Speciale Pubblicato il 30/05/2021

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DL Recovery: Superbonus, subappalti e clausola per assumere donne e giovani.

di Grandoni Veronica

Il Consiglio Dei Ministri ha approvato il decreto-legge Recovery disciplinando la governance del PNRR e le prime misure di semplificazione. Entro luglio i primi 24 miliardi di euro



Il Consiglio Dei Ministri ieri ha approvato Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di snellimento delle procedure (decreto-legge) su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta, del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, del Ministro della cultura Dario Franceschini e del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini.

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Struttura della governance del PNRR

La governance del recovery plan si articola su più livelli:

Cabina di Regia, con responsabilità di indirizzo, impulso e coordinamento generale sull’attuazione degli interventi del recovery plan. È presieduta dal premier Mario Draghi, ad essa partecipano di volta in volta i Ministri e i Sottosegretari competenti in base alle tematiche affrontate. Nelle sedute incontra i presidenti di Regioni e Province, i soggetti attuatori e i referenti del partenariato economico e sociale.

Segreteria Tecnica, di supporto alla Cabina di Regia. La sua durata copre fino al completamento del recovery plan: 31 dicembre 2026.

Tavolo Permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale composto da rappresentanti delle parti sociali, del Governo, delle Regioni, degli Enti locali e dei rispettivi organismi associativi, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della ricerca scientifica e della società civile. Esso ha funzione consultiva sui temi del PNRR.

Servizio centrale per il PNRR, istituito presso il MEF, è l’ente di monitoraggio e rendicontazione e punto di contatto nazionale con la Commissione europea.

Soggetti attuatori, a cui è affidata la realizzazione operativa degli interventi del recovery plan. Essi sono le Amministrazioni centrali, le Regioni e le Province autonome e gli enti locali.

Semplificazione procedure e rafforzamento capacità amministrativa

Al fine di accelerare e snellire le procedure e, allo stesso tempo a rafforzare la capacità amministrativa della PA, il DL prevede i seguenti interventi:

Subappalto, tra le modifiche principali l’aumento della soglia dal 30% al 50% con maggiori tutele ai lavoratori fino al 31 ottobre. Dal primo novembre viene rimosso ogni limite quantitativo al subappalto. Le stazioni appaltanti indicheranno comunque nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni che devono essere eseguite obbligatoriamente a cura dell'aggiudicatario.

Rimane comunque vietata la cessione integrale del contratto di appalto e l’affidamento a terzi dell’intera esecuzione dei lavori. Il subappaltatore deve garantire gli stessi standard qualitativi previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori lo stesso trattamento economico e normativo che avrebbe garantito il contraente principale, contratto collettivo incluso. Le stazioni appaltanti devono inoltre assicurare una più intensa tutela del lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori e prevenire il rischio di infiltrazioni.

Per i cantieri delle grandi opere si riducono le attese per le procedure di approvazione dei progetti, dalle autorizzazioni ambientali a quelli paesaggistici fino agli scavi della banda larga, con la creazione di una supercommissione per la Via e di una Soprintendenza speciale per i progetti del Recovery. Arriva anche una riforma delle Zes. Procedimento accelerato per le opere di particolare complessità o di rilevante impatto come l'Alta velocità Palermo-Catania-Messina e Salerno Reggio Calabria, il potenziamento del Porto di Trieste o diga di Campo Lattaro in Campania.

Superbonus, sono semplificate le procedure per l’accesso all’agevolazione. Non servirà più la doppia conformità, basterà la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori).

L’accesso alla misura è esteso agli interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche.

Donne e giovani: le aziende, anche di piccole dimensioni (sopra i 15 dipendenti) che partecipano alle gare per le opere del PNRR e del Fondi complementare e che risultino affidatarie dei contratti dovranno, come prerequisito, assumere una quota non inferiore al 30% di giovani under 36 e donne.

PA Digitale: controlli sulle PA dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) e sanzioni a chi frena l’innovazione digitale.

Identità Digitale: spinta all’uso dello SPID, esonero nel pagamento del bollo da 16 euro ed altre spese per chi scaricherà i certificati digitali. Possibilità di accesso all’identità digitale anche ai meno pratici attraverso l’identità di chi ha più dimestichezza.

Per accelerare il raggiungimento degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione sono semplificate le procedure autorizzative che riguardano la produzione di energia da fonti rinnovabili, la installazione di infrastrutture energetiche, impianti di produzione e accumulo di energia elettrica e, inoltre, la bonifica dei siti contaminati e il repowering degli impianti esistenti.

Il DL Recovery è essenziale per ottenere il via libera dell’Unione europea e i primi 24 miliardi di euro entro l’estate.



TAG: PNRR - Next Generation EU e Recovery Fund