Speciale Pubblicato il 29/07/2016

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Dichiarazione tardive 2016: le sanzioni per l'intermediario

di Redazione Fisco e Tasse

Le dichiarazioni tardive hanno effetti e sanzioni diversi per l'intermediario e per il contribuente. Di seguito le differenze e come ravvedersi.



Il concetto di "dichiarazione tardiva" è diverso per il contribuente e per l'intermediario. Ad esempio per il contribuente la dichiarazione si considera tardiva se inviata entro i successivi 90 giorni, mentre l'intermediario ha tempi diversi. Anche le sanzioni previste dal Fisco in queste situazioni sono differenti in base al soggetto che commette il ritardo. 
In questo approfondimento trattiamo queste differenze, evidenziando anche come possa essere utile sfruttare lo strumento del ravvedimento operoso per rimediare al mancato invio entro i termini.

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Il testo è tratto dall'e-book: Ravvedimento operoso 2016 contenente le novità, la prassi,gli esempi e le modalità di calcolo del nuovo ravvedimento, come modificato dalla delega fiscale e dalla Legge di stabilità 2016.

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Dichiarazioni tardive per il contribuente

Per il contribuente sono tardive le dichiarazione inviate oltre i termini di scadenza, ma entro i successivi 90 giorni (quindi considerando quest'anno, sono tardive quelle inviate dopo il 30.09.2016 ma entro il 29.12.2016).
Queste dichiarazioni sono considerate valide, quindi non si realizza la fattispecie della dichiarazione omessa, ma ad esse è associata una sanzione, compresa tra 258 € e 1.032 €.
Il contribuente può decidere di utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso, che permette di sanare la propria posizione con il fisco versando un'imposta ridotta. Nel caso delle dichiarazioni tardive,è possibile versare la sanzione ridotta (pari a 25 euro) entro il 29.12.2016.

 

Dichiarazioni tardive per l'intermediario

Per l'intermediario la dichiarazione tardiva è un'altra cosa rispetto a quanto chiarito sopra per il contribuente.
Tale fattispecie per l'intermediario si realizza in due casi, diversi a seconda della data di assunzione dell'impegno telematico alla trasmissione della dichiarazione.
In generale, se la richiesta di invio delle dichiarazioni da parte del contribuente arriva dopo il termine di presentazione della dichiarazione, l'intermediario ha tempo un mese per trasmetterla. Passato questo termine è sanzionabile per tardiva trasmissione della dichiarazione.
Da qui l'importanza di tenere sott'occhio la data di assunzione dell'impegno, indicata sul frontespizio del modello dichiarativo. Resta sempre la possibilità per l'intermediario di ravvedersi.
Pertanto se l'impegno è stato assunto:

Dichiarazioni tardive, il ravvedimento per l'intermediario

L'intermediario che rientra nella fattispecie di dichiarazione tardiva, e che quindi:

può comunque ravvedersi, e scontare così una minore sanzione se:

Si precisa che, a differenza di quello che avviene per il contribuente, la sanzione di 51 Euro è unica per ciascuna dichiarazione, indipendentemente da quante sono le dichiarazioni che confluiscono in essa.

DICHIARAZIONE OMESSA O TARDIVA

SANZIONE

RAVVEDIMENTO

Tra 516 e 5.164 €

Presentazione dichiarazione entro 90 giorni + 51 € di sanzione



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