Gli effetti dell’analisi del rischio di revisione

Finora abbiamo visto come una analisi del rischio viene illustrata, e quanti aspetti differenti essa riguarda. Ora bisogna fare il passo successivo, cioè riflettere su come reagisce l’impresa al rischio, una volta che è stato identificato. Questo impatta l’attività di revisione a seco0nda delle decisioni che saranno prese su come affrontare i rischi.
Si è visto prima che le risposte aziendali ad ogni rischio possono essere di diverso tipo, comunque inquadrabili nelle seguenti situazioni:
1. evitare il rischio;
2. ridurre il rischio;
3. condividere il rischio;
4. accettare il rischio.

Le analisi dei rischi in un caso operativo

Cerchiamo ora di applicare tutto ciò ad un caso pratico.
Consideriamo che il Gruppo D operi nel settore medico dei pacemaker, dei defibrillatori, delle valvole cardiache1 e si debbano considerare solo i rischi e gli effetti sui dati aziendali e di conseguenza sull’operato del revisore.

Le evoluzioni sull’analisi del rischio di revisione

Gli studi sul rischio d’impresa e, di conseguenza, sul rischio di revisione si sono evoluti nel tempo e oggi le componenti del sistema di controllo, previste ai principi di revisione nazionali sono stati modifi cati da nuove idee riassunte nei principi di revisione internazionali (ERM – Enterprise Risk Management) che li suddivide come segue:
1. Ambiente interno di controllo (Internal environment)
2. Defi nizione degli obiettivi (Objective setting)
3. Valutazione del rischio (Risk assessment)
4. Risposta al rischio (Risk response)
5. Attività di controllo (Control activities)
6. Informazione e comunicazione (Information and Communication)
7. Monitoraggio (Monitoring)

Riconsiderazioni sulla valutazione del rischio

La valutazione dei rischi di errori significativi a livello di asserzioni da parte del revisore è basata sugli elementi probativi disponibili e può cambiare nel corso della revisione man mano che si acquisiscono ulteriori elementi probativi.
In particolare, la valutazione del rischio può essere fondata sull’aspettativa che i controlli per prevenire, o individuare e correggere, errori significativi, a livello di asserzioni, siano efficacemente operanti.

Comunicazione dei punti deboli rilevati

Dopo aver compreso la struttura dei sistemi contabili e di controllo interno e dopo aver eseguito le procedure di conformità, il revisore individua le debolezze tipiche del sistema e le porta tempestivamente a conoscenza della direzione, ad un livello appropriato, normalmente con una apposita relazione scritta.

Valutazione preliminare del rischio di controllo

La valutazione preliminare del “rischio di controllo”, come componente del “rischio di revisione”, è finalizzata ad individuare la capacità dei sistemi contabili e di controllo interno della società di prevenire o individuare e correggere efficacemente gli errori più significativi.
Il rischio di controllo sussiste sempre, a causa dei “limiti” propri di qualsiasi sistema contabile e di controllo interno.

Procedure di valutazione del rischio

Per comprendere l’impresa ed il contesto in cui opera, incluso il suo controllo interno, è necessario svolgere le seguenti procedure di valutazione del rischio:

1. indagini presso la direzione e altri soggetti all’interno dell’impresa. Le informazioni acquisite, oltre che dalla direzione, anche presso altri soggetti all’interno dell’impresa, come il personale addetto alla produzione o quello della revisione interna, possono essere utili per fornire una differente prospettiva per l’identificazione dei rischi di errori significativi.
2. procedure di analisi comparativa. Possono essere utili per identificare l’esistenza di operazioni o eventi inusuali o significativi, nonché importi, indici e andamenti che segnalino aspetti con effetti sul bilancio o sulla sua verifica.
3. osservazioni ed ispezioni. Possono essere di supporto alle indagini presso la direzione e altri soggetti nonché fornire elementi informativi sull’impresa e sul contesto in cui opera.

Comprensione dell’impresa e del suo contesto, incluso il suo controllo interno

La comprensione dell’impresa e del suo contesto riguarda i seguenti aspetti:
– settore di attività, normativa ed altri fattori esterni, incluso il quadro normativo sull’informazione economico-finanziaria;
– caratteristiche dell’impresa, incluse la scelta ed applicazione di principi contabili;
– obiettivi, strategie e rischi correlati che possono causare errori significativi nel bilancio;
– misurazione ed esame della performance economico-finanziaria dell’impresa;
– controllo interno.

Rischi significativi che richiedono una speciale considerazione nella revisione

Identificare i rischi significativi dell’impresa è materia di pertinenza del giudizio professionale del revisore. Nell’esercizio del proprio giudizio professionale egli valuta se i rischi siano tali da richiedere una speciale attenzione data la natura del
rischio, la rilevanza del potenziale errore prodotto, o la possibilità che ne produca di ulteriori, nonché alla percentuale di probabilità del suo verificarsi.
Ricordiamo a tal fine che, nel febbraio del 2009, i tre organismi di primo livello del controllo, ossia Consob, ISVAP e Banca d’Italia, hanno emesso un “documento congiunto1” per riaffermare l’importanza e le criticità dei bilanci delle imprese quotate dato il difficile momento che l’economia stava passando. La loro principale preoccupazione era quella di sensibilizzare il redattore del bilancio su aspetti legati alla solidità delle imprese e, a tal fine, i tre organismi avevano identificano le aree critiche da tenere sotto stretta osservazione considerandole come “aspetti a rischio che maggiormente risentiranno degli effetti della crisi in atto e su cui si concentreranno le domande e le informazioni del mercato".

La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno

La valutazione del rischio è l’aspetto fondamentale dell’attuale filosofia di revisione.
A seconda del modo in cui si valuta il rischio, si orienta in modo diverso tutta la revisione di tipo operativo. In un certo senso, la corretta analisi dei rischi di revisione è il “timone” di ogni revisione. Da ciò ne emerge che valutazioni di rischio diverse comportano procedure di verifica diverse e quindi revisioni differenti.
Per orientarsi in questi aspetti di analisi del rischio, alcuni anni fa la Consob ha approvato il Principio di revisione n. 315 – La comprensione dell’impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi, ha rivisto il Principio di revisione n. 300 – La pianificazione della revisione contabile del bilancio e ha introdotto il Principio di revisione n. 330 – “Le procedure di revisione in risposta ai rischi identificati e valutati” come conseguenza dei precedenti principi.