Speciale Pubblicato il 06/08/2014

Tempo di lettura: 1minuto

Dati istat 2014: Italia in recessione

I dati comunicati dall' Istat oggi confermano che l'Italia è in recessione tecnica con un calo del PIL dello o,2% nel secondo trimestre 2014 rispetto al primo. La versione del Ministro Padoan



L'Italia è in recessione tecnica. Il Pil nel secondo trimestre 2014 risulta ancora negativo, scendendo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, quando aveva segnato un calo dello 0,1%. Su base annua, invece, scende dello 0,3%. Lo rileva l'Istat nella stima preliminare del PIL italiano per il 2014, resa nota in queste ore Il dato è la sintesi dei valori in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. La domanda interna è ferma allo zero mentre quella dall'estero è addirittura negativa.
Qualche spiraglio si intravede nei dati sulla produzione industriale, che è tornata a salire, in rialzo dello 0,9% rispetto a maggio. Si tratta dell'aumento mensile più forte da gennaio e su base annua evidenzia da un risultato di crescita dello 0,4%. Isolando i dati relativi alla produzione di beni di consumo il rialzo arriva "addirittura" al 2,5% su base mensile (il massimo da un anno a questa parte) . Purtroppo la media della produzione del secondo trimestre resta comunque negativa, -0,4%.

L'articolo continua dopo la pubblicità

La visione dei dati economici del ministro Padoan

Questi dati spiegano la parole preoccupate del ministro Padoan in un intervista al Sole 24 ore di oggi con parole che non nascondono la serietà della situazione economica , pur cercando di restare ottimista afferma:  " I dati negativi che ci arrivano dall'Istat riguardano, soprattutto, gli investimenti mentre, invece, i dati su consumi e esportazioni sono moderatamente positivi. Questo fa sperare bene sul recupero di fiducia delle famiglie e conferma che c'è una fase di uscita dalla recessione che è molto faticosa perché la recessione è davvero profonda. Non dimentichiamoci che il 2013 ha chiuso con un risultato finale di meno 1,9" .  
Un tentativo di ottimismo anche in una situazione oggettivamente difficile dunque, in cui Padoan  sottolinea come l' azione riformatrice del Governo  avrà  effetti a medio termine e promette all'Europa che l'Italia non sforerà il limite del 3% del rapporto defiti/ Pil nel 2014 e nel 2015.  Il ministro dell'Economia ammette comunque che in questo scenario  le riforme sono sempre più urgenti e i tagli "buoni e giusti" della spending review si possono e si devono  fare .


TAG: Emergenza Coronavirus- Green pass