Recesso del socio

Il legislatore è intervenuto con la riforma dell’art. 37 del d.l. n. 39 del 27/01/2010 in maniera incisiva sulla materia del recesso del socio, ampliandone le possibili fattispecie e indicando i criteri per la corretta determinazione del valore delle partecipazioni possedute dal socio recedente.

Scioglimento e liquidazione

Il Collegio sindacale, nell’ambito della propria attività di vigilanza sul rispetto della legge e dei principi di corretta amministrazione, vigila, altresì, sulla procedura di scioglimento e di liquidazione della società. Il Collegio conserva pertanto, nell’ambito della procedura di liquidazione, le proprie funzioni di vigilanza nei limiti di compatibilità con la natura, le finalità e lo stato della procedura attivata dal liquidatore (art. 2488 c.c.).
Il Collegio sindacale deve verificare l’eventuale sussistenza di cause di scioglimento della società e, in assenza di accertamento da parte dell’organo amministrativo, deve attivarsi esercitando i poteri di reazione previsti dalla legge.

Prevenzione ed emersione della crisi

Il ruolo del Collegio sindacale assume rilevanza anche nella situazione particolare della crisi d’impresa. Del comportamento e dei doveri del Collegio sindacale in un momento tanto difficile per l’impresa si occupa la Norma 11 attraverso le sue sei sottonorme che trattano della prevenzione ed emersione della crisi, della segnalazione all’assemblea e denunzia al tribunale, della vigilanza del Collegio sindacale in caso di un piano volto al risanamento ex art. 67, comma terzo, lett. d), l.f., della vigilanza del Collegio sindacale in caso di accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis l.f., della vigilanza del Collegio in caso di concordato preventivo ex art. 160 l.f. del ruolo del Collegio sindacale durante il fallimento.

Segnalazione all’assemblea e denunzia al tribunale

Nel caso in cui gli amministratori omettano l’adozione di opportuni provvedimenti, il Collegio sindacale può convocare l’assemblea ai sensi dell’art. 2406 c.c.
Nei casi in cui il ricorso all’assemblea non abbia avuto luogo o i suoi esiti non siano ritenuti adeguati, il Collegio sindacale:
• può convocare l’assemblea – previa comunicazione all’organo amministrativo – per informarla sia dell’inerzia degli amministratori sia dello stato di crisi, secondo quanto precisato nella Norma 5.7. L’assemblea adeguatamente informata dal Collegio sindacale potrebbe, dunque, richiedere agli amministratori di adottare provvedimenti funzionali al superamento della crisi ovvero deliberare la revoca degli amministratori;
• qualora la condotta degli amministratori integri anche i presupposti di gravi irregolarità può presentare, sussistendone i relativi presupposti, denunzia al tribunale ai sensi dell’art. 2409 c.c., secondo quanto previsto dalla Norma 6.3.

Vigilanza del Collegio sindacale in caso di adozione di un piano volto al risanamento ex art. 67, comma terzo, lett. d), l.f.

Nel caso in cui la società decida di predisporre un piano di risanamento ai sensi dell’art. 67, comma terzo, lett. d), l.f., il Collegio sindacale non può esprimersi sul merito dello stesso. Esso svolge in ogni caso una funzione di vigilanza che attiene sia alla fase prodromica sia alla fase esecutiva del piano. Il Collegio deve in primis controllare che il professionista incaricato di attestare la ragionevolezza del piano possegga i requisiti di professionalità previsti dall’art. 28, lett. a) e lett. b), l.f. e sia iscritto nel registro dei revisori legali. La disciplina relativa al piano di risanamento prevede infatti la figura un “esperto” chiamato a relazionare sulla ragionevolezza del piano (art. 67 1.f.), sull’attuabilità dell’accordo e sulla veridicità dei dati aziendali e fattibilità del piano presentato al fine di accedere alla procedura di concordato preventivo (art. 161 l.f.). Ciò che in particolare si richiede all’esperto è la sua idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei (art. 182 bis l.f.).

Vigilanza del Collegio sindacale in caso di accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis l.f.

Nel caso in cui la società decida di accedere a un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’art. 182-bis l.f., il Collegio sindacale prende conoscenza dell’accordo di ristrutturazione dei debiti stipulato ai sensi dell’art. 182-bis l.f., pur non essendo tenuto a esprimersi sul merito dello stesso. Il Collegio deve svolgere una funzione di vigilanza che attiene sia alla fase prodromica sia alla fase esecutiva dell’accordo.

Vigilanza del Collegio in caso di concordato preventivo ex art. 160 l.f.

Nel caso in cui la società decida di proporre un concordato preventivo ai sensi dell’art. 160 l.f., il Collegio sindacale non è tenuto a esprimersi sul merito dello stesso, ma deve prendere conoscenza della proposta di concordato preventivo e vigilare sul corretto adempimento del piano di concordato. Ancora prima deve controllare che il professionista incaricato di attestare la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano sia in possesso dei requisiti di professionalità previsti dall’art. 28, lett. a) e lett. b), l.f. e sia iscritto nel registro dei revisori legali.

Ruolo del Collegio sindacale durante il fallimento

La dichiarazione di fallimento non produce l’estinzione dell’ente né la decadenza degli organi sociali. Durante la procedura il Collegio sindacale entra in uno stato di quiescenza che determina la sospensione delle proprie funzioni. La procedura fallimentare non produce l’automatica estinzione della società, come si evince dall’art. 118 l.f., a mente del quale il curatore fallimentare nei casi di chiusura della procedura previsti nei numeri 3 e 4 chiede la cancellazione della società dal registro delle imprese, e dall’art. 124 l.f. che riconosce all’impresa fallita, al ricorrere di determinate condizioni, la legittimazione a presentare la proposta di concordato.

L'aggiornamento mensile con apporofondimenti e formule commentate per la revisione legale

La Circolare Mensile  del  Revisore Legale n. 3 – Marzo 2014 - Pagg. 28

INDICE

NORMATIVA E PRASSI

Le nuove liste di controllo per i revisori delle società di assicurazione

    V. Tosi

ENTI LOCALI

Gli adempimenti dei revisori degli enti locali in merito al Patto di Stabilità

     P. Battisti

VARIE

  Il sistema di controllo interno: carte di lavoro

     G. Gentili

Fac-simile di Denuncia di gravi irregolarità degli amministratori o dei sindaci

Fac-simile di Denuncia di gravi irregolarità degli amministratori o dei sindaci