il reddito accertato induttivamente non corrisponde a quello reale



 Il ritrovamento da parte della Guardia di Finanza, sia presso la sede dell'impresa che in locali diversi da quelli societari, di una “contabilità parallela” a quella ufficialmente tenuta dalla società sottoposta a verifica fiscale, ovvero della c.d. contabilità “in nero”, costituisce valido elemento indiziario dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza richiesti della legge e legittimità di per sé, a prescindere cioè dalla sussistenza di qualsivoglia altro elemento, il ricorso al cd. accertamento induttivo. La presunzione, in assenza di prova contraria impone al giudice di ritenere provato il fatto previsto, e spetta al contribuente fornire la prova contraria idonea a vincere la prova presuntiva a suo sfavore.
(Sentenza n. 17635 del 24 luglio 2009 Corte di Cassazione, Sez. tributaria)

Fonte: Fisco Oggi



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