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Guida dell'amministratore di condominio: requisiti, obblighi e attribuzioni
Aggiornato con le novità sul superbonus 110% dettate dalla legge di bilancio 2021
Il presente scritto, dedicato ai requisiti, agli obblighi ed alle attribuzioni dell'amministratore, ha l'ambizione di offrire un'esposizione sintetica, ma compendiosa della materia, che coniughi la trattazione di questioni giuridiche e la ricerca di soluzioni nei casi dubbi; una trattazione snella che ne consenta l'uso quotidiano, ma al contempo sia completa degli spunti suscettibili di approfondimento; in tal senso, peraltro, non può che esservi un rimando alla lettura integrale dei testi normativi, spesso riportati per estratto (peraltro, ma questo vale più per la normativa di settore - v. Cap.5 – e non per quella codicistica nella quale rientrano le norme sul condominio - le norme sono soggette a continue modifiche, quindi è sempre opportuno un controllo del testo aggiornato).
Non dunque un'esposizione fissa e sistematica dell'intera disciplina condominiale, ma lo studio dei requisiti e degli adempimenti dell'amministratore, dall'inizio alla fine del rapporto, nei più vari momenti della gestione del condominio.
L'esposizione si divide in sette capitoli:
Si presenta dunque utile per chi per la prima volta si avvicina alla professione, ma anche a chi si pone domande applicative nell'esercizio quotidiano dell'amministrazione condominiale.
Un’ultima annotazione: la revisione del 2021 è aggiornata a molte novità normative; tra queste spiccano quelle condominiali relative all’emergenza da COVID-19: es. su convocazione di assemblee, formazione, rendiconto (l’ambito generale è talmente vasto che non si può che accennare solo a quelle strettamente connesse con l’attività dell’amministratore, rimandando sin d’ora per ciascun adempimento, es. le azioni legali, alla consulenza dell’esperto a seconda della materia, del luogo d’Italia e del periodo di riferimento), alle assemblee on line, al superbonus e all’opzione cessione del credito/sconto in fattura; argomenti di attualissimo interesse, dati i tempi che viviamo all’inizio del 2021, tra una pandemia ancora in vigoroso corso e i tentativi di reazione della legge, del mercato e di buona parte della società, di fare fronte alla devastazione che essa ha portato con sé.
Premessa
1. I requisiti dell’amministratore
1.1 Requisiti per svolgere l'attività dopo la L. n. 220/2012
1.2 Requisiti di onorabilità
1.3 Requisiti di professionalità
1.4 Requisiti per chi esercita l'attività da prima della L. n. 220/2012
1.5 Requisiti per l'amministratore-condòmino
1.6 Amministratore persona giuridica
1.7 Assenza ab origine e perdita dei requisiti
2. Elementi di diritto condominiale
2.1 Le parti comuni
2.2 L'amministratore è mandatario dei condòmini
2.3 Significato di obblighi e di attribuzioni
3. Gli obblighi dell’amministratore
3.1 Nomina e adempimenti contestuali
3.1.1. Comunicazione dei dati, luoghi e tempi per la visione dei registri
3.1.2 Polizza professionale
3.1.3 Indicazione del compenso
3.2 Adempimenti successivi alla nomina
3.2.1 Pubblicità incarico
3.2.2 Apertura e utilizzazione del conto corrente condominiale
3.2.3 Riscossione forzosa
3.3 Adempimenti alla cessazione dell'incarico
3.3.1 Consegna della documentazione e attività urgenti
4. Attribuzioni dell’amministratore
4.1 Attribuzioni dell'amministratore
4.2 Esecuzione delibere, convocazione assemblea per il rendiconto, osservanza regolamento
4.2.1 Convocazione assemblea per il rendiconto
4.2.2 Esecuzione delibere
4.2.3 Osservanza regolamento
4.3 Uso delle cose comuni e fruizione servizi
4.4 Riscossione contributi ed erogazione spese
4.5 Atti conservativi
4.6 Adempimenti fiscali
4.6.1 Codice fiscale
4.6.2 Quadro AC
4.6.3 Interventi di recupero, riqualificazione energetica, etc.
4.6.4 Risposte a richiesta degli uffici delle imposte
4.6.5 Ritenute d'acconto
4.6.6 Presentazione modello 770
4.6.7 TASI TARI e IMU
4.6.8 TOSAP, ora Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria
4.6.9 Redditi derivanti dai beni comuni
4.7 Anagrafe condominiale
4.7.1 Dati sulla sicurezza
4.7.2 Anagrafe condominiale e partecipanti al condominio
4.7.3 Anagrafe condominiale e locazione
4.7.4 Anagrafe condominiale, procedimento
4.8 Registro dei verbali, di nomina e revoca e di contabilità
4.8.1 Registro dei verbali
4.8.2 Registro di nomina e revoca
4.8.3 Registro di contabilità
4.9 Conservazione della documentazione
4.10 Obbligo di consegna attestazione stato dei pagamenti e liti in corso
4.11 Redazione rendiconto
4.11.1 Piano di ripartizione
4.11.2 Preventivo
4.11.3 Registro di contabilità, riepilogo finanziario, nota sintetica
4.11.4 Partita semplice e partita doppia; criterio di cassa e criterio di competenza
4.11.5 Criteri di riparto delle spese
5. Aspetti rilevanti dell’amministrazione di condominio
5.1 Manutenzione straordinaria
5.2 Contratto di appalto
5.2.1 Sicurezza sui luoghi di lavoro e appalti
5.3 Prevenzione incendi
5.4 Amianto
5.5 Impianti comuni
5.5.1 Ascensore
5.5.2 Certificazione di conformità e rispondenza
5.5.3 Impianto di riscaldamento
5.5.4 Impianto idrico
5.5.5 Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.)
5.5.6 Barriere architettoniche
5.5.7 Banda larga
5.6 Legge dati personali
5.7 Rapporti con soggetti diversi dal proprietario: cenni
5.7.1 Amministratore e locatario
5.7.2 Amministratore e usufruttuario
5.7.3 Amministratore e creditori
5.7.4 Amministratore e dipendenti
5.7.5 Amministratore e consiglio di condominio
5.8 Superbonus
6. Rappresentanza legale e legittimazione processuale
6.1 Rappresentanza legale e legittimazione e processuale attiva
6.1.1 Azioni particolari
6.2 Legittimazione passiva
6.3 Legittimazione processuale autonoma e mediazione civile
6.4 Transazioni
7. La cessazione del rapporto
7.1 Durata e scadenza dell'incarico e prorogatio imperii
7.2 Quando il rapporto finisce male: perdita dei requisiti, revoca e responsabilità
7.2.1 Perdita dei requisiti, rinvio
7.2.2 Revoca
7.2.2.1 Revoca giudiziale (e con preventivo passaggio assembleare)
7.2.3 Responsabilità
7.2.3.1 Responsabilità civile
7.2.3.2 Responsabilità amministrativa e penale
eBook in pdf di 101 pagine sugli aspetti economici e giuridici delle reti di impresa per superare la crisi:
Questo testo partendo dall’analisi de l contesto economico attuale che in seguito alla diffusione della pandemia da coronavirus ha creato una profond a crisi economica cercherà di dimostrare che le imprese piccole sono in genere le più esposte alle situazioni di contrazione dell’economia e che le ridotte dimensioni spesso le rend ono più vulnerabili delle grandi. La rete di imprese può essere una valida risposta a questi problemi.
Il testo nella prima parte cercherà di mettere in rilievo:
La seconda parte affronta le reti di impresa da un punto di vista giuridico e contrattualistico, soffermandosi in particolare sui se guenti aspetti:
Il ragionamento che si intende sviluppare nel documento è quello che in un contesto come quello di ipercompetizione che caratterizza l’attuale fase economica non è possibile stare sul mercato da soli e questo vale anche per le grandi aziende che hanno bisogno di collaborare con i propri fornitori e vale ancor di più per le PMI che spesso soffrono di scarsa competitività.
Le reti di impresa sono un giusto compromesso tra flessibilità decisionale e organizzativa e interazione esterna per poter fare investimenti, crescere e avere migliori performance.
Per finalità diverse gli autori hanno citato e commentato analisi fatte da istituti e centri di ricerca; questo potrebbe sembrare una ripetizione ma in realtà ciò è funzionale e indispensabile ad approfondire le tesi da ciascuno sviluppate.
Introduzione
1. Come operano le crisi economiche sul tessuto macroeconomico e microeconomico
1.1 L’andamento delle imprese durante la seconda ondata
1.2 Il punto essenziale riguarda l’incertezza
1.3 Gli interventi del legislatore durante la pandemia per attenuare la crisi
2. La gestione delle imprese dopo il Covid 19
2.1 Cosa cambierà oltre al lavoro e all’organizzazione
3. La dimensione aziendale che giustifica le aggregazioni e le reti di impresa
3.1 Perché conviene fare rete il caso dell’innovazione e la ricerca
4. Evidenza empirica sui contratti di rete
4.1 Le limitate dimensioni aziendali rallentano la trasformazione digitale del business
4.2 Le reti di impresa i benefici economici
4.3 Ulteriori evidenze empiriche sulle performance per le imprese in rete
5. Breve storia della rete
5.1 L’Europa; small business act, entrepreneurship and Sme’s
5.2 Il succedersi delle leggi sul contratto di rete di impresa
5.3 Causa, oggetto e scopo della rete
5.4 Il contratto di rete. Elementi obbligatori ed elementi facoltativi
5.5 La rappresentanza della rete; responsabilità limitata?
5.6 La rete soggetto
5.7 La fiscalità della rete
6. La rete oggi e le sue possibili declinazioni
6.1 Diamo i numeri; PMI in Eu ed in Italia, numerosità e caratteristiche
6.2 Le reti; numerosità e caratteristiche
6.3 Quali ambiti per le reti
6.3.1 Partecipazione delle reti agli appalti pubblici
6.3.2 Il contratto di rete per le imprese agricole
6.3.3 I contratti di sviluppo
6.4 Incentivi fiscali alle reti
7. I punti di forza della rete
7.1 Il contratto di rete per il lavoro: gestione dei lavoratori, distacco e codatorialità
7.1.1 premesse
7.1.2. La normativa
7.1.3. Il distacco
7.1.4 La codatorialità
7.1.5 Assunzione congiunta
7.1.6 In conclusione
7.2 Il contratto di rete e la Sostenibilità; Le reti per il welfare e per l’ambiente
7.2.1 La sostenibilità ed i goals Onu 2030
7.2.2 Le reti di impresa per la sostenibilità ambientale
7.2.3. Le reti per il welfare
7.3 Le reti per la internazionalizzazione. La internazionalizzazione per la rete: il GEIE
8. La rete come risposta alla crisi economica
8.1 La rete con causale di solidarietà
8.2 I professionisti nella rete
8.2.1 La rete di professionisti e le limitazioni normative
8.3 Reti e blockchain
8.4 Collaborazione e fiducia per lo sviluppo delle reti
Bibliografia
Sitografia Normativa
Appendice normativa
Decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5
Pacchetto contenente 2 ebook in pdf:
Premessa
1. L’imposta di bollo sulle istanze da inviare agli organi della Pubblica Amministrazione
1.1 Le modalità di invio delle istanze agli Organi della Pubblica Amministrazione e l’applicazione dell’imposta di bollo
1.1.1 Concetti generale e normativa di riferimento
1.1.2 Le istanze presentate o trasmesse agli Organi della Pubblica Amministrazione e l’imposta di bollo
1.1.3 Le istanze inviate via PEC e le modalità di pagamento dell’imposta di bollo
1.1.4. L’autenticazione della sottoscrizione dell’istanza
1.2 Dalla denuncia di inizio attività (DIA) alla Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) – La SCIA e l’imposta di bollo
1.2.1. La denuncia di inizio attività (DIA)
1.2.2. Dalla denuncia di inizio attività (DIA) alla dichiarazione di inizio attività (DIA) e alla Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
1.2.3. Il riordino della SCIA – L’utilizzo della modulistica unificata e standardizzata
1.2.4. La SCIA e l’imposta di bollo
1.3 Analisi di casi particolari
1.3.1. L’imposta di bollo sui cartelli “Vendesi” “Affittasi” immobile o attività commerciale
1.3.2. Incentivi per la rigenerazione e valorizzazione del patrimonio edilizio (art. 7, L. n. 58/2019) – Non prevista l’esenzione dall’imposta di bollo
1.3.3. Imposta di bollo e tasse scolastiche - Vigenza dell’esenzione prevista dall'articolo 200, comma 7, del D.Lgs. n. 297 del 1994
1.3.4. Fermo Amministrativo - La richiesta presentata dal soggetto legittimato alla riscossione forzata non più soggetta da imposta di bollo
1.3.5. Comunicazione di iscrizione d'ufficio dei prodotti esplodenti, nell'allegato A al Regolamento del TULPS - Applicazione dell'imposta di bollo
1.3.6. Fermo amministrativo – L’annotazione della sospensione è esente da imposta di bollo
1.3.7. L’imposta di bollo sulle istanze di partecipazione alle gare e sulle offerte economiche
1.3.8. L’imposta di bollo sulle domande per il conseguimento di sussidi da parte di soggetti danneggiati dall’epidemia da Covid-19
2. Le domande, le denunce e gli atti da inviare al Registro delle imprese – L’introduzione del Modello Unico Informatico (MUI) – La nascita della Comunicazione Unica – Il riordino del SUAP – Il servizio “Impresa in un giorno”
2.1 La pubblicità commerciale e l’iscrizione al Registro delle imprese
2.1.1. Le novità introdotte dal D.M. n. 127/2002 – L’introduzione del comma 1-ter alla Tariffa sul bollo
2.1.2. Le novità introdotte dal 2004
2.2. L’introduzione del Modello Unico Informatico - MUI
2.2.1. Il modello Unico Informatico (MUI)
2.2.2. D.M. 22 febbraio 2007 - Determinati gli importi dell’imposta di bollo dovuta in misura forfettaria
2.2.3. Il Modello Unico Informatico e gli adempimenti presso il Registro delle imprese
2.2.4. Precisazioni in merito ad alcune tipologie di istanze da inviare al Registro delle imprese
2.3 La nascita della Comunicazione Unica (ComUnica)
2.3.1. Riferimenti normativi e adempimenti
2.3.2. La comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC)
2.3.3. Le pratiche inviate con la Comunicazione Unica e l’imposta di bollo
2.4. Il riordino della disciplina dei SUAP, la nascita del servizio “impresa in un giorno” e ComUnica
2.4.1. La nascita dello sportello unico per le attività produttive – SUAP
2.4.2. Funzioni e finalità del SUAP e delle Agenzia per le imprese
2.4.3. Il riordino della disciplina dei SUAP e il servizio “Impresainungiorno”
2.4.4. SCIA da inviare al SUAP tramite ComUnica
2.5. L’imposta di bollo sulle pratiche e sulla documentazione da inviare tramite SUAP e i sistemi di pagamento
2.5.1. Lo sportello unico e l’imposta di bollo
2.5.2. I sistemi di pagamento
2.6. Analisi di casi particolari
2.6.1. La Comunicazione Unica per le imprese artigiane – Imposta di bollo
2.6.2. Trattamento fiscale ai fini dell'imposta di bollo della domanda di deposito dell'indirizzo PEC presentata dalle imprese individuali al Registro delle imprese
2.6.3. Quietanze relative ad alcune pratiche di competenza dell’Ufficio del Registro delle imprese – Imposta di bollo
2.6.4. Istanze di rimborso di diritti camerali non dovuti erroneamente versati - Imposta di bollo
2.6.5. Domanda di ammissione al passivo fallimentare – Imposta di bollo
2.6.6. La sezione speciale dedicata alle informazioni relative alla titolarità effettiva di persone giuridiche e trust (normativa antiriciclaggio) – Iscrizione in esenzione dall’imposta di bollo
2.6.7. I percorsi di alternanza scuola-lavoro
3. L’imposta di bollo nei procedimenti arbitrali e nella mediazione civile e commerciale
3.1. Arbitrato, mediazione e negoziazione assistita – Strumenti alternativi alla giustizia ordinaria
3.1.1. L’arbitrato
3.1.2. La mediazione civile e commerciale
3.1.3. La negoziazione assistita
3.2. Atti e documenti del procedimento arbitrale e l’imposta di bollo
3.2.1. Gli atti del procedimento arbitrale
3.2.2. Modalità di pagamento dell’imposta di bollo
3.2.3. Responsabilità fiscale arbitri
3.3 La mediazione in ambito civile e commerciale
3.3.1. Normativa di riferimento
3.3.2. La mediazione obbligatoria
3.3.3. Il Registro degli Organismi di mediazione
3.3.4. Atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione civile e commerciale e l’imposta di bollo
4. L’imposta di bollo sugli atti stipulati in Italia da valere all’estero e sugli atti provenienti dall’estero da valere in Italia
4.1 Atti stipulati con soggetti stranieri
4.2 Atti stipulati in Italia da valere all’estero
4.3 Atti stipulati all’estero da valere in Italia
4.3.1. Deposito presso un notaio o presso l’Archivio notarile – Equivalenza e controllo di legalità
4.3.2. Legalizzazione, traduzione e asseverazione
4.3.3. L’Apostille
4.3.4. La libera circolazione dei documenti pubblici nell’Unione europea – Abolita la legalizzazione e l’Apostille
4.4 L’imposta di bollo su legalizzazione, Apostille e asseverazione
4.4.1. Legalizzazione e Apostille e imposta di bollo
4.4.2. Asseverazione e imposta di bollo
4.5. Analisi di casi particolari
4.5.1. Visto di conformità e legalizzazione delle firme su documenti per l’esportazione rilasciati dalla Camera di Commercio
5. L’imposta di bollo sugli estratti conto, rendiconti dei libretti di risparmio, comunicazioni inviate alla clientela relative a prodotti finanziari
5.1 Le caratteristiche principali dell’imposta
5.2 Ambito di applicazione dell’imposta – L’evoluzione della normativa
5.2.1. Le novità introdotte dal D.L. n. 201/2011 e dal D.L. n. 16/2012
5.2.2. I chiarimenti dell’Agenzia delle entrate
5.2.3. Le modalità di attuazione dettate dal D.M. 24 maggio 2012
5.2.4. L’imposta prevista dall’art. 13, comma 2-bis della Tariffa – Imposta fissa
5.2.5. L’imposta prevista dall’art. 13, comma 2-ter della Tariffa – Imposta proporzionale
5.2.6. Il regime di esenzione a favore dei clienti persone fisiche e il calcolo della giacenza media
5.3 La determinazione dell’imposta
5.4 Modalità di assolvimento dell’imposta e soggetti coinvolti
5.5 L’imposta di bollo sulle carte di credito e sulle carte prepagate
5.5.1. Le carte di credito
5.5.2. Le carte prepagate
5.5.3. Il pagamento dell’imposta di bollo
5.6 Analisi di alcuni casi particolari
5.6.1. Contratti di risparmio edilizio
5.6.2. Ambito di applicazione - Confidi - Fondazioni bancarie - Amministrazioni dello Stato
5.6.3. Banca operante in veste di tesoreria di Ente pubblico
5.6.4. Prodotti di credito al consumo regolati in conto corrente bancario
5.6.5. Conti correnti condominiali
5.6.6. Comunicazioni da inviare alla clientela relativamente ai conti depositi per non residenti in Italia – Soggette ad imposta di bollo
5.6.7. Imposta di bollo sugli assegni circolari diversi da quelli in forma libera – Addebitabile dalla banca al cliente
5.6.8. L’imposta di bollo sugli estratti conto di carte di pagamento del dipendente
6. L’imposta di bollo sulle cambiali
6.1 Cambiali – Tipologia e modelli
6.2 Cambiali. Costo del bollo
6.2.1. Importo dovuto
6.2.2. Dove si acquista e come si paga
6.2.3. Alcune informazioni tecniche
6.2.4. Irregolare corresponsione dell’imposta di bollo – Sanzioni
6.3. Analisi di casi particolari
6.3.1. Applicazione dell’imposta di bollo al titolo credito nella forma del “Bill of exchange
6.3.2. Le cambiali finanziarie
7. L’imposta di bollo sulle fatture, ricevute e quietanze – La fatturazione elettronica
7.1 Alternatività IVA e imposta di bollo
7.2. L’imposta di bollo su fatture o ricevute fiscali 1
7.2.1. Le categorie di documenti fiscali previsti dal D.P.R. n. 642/1972
7.2.2. Le operazioni soggette all’imposta di bollo
7.2.3. Le modalità di assolvimento dell’imposta di bollo
7.2.4. Soggetti tenuti al pagamento dell’imposta
7.2.5. Il rilascio di copie conformi di fatture
7.3 La fatturazione elettronica e l’imposta di bollo
7.3.1. La fatturazione elettronica
7.3.2. La fatturazione elettronica e l’imposta di bollo
7.3.3. Le sanzioni applicabili per omesso, insufficiente o ritardato pagamento dell’imposta di bollo
7.4 L’imposta di bollo sulla fattura per prestazioni mediche
7.4.1. Le prestazioni sanitarie e la fatturazione elettronica
7.4.2. L’imposta di bollo sulle fatture per prestazioni mediche
7.5. Analisi di casi particolari
7.5.1. L’imposta di bollo sulle fatture in formato .pdf
7.5.2. Invio di fatture tramite portale aziendale, via mail o tramite PEC
7.5.3. Canone di locazione – Ricevute di pagamento – Spese di condominio
7.5.4. Atti conclusi con scambio di corrispondenza
7.5.5. L’imposta di bollo sulle quietanze emesse a seguito del pagamento di sanzioni amministrative pecuniarie sia per violazioni delle disposizioni del Codice della strada che per violazioni diverse
7.5.6. L’imposta di bollo sulle fatture o quietanze emesse per le somme riscosse dal sistema informatico nazionale delle Camere di commercio
7.5.7. L’imposta di bollo sulle fatture emesse per prestazioni di “letturista”
7.5.8. L’imposta di bollo sulle quietanze di avvenuto pagamento dell’imposta di soggiorno
7.5.9. Atti degli Enti locali relativi a procedimenti di riscossione di entrate extratributarie e l’imposta di bollo
7.5.10. L’imposta di bollo sui documenti di spesa e mandati di pagamento emessi dalla Pubblica Amministrazione
7.5.11. Bollette del servizio idrico integrato – Obbligo dei Comuni di emettere fatture elettroniche
7.5.12. Imposta di bollo sulle quietanze emesse dal tesoriere per conto del Comune, afferenti mandati di pagamento in contanti.
7.5.13. Imposta di bollo sulle fatture emesse nei confronti delle associazioni dilettantistiche riconosciute dal CONI
7.5.14. Produzione della fattura elettronica ai fini dell’emissione del decreto ingiuntivo
7.5.15. Imposta di bollo sugli assegni circolari
8. L’imposta di bollo sulle scritture contabili - Vidimazione, numerazione, bollatura, tenuta e conservazione
8.1 Norme generali e riferimenti normativi
8.2 La vidimazione, la numerazione e la bollatura dei libri, dei registri e delle scritture contabili e il cammino della semplificazione
8.2.1. Premessa
8.2.2. Le novità introdotte dalla L. n. 383/2001 – La soppressione dell’obbligo di vidimazione e bollatura
8.2.3. I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
8.2.4. Le competenze in materia di vidimazione
8.3 La tenuta informatica delle scritture contabili
8.3.1. Le novità introdotte dal D.M. 23 gennaio 2004
8.3.2. Le novità introdotte dal D.L. n. 185/2008
8.3.3. Le novità introdotte dalla L. n. 106/2011 – La modifica dell’art. 2215-bis C.C.
8.3.4. Le novità introdotte sull’obbligo di stampa del libri e registri contabili tenuti con sistemi elettronici e l’assolvimento dell’imposta di bollo
8.4 La bollatura e la numerazione delle scritture contabili e l’imposta di bollo – Sintesi degli adempimenti
8.4.1. Libro giornale e libro inventari - Bollatura e vidimazione facoltativa – Numerazione obbligatoria
8.4.2. Obbligatoria la numerazione iniziale dei libri sociali previsti dalla normativa civilistica
8.4.3. Registri previsti dalla normativa fiscale
8.4.4. Il pagamento dell’imposta di bollo
8.4.5. Soggetti esenti
8.4.6. La tassa sulle concessioni governative per le società di capitali
8.4.7. La stampa dei libri e registri contabili – Solo in caso di controllo
8.4.8. Tabella riassuntiva
8.5 Analisi di casi particolari
8.5.1. Registro di carico e scarico dei veicoli dismessi dalla circolazione
8.5.2. La vidimazione e bollatura presso la Camera di Commercio delle scritture contabili di Start-up innovative e Incubatori certificati
9. L’imposta di bollo sugli atti e documenti delle società cooperative
9.1 La cooperazione e la mutualità prevalente
9.2 Tipologia di società cooperative
9.3 Iscrizione all’Albo nazionale delle società cooperative
9.3.1. La formazione e la tenuta dell’Albo
9.3.2. L’imposta di bollo dovuta per le domande di iscrizione all’Albo
9.4 Le agevolazioni fiscali previste per le società cooperative
9.4.1. Le novità introdotte dalla L. n. 427/1993 di conversione del D.L. n. 331/1993
9.4.2. Le società cooperative edilizie di abitazione - Albo nazionale
9.4.3. L’imposta di bollo sugli atti delle società cooperative sociali
10. L’imposta di bollo sugli atti e documenti degli Enti del Terzo settore (ETS)
10.1 Gli Enti del terzo settore (ETS) – Tipologia e normativa di riferimento
10.2 Il Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS)
10.3 Le esenzioni dall’imposta di bollo previste dal D.P.R. n. 642 del 1972
10.4 Le esenzioni dall’imposta di bollo previste dal D.Lgs. n. 117 del 2017 a decorrere dal 1° gennaio 2018
10.5 Le esenzioni dall’imposta di bollo previste dalla legge n. 145 del 2018 a decorrere dal 1° gennaio 2019
10.5.1. Le esenzioni previste e gli Enti coinvolti
10.5.2. Le esenzioni dall’imposta - L’interpretazione delle norme
10.6 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)
10.6.1. La natura giuridica delle ONLUS
10.6.2. L’imposta di bollo sugli atti e documenti natura delle ONLUS
10.7 Analisi di casi particolari
10.7.1. Tassazione ai fini dell'imposta di registro e dell'imposta di bollo di un contratto d'appalto stipulato tra un comune e un'organizzazione di volontariato
10.7.2. Corrispettivi corrisposti da associati/tesserati ed estratti di conto corrente riferiti ad una Associazione sportiva dilettantistica (ASD) riconosciuta dal CONI - Esenzione dall’imposta di bollo
10.7.3. I mandati di pagamento relativi alle quote associative e ai contributi versati alle associazioni sportive, culturali, assistenziali, sindacali, ecc. – Esenti da imposta di bollo
11. L’imposta di bollo sugli atti e documenti delle Start-up innovative, degli Incubatori certificati e sulle PMI innovative
11.1 Start-up innovative e Incubatori certificati – Nozione e riferimenti normativi
11.1.1. La start-up innovativa
11.1.2. L’incubatore certificato di start-up
11.1.3. La costituzione e l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese
11.1.4. Aggiornamento delle informazioni iscritte nel Registro e Dichiarazione annuale di mantenimento dei requisiti
11.1.5. Perdita dei requisiti - Cancellazione dalla sezione speciale del Registro delle imprese
11.1.6. Diritti camerali e imposta di bollo – Ambito di applicazione
11.2 PMI innovative – Nozione e riferimenti normativi
11.2.1. Nozione e requisiti
11.2.2. Iscrizione nella sezione speciale del Registro imprese
11.2.3. PMI innovative – Diritti camerali e imposta di bollo
1. Natura e oggetto dell’imposta
1.1 STRUTTURA DEL D.P.R. N. 642 DEL 1972
1.2 NATURA DELL’IMPOSTA
1.3 OGGETTO DELL’IMPOSTA
1.4 SOGGETTO ATTIVO E SOGGETTI PASSIVI
1.5 LA DEMATERIALIZZAZIONE DEI DOCUMENTI E LA FORFETTIZZAZIONE DEL TRIBUTO
2. Gli atti e documenti soggetti ad imposta di bollo
2.1 BOLLO DOVUTO SIN DALL’ORIGINE – TARIFFA – PARTE PRIMA
2.2 BOLLO DOVUTO IN CASO D’USO – TARIFFA – PARTE SECONDA
2.3 IL CARATTERE TASSATIVO DELLA TARIFFA
2.4 MODALITÀ DI APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA
2.5 LA FACOLTÀ DI SCRIVERE PIÙ ATTI SUL MEDESIMO FOGLIO
3. Gli atti esenti in modo assoluto dall’imposta di bollo – Tabella – Allegato B
3.1 ESENZIONI DALL’IMPOSTA – PRINCIPI INDEROGABILI
3.2 GLI ATTI POSTI IN ESSERE DA AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
4. Le modalità di pagamento dell’imposta di bollo
4.1 LE MODALITÀ DI PAGAMENTO PREVISTE FINO AL 31 DICEMBRE 2006
4.2 LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLA L. N. 296 DEL 2006
4.3 DALLA MARCA DA BOLLO AL CONTRASSEGNO TELEMATICO
4.3.1. Le caratteristiche del contrassegno telematico
4.3.2. Il taglio dei contrassegni telematici
4.3.3 Valore storico delle marche da bollo
4.3.4 L’annullamento della marca da bollo e del contrassegno
4.3.5. Applicazione del contrassegno telematico sugli atti soggetti ad imposta di bollo sin dall’origine
4.3.6. Come verificare la validità del contrassegno telematico
4.3.7. Il termine di validità dei valori bollati
4.4 DAL CONTRASSEGNO TELEMATICO ALLA MARCA DA BOLLO DIGITALE – IL SERVIZIO @E.BOLLO
4.4.1. La marca da bollo digitale - Il servizio @e.bollo
4.4.2. Modalità di assolvimento dell’imposta da parte del contribuente
4.4.3. PagoPA - Il sistema nazionale per i pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione.
4.4.4. ICONTO - L’istituto di pagamento di Infocamere
4.5 IL PAGAMENTO DELL’IMPOSTA DI BOLLO IN MODO VIRTUALE – ARTICOLI 15 E 15-BIS DEL D.P.R. N. 642 DEL 1972
4.5.1. Le disposizioni dettate dall’art. 15 del D.P.R. n. 642/1972
4.5.2. Le categorie di atti e documenti per i quali è consentito il pagamento dell’imposta in modo virtuale
4.5.3. Procedura di rilascio dell’autorizzazione - Chiarimenti dalla circolare n. 16/E/2015
4.5.4 Le novità introdotte dalla legge di stabilità 2014 – Approvato un nuovo modello di dichiarazione
4.5.5. Le disposizioni di cui all’art. 15-bis del D.P.R. n. 642/1972
4.5.6. La liquidazione dell’imposta di bollo assolta con modalità virtuale – Il modello di dichiarazione
4.5.7. Modello di dichiarazione dell’imposta di bollo assolta in modo virtuale
4.5.8. Le modalità di pagamento - L’utilizzo del modello di versamento “F24
4.5.9. Analisi di casi particolari
4.6 LE MODALITÀ DI PAGAMENTO DELL’IMPOSTA DI BOLLO SUI DOCUMENTI INFORMATICI
4.7 RIMBORSI DI IMPOSTE PAGATE IN MODO VIRTUALE
4.7.1 Le disposizioni dettate dall’art. 37 del D.P.R. n. 642/1972
4.7.2 L’ente competente all’erogazione del rimborso - Analisi di alcune risposte fornite dall’Amministrazione Finanziaria
4.8 IL PAGAMENTO DELL’IMPOSTA DI BOLLO DALL’ESTERO MEDIANTE BONIFICO
5. Effetti del mancato od insufficiente pagamento dell’imposta – Obblighi e responsabilità dei funzionari pubblici
5.1 OBBLIGHI A CARICO DEI FUNZIONARI E DEI PUBBLICI UFFICIALI
5.2 LA REGOLARIZZAZIONE DEGLI ATTI EMESSI IN VIOLAZIONE DELLE NORME SULL’IMPOSTA DI BOLLO
5.3 SOGGETTI OBBLIGATI AL PAGAMENTO – PRINCIPIO DI SOLIDARIETÀ
6. Violazioni e sanzioni
6.1 LE VIOLAZIONI E LE SANZIONI PREVISTE DAL D.P.R. N. 642 DEL 1972
6.2 IMPOSTA DI BOLLO ASSOLTA IN MODO VIRTUALE – VIOLAZIONI E SANZIONI
6.2.1. Le sanzioni applicabili
6.2.2. Le modalità di irrogazione delle sanzioni
6.3 RESPONSABILITÀ DEI FUNZIONARI DELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
6.4 LA REGOLARIZZAZIONE DEGLI ATTI EMESSI IN VIOLAZIONE DELLE NORME SULL’IMPOSTA DI BOLLO
6.5 L’ACCERTAMENTO DELLE VIOLAZIONI
6.5.1. Organi competenti all’accertamento delle violazioni
6.5.2. Modalità di accertamento delle violazioni
6.5.3. Termini per l’accertamento delle violazioni
6.6 IRROGAZIONE DELLE SANZIONI
6.7 SANZIONI E RAVVEDIMENTO OPEROSO
6.7.1. Il ravvedimento operoso
6.7.2. La misura della sanzione ridotta
6.7.3. Le modalità di pagamento
6.8 VIOLAZIONI COSTITUENTI REATI. VALORI DI BOLLO CONTRAFFATTI O ALTERATI
Allegato
ELENCO DEI PRINCIPALI DOCUMENTI IN ESENZIONE DALL’IMPOSTA DI BOLLO (TABELLA – ALLEGATO B, D.P.R. N. 642/1972 E ALTRE LEGGI SPECIALI CHE PREVEDONO L’ESENZIONE DALL’IMPOSTA DI BOLLO)
Il testo in pdf di 151 pagine, è una trattazione completa e approfondita di tutte le regole sull'imposta di bollo che nel giro di pochi anni hanno visto il passaggio dal cartaceo alle modalità telematiche ovvero all’”assolvimento virtuale”.
Gli argomenti affrontati vanno:
Il testo è una trattazione completa e approfondita di tutte le regole sull'imposta di bollo che nel giro di pochi anni hanno visto il passaggio dal cartaceo alle modalità telematiche ovvero all’”assolvimento virtuale”.
Gli argomenti affrontati vanno dalla natura dell'imposta, alla disciplina di applicazione e casi di esenzione, alle modalità di pagamento e alle sanzioni in caso di violazione.
L'analisi puntuale della normativa e prassi, con i link ai documenti originali , è corredata da una tabella riepilogativa delle sanzioni e dalla Tabella: ELENCO DEI PRINCIPALI DOCUMENTI IN ESENZIONE DALL’IMPOSTA DI BOLLO (Allegato B, D.P.R. n. 642/1972 e altre leggi speciali).
1. Natura e oggetto dell’imposta
1.1 STRUTTURA DEL D.P.R. N. 642 DEL 1972
1.2 NATURA DELL’IMPOSTA
1.3 OGGETTO DELL’IMPOSTA
1.4 SOGGETTO ATTIVO E SOGGETTI PASSIVI
1.5 LA DEMATERIALIZZAZIONE DEI DOCUMENTI E LA FORFETTIZZAZIONE DEL TRIBUTO
2. Gli atti e documenti soggetti ad imposta di bollo
2.1 BOLLO DOVUTO SIN DALL’ORIGINE – TARIFFA – PARTE PRIMA
2.2 BOLLO DOVUTO IN CASO D’USO – TARIFFA – PARTE SECONDA
2.3 IL CARATTERE TASSATIVO DELLA TARIFFA
2.4 MODALITÀ DI APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA
2.5 LA FACOLTÀ DI SCRIVERE PIÙ ATTI SUL MEDESIMO FOGLIO
3. Gli atti esenti in modo assoluto dall’imposta di bollo – Tabella – Allegato B
3.1 ESENZIONI DALL’IMPOSTA – PRINCIPI INDEROGABILI
3.2 GLI ATTI POSTI IN ESSERE DA AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
4. Le modalità di pagamento dell’imposta di bollo
4.1 LE MODALITÀ DI PAGAMENTO PREVISTE FINO AL 31 DICEMBRE 2006
4.2 LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLA L. N. 296 DEL 2006
4.3 DALLA MARCA DA BOLLO AL CONTRASSEGNO TELEMATICO
4.3.1. Le caratteristiche del contrassegno telematico
4.3.2. Il taglio dei contrassegni telematici
4.3.3 Valore storico delle marche da bollo
4.3.4 L’annullamento della marca da bollo e del contrassegno
4.3.5. Applicazione del contrassegno telematico sugli atti soggetti ad imposta di bollo sin dall’origine
4.3.6. Come verificare la validità del contrassegno telematico
4.3.7. Il termine di validità dei valori bollati
4.4 DAL CONTRASSEGNO TELEMATICO ALLA MARCA DA BOLLO DIGITALE – IL SERVIZIO @E.BOLLO
4.4.1. La marca da bollo digitale - Il servizio @e.bollo
4.4.2. Modalità di assolvimento dell’imposta da parte del contribuente
4.4.3. PagoPA - Il sistema nazionale per i pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione.
4.4.4. ICONTO - L’istituto di pagamento di Infocamere
4.5 IL PAGAMENTO DELL’IMPOSTA DI BOLLO IN MODO VIRTUALE – ARTICOLI 15 E 15-BIS DEL D.P.R. N. 642 DEL 1972
4.5.1. Le disposizioni dettate dall’art. 15 del D.P.R. n. 642/1972
4.5.2. Le categorie di atti e documenti per i quali è consentito il pagamento dell’imposta in modo virtuale
4.5.3. Procedura di rilascio dell’autorizzazione - Chiarimenti dalla circolare n. 16/E/2015
4.5.4 Le novità introdotte dalla legge di stabilità 2014 – Approvato un nuovo modello di dichiarazione
4.5.5. Le disposizioni di cui all’art. 15-bis del D.P.R. n. 642/1972
4.5.6. La liquidazione dell’imposta di bollo assolta con modalità virtuale – Il modello di dichiarazione
4.5.7. Modello di dichiarazione dell’imposta di bollo assolta in modo virtuale
4.5.8. Le modalità di pagamento - L’utilizzo del modello di versamento “F24
4.5.9. Analisi di casi particolari
4.6 LE MODALITÀ DI PAGAMENTO DELL’IMPOSTA DI BOLLO SUI DOCUMENTI INFORMATICI
4.7 RIMBORSI DI IMPOSTE PAGATE IN MODO VIRTUALE
4.7.1 Le disposizioni dettate dall’art. 37 del D.P.R. n. 642/1972
4.7.2 L’ente competente all’erogazione del rimborso - Analisi di alcune risposte fornite dall’Amministrazione Finanziaria
4.8 IL PAGAMENTO DELL’IMPOSTA DI BOLLO DALL’ESTERO MEDIANTE BONIFICO
5. Effetti del mancato od insufficiente pagamento dell’imposta – Obblighi e responsabilità dei funzionari pubblici
5.1 OBBLIGHI A CARICO DEI FUNZIONARI E DEI PUBBLICI UFFICIALI
5.2 LA REGOLARIZZAZIONE DEGLI ATTI EMESSI IN VIOLAZIONE DELLE NORME SULL’IMPOSTA DI BOLLO
5.3 SOGGETTI OBBLIGATI AL PAGAMENTO – PRINCIPIO DI SOLIDARIETÀ
6. Violazioni e sanzioni
6.1 LE VIOLAZIONI E LE SANZIONI PREVISTE DAL D.P.R. N. 642 DEL 1972
6.2 IMPOSTA DI BOLLO ASSOLTA IN MODO VIRTUALE – VIOLAZIONI E SANZIONI
6.2.1. Le sanzioni applicabili
6.2.2. Le modalità di irrogazione delle sanzioni
6.3 RESPONSABILITÀ DEI FUNZIONARI DELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
6.4 LA REGOLARIZZAZIONE DEGLI ATTI EMESSI IN VIOLAZIONE DELLE NORME SULL’IMPOSTA DI BOLLO
6.5 L’ACCERTAMENTO DELLE VIOLAZIONI
6.5.1. Organi competenti all’accertamento delle violazioni
6.5.2. Modalità di accertamento delle violazioni
6.5.3. Termini per l’accertamento delle violazioni
6.6 IRROGAZIONE DELLE SANZIONI
6.7 SANZIONI E RAVVEDIMENTO OPEROSO
6.7.1. Il ravvedimento operoso
6.7.2. La misura della sanzione ridotta
6.7.3. Le modalità di pagamento
6.8 VIOLAZIONI COSTITUENTI REATI. VALORI DI BOLLO CONTRAFFATTI O ALTERATI
Allegato
ELENCO DEI PRINCIPALI DOCUMENTI IN ESENZIONE DALL’IMPOSTA DI BOLLO (TABELLA – ALLEGATO B, D.P.R. N. 642/1972 E ALTRE LEGGI SPECIALI CHE PREVEDONO L’ESENZIONE DALL’IMPOSTA DI BOLLO)
Aggiornato all’art. 4-ter del Decreto-Legge n° 137 del 2020 che semplifica l’accesso alle procedure di sovraindebitamento.
La Legge n° 3 del 2012, riformata dapprima dall’art. 18 del Decreto-Legge 179/2012 e poi dall’art. 4-ter del Decreto-Legge 137/2020, disciplina, ai suoi articoli da 6 a 16, le procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento, cioè di perdurante o definitivo squilibrio fra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà ovvero la definitiva incapacità di adempiere con regolarità le proprie obbligazioni (vale a dire l’insolvenza, la cui definizione originaria è contenuta nell’art. 5 della Legge Fallimentare, il Regio Decreto n° 267 del 1942, ossia l’incapacità di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni), da parte delle imprese che non sono soggette al fallimento ed alle altre procedure concorsuali, da parte del consumatore, vale a dire, ai sensi della lettera a) dell’art. 3 del Decreto Legislativo n° 206 del 2005 (il “Codice del consumo”), “la persona fisica che agisce (acquistando per sé o per altri beni o servizi) per scopi estranei all’attività […] professionale (cioè lavorativa) eventualmente svolta”, e da parte degli enti privati senza scopo di lucro (art. 6° e 7°, 2° comma, lettera a della Legge n° 3 del 2012: queste norme parlano genericamente di “debitore” non soggetto al fallimento, compreso il consumatore, per cui deve intendersi incluso anche l’ente privato non profit).
Queste procedure sono tre:
Segnaliamo che è la prima volta che nell’ordinamento giuridico italiano vengono introdotte delle procedure che possiamo senz’altro definire paraconcorsuali (perché trovano il loro modello in quelle della Legge Fallimentare) applicabili anche al consumatore, come avviene invece da gran tempo nel diritto statunitense. Esse non generano gli effetti che la sentenza dichiarativa del fallimento produce per la persona del fallito anche quando il soggetto a cui si applicano non è un consumatore.
È anche la prima volta che nel nostro ordinamento viene introdotta una procedura diversa dalla liquidazione dell’ente finalizzata a risolvere la crisi da sovraindebitamento, quindi di insolvenza, degli enti privati senza scopo lucro (associazioni, fondazioni, comitati disciplinati dagli articoli da 14 a 42 del Codice Civile), precisamente l’accordo di composizione di queste crisi che esaminiamo nei Paragrafi 2), 3) e 5) di questo studio. Questa procedura permette all’ente sovra indebitato di risolvere la crisi senza doversi sciogliere o estinguere e di continuare la propria attività (lo stesso vale per le imprese che possono utilizzare queste procedure).
La riforma di queste procedure contenuta nell’art. 4-ter del Decreto-Legge 137/2020 tende ad una semplificazione delle stesse ed introduce, nell’ambito della procedura di liquidazione del patrimonio del debitore, una sub - procedura di esdebitazione del debitore persona fisica incapiente, vale a dire di quello che non dispone di un patrimonio, che viene incontro a quei debitori meritevoli che non si sono imprudentemente sovra indebitati e non hanno commesso atti in frode ai creditori.
Facciamo notare che il 2° comma dell’art. 4-ter del Decreto-Legge 137/2020 stabilisce che le disposizioni di riforma delle procedure di composizione delle crisi da sovra indebitamento previste dalla Legge 3/2012 da esso introdotte si applicano anche alle procedure pendenti alla data di entrata in vigore della sua legge di conversione, la Legge 176/2020 vale a dire al 24 Dicembre 2020.
L’’e-book, nei Paragrafi da 8) a 11), tratta anche la disciplina degli organismi di composizione delle crisi di sovraindebitamento che assistono il debitore in queste procedure, contenuta nell’art. 15 della Legge 3/2012, attuato dal Decreto del Ministero della Giustizia n° 202 del 2014. In particolare esso tratta la disciplina del registro tenuto dal Ministero della Giustizia in cui questi enti si devono iscrivere, dei requisiti e della procedura per l’iscrizione, dei requisiti dei professionisti che operano per gli organismi col compito di svolgere la procedura di gestione della crisi, del rapporto fra l’organismo ed il debitore – cliente ed, infine, dei criteri e dei parametri per il calcolo dei compensi e dei rimborsi spese che spettano agli organismi per avere svolto una delle procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
Inoltre, segnaliamo che, a partire dal 1° Settembre 2021 la Legge 3/2012 sarà abrogata e sostituita dagli artt. da 65 a 83 e da 268 a 283 del Decreto Legislativo n° 14 del 2019, il “Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza” che sostituirà la Legge Fallimentare, il Regio Decreto n° 267 del 1942. Le nuove procedure previste da questo codice sono quelle della ristrutturazione dei debiti, del concordato minore, della liquidazione controllata e della esdebitazione che ci riserviamo di trattare in un successivo e-book.
La nuova disciplina si applicherà alle procedure iniziate a partire dal 1° Settembre 2021, mentre a quelle promosse in data precedente continuerà ad applicarsi quella prevista dalla Legge 3/2012. Riteniamo però probabile, a causa della crisi derivante dalla pandemia di Covid 19 e della riforma delle procedure della Legge 3/2012 contenuta nell’art. 4-ter del Decreto-Legge 137/2020, che l’entrata in vigore di tutto il Dlgs 14/2019 o delle sole procedure da esso previste per le crisi di sovraindebitamento possa subire un’ulteriore rinvio.
1. Le procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento previste dalla Legge n° 3 del 2012: i soggetti a cui si applicano
2. I presupposti di ammissibilità di queste procedure, il contenuto dell’accordo o del piano del consumatore e il deposito della proposta di accordo o piano
3. L’accordo di composizione delle crisi da sovraindebitamento
4. Il piano del consumatore per la composizione della crisi da sovraindebitamento
5. L’esecuzione dell’accordo di composizione della crisi e del piano del consumatore
6. La procedura di liquidazione del patrimonio del debitore alternativa all’accordo di composizione della crisi ed al piano del consumatore: presupposti ed avvio di essa
7. La liquidazione del patrimonio del debitore: lo svolgimento della procedura. L’esdebitazione del debitore normale e di quello incapiente
8. Gli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento
9. Il Decreto del Ministero della Giustizia n° 202 del 2014 che istituisce il registro degli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento (O.C.C.): l’articolazione del registro, i requisiti ed il procedimento per l’iscrizione
10. Gli obblighi dell’organismo verso il debitore – cliente previsti dal D.M. 202/2014
11. I compensi ed i rimborsi spese degli organismi previsti dal D.M. 202/2014
12. Le sanzioni previste dall’articolo 16 della Legge n° 3 del 2012
13. La pubblicazione delle informazioni relative alle procedure disciplinate dalla Legge 3/2012 nel registro delle procedure di insolvenza o di gestione delle crisi istituito dall’art. 3 del Decreto-Legge 59/2016
Appendice legislativa
1. Capo II della Legge n° 3 del 2012 “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento” (articoli da 6 a 16, riformati dall’articolo 18 del Decreto-Legge n° 179 del 2012, convertito in Legge n° 221 del 2012 e poi dall’articolo 4-ter del Decreto-Legge n° 137 del 2020, convertito in Legge n° 176 del 2020)
2. Decreto del Ministero della Giustizia n° 202 del 2014 “Regolamento recante i requisiti di iscrizione nel registro degli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento”
3. Articolo 1° del Decreto del Ministero della Giustizia n° 30 del 2012
4. Articolo 28 della Legge Fallimentare (Regio Decreto n° 267 del 1942)
eBook di 427 pagine in pdf, su tutti i casi pratici di applicazione dell'imposta di bollo aggiornati al 1.1.2021.
In una nostra precedente trattazione dal titolo L'applicazione dell'imposta di bollo abbiamo concentrato la nostra attenzione prevalentemente sul D.P.R. n. 642 del 26 ottobre 1972, recante la “Disciplina dell’imposta di bollo”, illustrandone nel dettaglio i contenuti e cercando anche di evidenziare i vari cambiamenti che anche questa imposta ha subito nel tempo fino a “dematerializzarsi”.
Abbiamo, in particolare, approfondito argomenti teorici, quali: la natura e l’oggetto dell’imposta, gli atti soggetti all’imposta, le modalità di pagamento, gli effetti del mancato od insufficiente pagamento dell’imposta e le relative sanzioni, gli obblighi e le responsabilità dei funzionari pubblici.
L’imposta di bollo ha come presupposto l’esistenza di un atto redatto in forma scritta e come oggetto la trascrizione del negozio giuridico su atti, documenti e registri.
A differenza dell'imposta di registro che ha come suo oggetto il "negozio giuridico" e che colpisce, in genere, il mero contenuto patrimoniale dell’atto e la sua funzione economica, l'imposta di bollo attiene al suo aspetto formale e ha come suo oggetto diretto la "carta" nella quale il negozio giuridico o altro atto civile, commerciale, giudiziale e stragiudiziale sono contenuti.
Si dice anche che il bollo è un’imposta “cartolare”, che colpisce cioè l’atto materiale, indipendentemente dalla sua validità o efficacia. Oggetto dell’imposta di bollo è, dunque, l’atto scritto sulla carta.
Con il tempo, dal documento amministrativo, inteso come “rappresentazione grafica” del contenuto di atti, si è passati al documento informatico, inteso come “rappresentazione informatica” di atti.
Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale – CAD), è stato regolamentato anche il “Documento informatico” sottoscritto con firma elettronica (artt. 20 – 25).
La dematerializzazione dei documenti ha portato, inevitabilmente, alla forfettizzazione dell’imposta di bollo.
Dalla marca da bollo si è passati al contrassegno telematico per arrivare alla marca da bollo digitale.
Con questa ulteriore trattazione vogliamo scendere più nel pratico concentrando la nostra attenzione su alcuni casi particolari per illustrare come e quando si deve concretamente procedere all’applicazione dell’imposta di bollo su atti, documenti, istanze, scritture contabili, fatture, cambiali, documenti bancari, sia cartacei o analogici che informatici o telematici. Tratteremo, allora, in particolare:
Premessa
1. L’imposta di bollo sulle istanze da inviare agli organi della Pubblica Amministrazione
1.1 Le modalità di invio delle istanze agli Organi della Pubblica Amministrazione e l’applicazione dell’imposta di bollo
1.1.1 Concetti generale e normativa di riferimento
1.1.2 Le istanze presentate o trasmesse agli Organi della Pubblica Amministrazione e l’imposta di bollo
1.1.3 Le istanze inviate via PEC e le modalità di pagamento dell’imposta di bollo
1.1.4. L’autenticazione della sottoscrizione dell’istanza
1.2 Dalla denuncia di inizio attività (DIA) alla Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) – La SCIA e l’imposta di bollo
1.2.1. La denuncia di inizio attività (DIA)
1.2.2. Dalla denuncia di inizio attività (DIA) alla dichiarazione di inizio attività (DIA) e alla Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
1.2.3. Il riordino della SCIA – L’utilizzo della modulistica unificata e standardizzata
1.2.4. La SCIA e l’imposta di bollo
1.3 Analisi di casi particolari
1.3.1. L’imposta di bollo sui cartelli “Vendesi” “Affittasi” immobile o attività commerciale
1.3.2. Incentivi per la rigenerazione e valorizzazione del patrimonio edilizio (art. 7, L. n. 58/2019) – Non prevista l’esenzione dall’imposta di bollo
1.3.3. Imposta di bollo e tasse scolastiche - Vigenza dell’esenzione prevista dall'articolo 200, comma 7, del D.Lgs. n. 297 del 1994
1.3.4. Fermo Amministrativo - La richiesta presentata dal soggetto legittimato alla riscossione forzata non più soggetta da imposta di bollo
1.3.5. Comunicazione di iscrizione d'ufficio dei prodotti esplodenti, nell'allegato A al Regolamento del TULPS - Applicazione dell'imposta di bollo
1.3.6. Fermo amministrativo – L’annotazione della sospensione è esente da imposta di bollo
1.3.7. L’imposta di bollo sulle istanze di partecipazione alle gare e sulle offerte economiche
1.3.8. L’imposta di bollo sulle domande per il conseguimento di sussidi da parte di soggetti danneggiati dall’epidemia da Covid-19
2. Le domande, le denunce e gli atti da inviare al Registro delle imprese – L’introduzione del Modello Unico Informatico (MUI) – La nascita della Comunicazione Unica – Il riordino del SUAP – Il servizio “Impresa in un giorno”
2.1 La pubblicità commerciale e l’iscrizione al Registro delle imprese
2.1.1. Le novità introdotte dal D.M. n. 127/2002 – L’introduzione del comma 1-ter alla Tariffa sul bollo
2.1.2. Le novità introdotte dal 2004
2.2. L’introduzione del Modello Unico Informatico - MUI
2.2.1. Il modello Unico Informatico (MUI)
2.2.2. D.M. 22 febbraio 2007 - Determinati gli importi dell’imposta di bollo dovuta in misura forfettaria
2.2.3. Il Modello Unico Informatico e gli adempimenti presso il Registro delle imprese
2.2.4. Precisazioni in merito ad alcune tipologie di istanze da inviare al Registro delle imprese
2.3 La nascita della Comunicazione Unica (ComUnica)
2.3.1. Riferimenti normativi e adempimenti
2.3.2. La comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC)
2.3.3. Le pratiche inviate con la Comunicazione Unica e l’imposta di bollo
2.4. Il riordino della disciplina dei SUAP, la nascita del servizio “impresa in un giorno” e ComUnica
2.4.1. La nascita dello sportello unico per le attività produttive – SUAP
2.4.2. Funzioni e finalità del SUAP e delle Agenzia per le imprese
2.4.3. Il riordino della disciplina dei SUAP e il servizio “Impresainungiorno”
2.4.4. SCIA da inviare al SUAP tramite ComUnica
2.5. L’imposta di bollo sulle pratiche e sulla documentazione da inviare tramite SUAP e i sistemi di pagamento
2.5.1. Lo sportello unico e l’imposta di bollo
2.5.2. I sistemi di pagamento
2.6. Analisi di casi particolari
2.6.1. La Comunicazione Unica per le imprese artigiane – Imposta di bollo
2.6.2. Trattamento fiscale ai fini dell'imposta di bollo della domanda di deposito dell'indirizzo PEC presentata dalle imprese individuali al Registro delle imprese
2.6.3. Quietanze relative ad alcune pratiche di competenza dell’Ufficio del Registro delle imprese – Imposta di bollo
2.6.4. Istanze di rimborso di diritti camerali non dovuti erroneamente versati - Imposta di bollo
2.6.5. Domanda di ammissione al passivo fallimentare – Imposta di bollo
2.6.6. La sezione speciale dedicata alle informazioni relative alla titolarità effettiva di persone giuridiche e trust (normativa antiriciclaggio) – Iscrizione in esenzione dall’imposta di bollo
2.6.7. I percorsi di alternanza scuola-lavoro
3. L’imposta di bollo nei procedimenti arbitrali e nella mediazione civile e commerciale
3.1. Arbitrato, mediazione e negoziazione assistita – Strumenti alternativi alla giustizia ordinaria
3.1.1. L’arbitrato
3.1.2. La mediazione civile e commerciale
3.1.3. La negoziazione assistita
3.2. Atti e documenti del procedimento arbitrale e l’imposta di bollo
3.2.1. Gli atti del procedimento arbitrale
3.2.2. Modalità di pagamento dell’imposta di bollo
3.2.3. Responsabilità fiscale arbitri
3.3 La mediazione in ambito civile e commerciale
3.3.1. Normativa di riferimento
3.3.2. La mediazione obbligatoria
3.3.3. Il Registro degli Organismi di mediazione
3.3.4. Atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione civile e commerciale e l’imposta di bollo
4. L’imposta di bollo sugli atti stipulati in Italia da valere all’estero e sugli atti provenienti dall’estero da valere in Italia
4.1 Atti stipulati con soggetti stranieri
4.2 Atti stipulati in Italia da valere all’estero
4.3 Atti stipulati all’estero da valere in Italia
4.3.1. Deposito presso un notaio o presso l’Archivio notarile – Equivalenza e controllo di legalità
4.3.2. Legalizzazione, traduzione e asseverazione
4.3.3. L’Apostille
4.3.4. La libera circolazione dei documenti pubblici nell’Unione europea – Abolita la legalizzazione e l’Apostille
4.4 L’imposta di bollo su legalizzazione, Apostille e asseverazione
4.4.1. Legalizzazione e Apostille e imposta di bollo
4.4.2. Asseverazione e imposta di bollo
4.5. Analisi di casi particolari
4.5.1. Visto di conformità e legalizzazione delle firme su documenti per l’esportazione rilasciati dalla Camera di Commercio
5. L’imposta di bollo sugli estratti conto, rendiconti dei libretti di risparmio, comunicazioni inviate alla clientela relative a prodotti finanziari
5.1 Le caratteristiche principali dell’imposta
5.2 Ambito di applicazione dell’imposta – L’evoluzione della normativa
5.2.1. Le novità introdotte dal D.L. n. 201/2011 e dal D.L. n. 16/2012
5.2.2. I chiarimenti dell’Agenzia delle entrate
5.2.3. Le modalità di attuazione dettate dal D.M. 24 maggio 2012
5.2.4. L’imposta prevista dall’art. 13, comma 2-bis della Tariffa – Imposta fissa
5.2.5. L’imposta prevista dall’art. 13, comma 2-ter della Tariffa – Imposta proporzionale
5.2.6. Il regime di esenzione a favore dei clienti persone fisiche e il calcolo della giacenza media
5.3 La determinazione dell’imposta
5.4 Modalità di assolvimento dell’imposta e soggetti coinvolti
5.5 L’imposta di bollo sulle carte di credito e sulle carte prepagate
5.5.1. Le carte di credito
5.5.2. Le carte prepagate
5.5.3. Il pagamento dell’imposta di bollo
5.6 Analisi di alcuni casi particolari
5.6.1. Contratti di risparmio edilizio
5.6.2. Ambito di applicazione - Confidi - Fondazioni bancarie - Amministrazioni dello Stato
5.6.3. Banca operante in veste di tesoreria di Ente pubblico
5.6.4. Prodotti di credito al consumo regolati in conto corrente bancario
5.6.5. Conti correnti condominiali
5.6.6. Comunicazioni da inviare alla clientela relativamente ai conti depositi per non residenti in Italia – Soggette ad imposta di bollo
5.6.7. Imposta di bollo sugli assegni circolari diversi da quelli in forma libera – Addebitabile dalla banca al cliente
5.6.8. L’imposta di bollo sugli estratti conto di carte di pagamento del dipendente
6. L’imposta di bollo sulle cambiali
6.1 Cambiali – Tipologia e modelli
6.2 Cambiali. Costo del bollo
6.2.1. Importo dovuto
6.2.2. Dove si acquista e come si paga
6.2.3. Alcune informazioni tecniche
6.2.4. Irregolare corresponsione dell’imposta di bollo – Sanzioni
6.3. Analisi di casi particolari
6.3.1. Applicazione dell’imposta di bollo al titolo credito nella forma del “Bill of exchange
6.3.2. Le cambiali finanziarie
7. L’imposta di bollo sulle fatture, ricevute e quietanze – La fatturazione elettronica
7.1 Alternatività IVA e imposta di bollo
7.2. L’imposta di bollo su fatture o ricevute fiscali 1
7.2.1. Le categorie di documenti fiscali previsti dal D.P.R. n. 642/1972
7.2.2. Le operazioni soggette all’imposta di bollo
7.2.3. Le modalità di assolvimento dell’imposta di bollo
7.2.4. Soggetti tenuti al pagamento dell’imposta
7.2.5. Il rilascio di copie conformi di fatture
7.3 La fatturazione elettronica e l’imposta di bollo
7.3.1. La fatturazione elettronica
7.3.2. La fatturazione elettronica e l’imposta di bollo
7.3.3. Le sanzioni applicabili per omesso, insufficiente o ritardato pagamento dell’imposta di bollo
7.4 L’imposta di bollo sulla fattura per prestazioni mediche
7.4.1. Le prestazioni sanitarie e la fatturazione elettronica
7.4.2. L’imposta di bollo sulle fatture per prestazioni mediche
7.5. Analisi di casi particolari
7.5.1. L’imposta di bollo sulle fatture in formato .pdf
7.5.2. Invio di fatture tramite portale aziendale, via mail o tramite PEC
7.5.3. Canone di locazione – Ricevute di pagamento – Spese di condominio
7.5.4. Atti conclusi con scambio di corrispondenza
7.5.5. L’imposta di bollo sulle quietanze emesse a seguito del pagamento di sanzioni amministrative pecuniarie sia per violazioni delle disposizioni del Codice della strada che per violazioni diverse
7.5.6. L’imposta di bollo sulle fatture o quietanze emesse per le somme riscosse dal sistema informatico nazionale delle Camere di commercio
7.5.7. L’imposta di bollo sulle fatture emesse per prestazioni di “letturista”
7.5.8. L’imposta di bollo sulle quietanze di avvenuto pagamento dell’imposta di soggiorno
7.5.9. Atti degli Enti locali relativi a procedimenti di riscossione di entrate extratributarie e l’imposta di bollo
7.5.10. L’imposta di bollo sui documenti di spesa e mandati di pagamento emessi dalla Pubblica Amministrazione
7.5.11. Bollette del servizio idrico integrato – Obbligo dei Comuni di emettere fatture elettroniche
7.5.12. Imposta di bollo sulle quietanze emesse dal tesoriere per conto del Comune, afferenti mandati di pagamento in contanti.
7.5.13. Imposta di bollo sulle fatture emesse nei confronti delle associazioni dilettantistiche riconosciute dal CONI
7.5.14. Produzione della fattura elettronica ai fini dell’emissione del decreto ingiuntivo
7.5.15. Imposta di bollo sugli assegni circolari
8. L’imposta di bollo sulle scritture contabili - Vidimazione, numerazione, bollatura, tenuta e conservazione
8.1 Norme generali e riferimenti normativi
8.2 La vidimazione, la numerazione e la bollatura dei libri, dei registri e delle scritture contabili e il cammino della semplificazione
8.2.1. Premessa
8.2.2. Le novità introdotte dalla L. n. 383/2001 – La soppressione dell’obbligo di vidimazione e bollatura
8.2.3. I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
8.2.4. Le competenze in materia di vidimazione
8.3 La tenuta informatica delle scritture contabili
8.3.1. Le novità introdotte dal D.M. 23 gennaio 2004
8.3.2. Le novità introdotte dal D.L. n. 185/2008
8.3.3. Le novità introdotte dalla L. n. 106/2011 – La modifica dell’art. 2215-bis C.C.
8.3.4. Le novità introdotte sull’obbligo di stampa del libri e registri contabili tenuti con sistemi elettronici e l’assolvimento dell’imposta di bollo
8.4 La bollatura e la numerazione delle scritture contabili e l’imposta di bollo – Sintesi degli adempimenti
8.4.1. Libro giornale e libro inventari - Bollatura e vidimazione facoltativa – Numerazione obbligatoria
8.4.2. Obbligatoria la numerazione iniziale dei libri sociali previsti dalla normativa civilistica
8.4.3. Registri previsti dalla normativa fiscale
8.4.4. Il pagamento dell’imposta di bollo
8.4.5. Soggetti esenti
8.4.6. La tassa sulle concessioni governative per le società di capitali
8.4.7. La stampa dei libri e registri contabili – Solo in caso di controllo
8.4.8. Tabella riassuntiva
8.5 Analisi di casi particolari
8.5.1. Registro di carico e scarico dei veicoli dismessi dalla circolazione
8.5.2. La vidimazione e bollatura presso la Camera di Commercio delle scritture contabili di Start-up innovative e Incubatori certificati
9. L’imposta di bollo sugli atti e documenti delle società cooperative
9.1 La cooperazione e la mutualità prevalente
9.2 Tipologia di società cooperative
9.3 Iscrizione all’Albo nazionale delle società cooperative
9.3.1. La formazione e la tenuta dell’Albo
9.3.2. L’imposta di bollo dovuta per le domande di iscrizione all’Albo
9.4 Le agevolazioni fiscali previste per le società cooperative
9.4.1. Le novità introdotte dalla L. n. 427/1993 di conversione del D.L. n. 331/1993
9.4.2. Le società cooperative edilizie di abitazione - Albo nazionale
9.4.3. L’imposta di bollo sugli atti delle società cooperative sociali
10. L’imposta di bollo sugli atti e documenti degli Enti del Terzo settore (ETS)
10.1 Gli Enti del terzo settore (ETS) – Tipologia e normativa di riferimento
10.2 Il Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS)
10.3 Le esenzioni dall’imposta di bollo previste dal D.P.R. n. 642 del 1972
10.4 Le esenzioni dall’imposta di bollo previste dal D.Lgs. n. 117 del 2017 a decorrere dal 1° gennaio 2018
10.5 Le esenzioni dall’imposta di bollo previste dalla legge n. 145 del 2018 a decorrere dal 1° gennaio 2019
10.5.1. Le esenzioni previste e gli Enti coinvolti
10.5.2. Le esenzioni dall’imposta - L’interpretazione delle norme
10.6 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)
10.6.1. La natura giuridica delle ONLUS
10.6.2. L’imposta di bollo sugli atti e documenti natura delle ONLUS
10.7 Analisi di casi particolari
10.7.1. Tassazione ai fini dell'imposta di registro e dell'imposta di bollo di un contratto d'appalto stipulato tra un comune e un'organizzazione di volontariato
10.7.2. Corrispettivi corrisposti da associati/tesserati ed estratti di conto corrente riferiti ad una Associazione sportiva dilettantistica (ASD) riconosciuta dal CONI - Esenzione dall’imposta di bollo
10.7.3. I mandati di pagamento relativi alle quote associative e ai contributi versati alle associazioni sportive, culturali, assistenziali, sindacali, ecc. – Esenti da imposta di bollo
11. L’imposta di bollo sugli atti e documenti delle Start-up innovative, degli Incubatori certificati e sulle PMI innovative
11.1 Start-up innovative e Incubatori certificati – Nozione e riferimenti normativi
11.1.1. La start-up innovativa
11.1.2. L’incubatore certificato di start-up
11.1.3. La costituzione e l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese
11.1.4. Aggiornamento delle informazioni iscritte nel Registro e Dichiarazione annuale di mantenimento dei requisiti
11.1.5. Perdita dei requisiti - Cancellazione dalla sezione speciale del Registro delle imprese
11.1.6. Diritti camerali e imposta di bollo – Ambito di applicazione
11.2 PMI innovative – Nozione e riferimenti normativi
11.2.1. Nozione e requisiti
11.2.2. Iscrizione nella sezione speciale del Registro imprese
11.2.3. PMI innovative – Diritti camerali e imposta di bollo
eBook in pdf di 123 pagine, che prende in esame l’introduzione dell’obbligo generalizzato della redazione del bilancio sociale, inserito all’interno della Riforma del Terzo Settore, in particolare per le imprese sociali.
Il bilancio sociale serve a raccontare la propria storia aziendale, associativa o cooperativistica, con esso si diventa più facilmente riconoscibili e ci si distingue all’interno della comunità, per questo motivo il libro rappresenta uno strumento utilissimo anche per imprese ed enti di piccole dimensioni.
Il testo vuole dare una panoramica, anche con esempi concreti, su “cosa” è oggi il bilancio sociale sia nel mondo profit che nel mondo no profit, costituendo un ausilio per chi vi si approccia per la prima volta ma anche per chi da anni affronta la redazione di questo documento.
Grazie alla parte dedicata ad una ipotesi di lavoro, l'ebook rappresenta una vera e propria guida operativa, indispensabile per districarsi nell’ampio spettro di possibilità redazionali; pur non essendoci disposizioni “prescrittive” infatti, gli autori individuano una serie di capitoli che necessariamente devono comporre il bilancio sociale per il raggiungimento delle sue finalità.
Aggiornato con le nuove linee guida del d.m. del ministro del lavoro e delle politiche sociali del 4 luglio 2019.
Nel suo interno si troverà:
a cura di Giuliana Cassioli, Alberto Ceccarelli, Eros A. Tavernar
1 Introduzione
1.1 Il significato di ‘rendicontare’
1.2 La definizione dei valori e la ‘mission’
1.3 Comunicazione e democrazia nello sviluppo di buone pratiche
1.4 La ricerca di una ‘definizione’ di bilancio sociale
1.5 I principi generali del bilancio sociale
1.6 Struttura del bilancio sociale: ipotesi di lavoro
2 Bilancio sociale nel mondo no profit
2.1 Soggetti
2.2 Regime transitorio
2.3 Cosa cambia?
2.4 Il bilancio sociale nel no profit
2.5 Peculiarità
2.6 In pratica
2.7 Riferimenti
2.8 Accenno: enti locali e bilancio sociale
2.9 Conclusioni
3 Bilancio sociale nel mondo profit
3.1 Introduzione
3.1.1 Cosa si intende per RSI
3.1.1.1 I destinatari della RSI
3.1.1.2 Vantaggi e svantaggi
3.1.1.3 La struttura operativa
3.1.1.4 Gli obiettivi della RSI per uno sviluppo sostenibile
3.2 I numeri della responsabilità sociale di impresa in Italia
3.2.1 Territorio/finanziamenti
3.2.2 La responsabilità sociale nel mondo, un interesse sempre maggiore
3.2.3 La RSI ed i rapporti tra aziende profit e imprese sociali
3.2.3.1 Il progetto LOIEs
3.2.3.2 I risultati alla luce delle teorie aziendaliste
3.2.3.3 Conclusioni e sviluppi futuri
3.3 Il bilancio sociale
3.3.1 Trasparenza
3.3.2 Rispetto degli interessi delle parti interessate o stakeholder
3.3.3 Rispetto del principio di legalità
3.3.4 Rispetto delle norme internazionali di comportamento
3.3.5 Rispetto dei diritti umani
3.4 Redazione
3.4.1 Mission, attività e strategie dell’organizzazione
3.4.2 Metodologie per costruire la mission d’impresa
3.4.3 L’identificazione degli stakeholder
3.4.4 Valore aggiunto
3.5 Modelli di gestione aziendale innovativi
3.5.1 Lo standard SA 8000
3.5.2 Lo standard AA1000
3.5.3 Lo standard ISO 26000
3.5.4 Global reporting initiative (GRI)
3.5.5 Istituto europeo per il bilancio sociale (IBS)
3.5.6 Gruppo di studio sul bilancio sociale (GBS)
3.6 Il bilancio sociale come strumento di management
3.6.1 La funzione comunicativa del bilancio sociale
3.6.2 Conseguenze negative della rendicontazione sociale
3.6.3 Bilancio sociale e bilancio d’esercizio a confronto
3.7 Caso bilancio sociale Ferrero
3.7.1 Introduzione
3.7.1.1 Il Gruppo in sintesi
3.7.1.2 Le persone
3.7.1.3 Il Pianeta
3.7.1.4 Mappatura degli stakeholder
3.7.1.5 Obiettivi raggiunti e da raggiungere
3.7.2 I consumatori
3.7.2.1 La nutrizione
3.7.2.2 L’innovazione.
3.7.2.3 La qualità
3.7.2.4 La comunicazione responsabile
3.7.3 Le donne e gli uomini Ferrero
3.7.3.1 La fondazione Ferrero
3.7.3.2 Il Progetto Imprenditoriale Michele Ferrero
3.7.3.3 Kinder + Sport
3.7.4 La catena del valore
3.7.4.1 Le pratiche agricole sostenibili Ferrero
3.7.4.2 Il cacao
3.7.4.3 L’olio di palma
3.7.4.4 Le nocciole
3.7.4.5 Latte e uova da galline allevate a terra
3.7.4.6 Lo zucchero
3.7.5 Le certificazioni
3.7.5.1 ISO 14001 e 50001
3.7.5.2 Risparmio energetico
3.7.5.3 Evitare gli sprechi
3.7.5.4 Gestione delle risorse idriche
3.7.5.5 Emissioni di CO2
Il commento di tutte le novità della Legge di Bilancio 2021 - Legge del 30.12.2020 n. 178 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 30.12.2020 n. 322 - Suppl. Ordinario n. 46. Nell'ebook in pdf di 58 pagine, la panoramica delle principali novità comma per comma.
Legge di Bilancio 2021 ampliata in corsa dal Parlamento. Nutrito il pacchetto fiscale e di aiuti alle imprese che insieme alla conferma di diversi crediti d'imposta già previsti allunga i termini ma anche amplia e riscrive molte delle agevolazioni fiscali contenute nei pacchetti a sostegno dell'imprenditoria.
Più spazio anche a professionisti e autonomi.
Nutrito come sempre il pacchetto sulla casa con la proroga di tutti i bonus edilizi, l'ingresso del bonus idrico e con il Superbonus prorogato al giugno 2022 e con un più ampio raggio d'azione. Microagevolazioni per le famiglie con ISEE a basso reddito con una serie di bonus per gli acquisti.
Tra le misure fiscali anche il rinvio di sei mesi per plastic e sugar tax e confermato l'assegno unico per le famiglie, con modalità, però, tutte da definire.
Premessa.
1. Agricoltura e ristorazione.
1.1 Esenzione IRPEF redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali – commi 38-39
1.2 IVA ridotta per i cibi d'asporto - commi 39-40.
1.3 Esenzione imposta di registro i terreni agricoli - comma 41.
1.4 Tax credit attrezzature e corsi professionali per i cuochi professionisti – commi 117-123.
1.5 Credito d'imposta “strade del vino” - commi 128-139.
1.6 Registro cereali - commi 140-143.
2. Ambiente.
2.1 Revisione ecotassa – comma 651.
2.2 Proroga bonus rottamazione - 652-655.
2.3 Bonus autoveicoli Euro 6 con rottamazione - commi 654-656.
2.4 Bonus acquisto veicoli merci meno inquinanti – commi 657-658.
2.5 Tax credit bici cargo – comma 698.
2.6 Tax credit distributori acqua potabile – commi 1087-1088.
3. Casa.
3.1 Bonus idrico - commi 61-65.
3.2 Proroga ecobonus, bonus facciate, bonus mobili – commi 58-60.
3.3 Proroga Superbonus - commi 66 - 69.
3.4 Proroga Bonus verde – comma 75.
3.5 Contributo per la riduzione dei canoni di locazione per immobili residenziali – commi 381-384.
3.6 Cedolare secca locazioni brevi e bollino di qualità - commi 595 - 597.
4. Famiglia.
4.1 Contributo acquisto veicoli elettrici per ISEE fino a 30.000 euro – comma 76.
4.2 Aumento tetto spese veterinarie – comma 333.
4.3 Nucleo ISEE studenti fuori sede – comma 338.
4.4 Proroga Bonus bebè – comma 362.
4.5 Proroga congedo obbligatorio di paternità – commi 363-364.
4.6 Bonus per madri sole con figli disabili a carico -commi 365-366.
4.7 Bonus occhiali - commi 437-428.
4.8 Contributo alloggio studenti fuori sede – commi 526-527.
4.9 Voucher abbonamenti giornali on line – commi 612-613.
4.10 Bonus acquisto e smaltimento vecchie TV – Commi 614-615.
4.11 Computer in comodato e connessione gratuita per la DAD – commi 623-624.
5. Fisco.
5.1 Stabilizzazione a regime dal 2021 dell’ulteriore detrazione di lavoro dipendente – commi 8-9.
5.2 Rinvio versamenti fiscali società sportive – commi 36-37.
5.3 Modifiche alla tassazione dei ristorni delle coop – commi 42-43.
5.4 Riduzione della tassazione dei dividendi per gli enti non commerciali – commi 44-46.
5.5 Riduzione IMU e TARI pensionati esteri - commi 48-49.
5.6 Estensione ai soggetti rimpatriati prima del 2020 delle agevolazioni per il rientro dei cervelli - comma 50
5.7 Credito d'imposta per investimenti nei PIR – commi 219-225.
5.8 Misure in materia di regime fiscale della nautica da diporto - commi 708-712.
5.9 Esenzioni dall'imposta locale sul consumo a Campione d'Italia – comma 847.
5.10 Contrasto delle frodi nel settore dei carburanti – commi 1075-1078.
5.11 Rafforzamento del contrasto alle frodi con utilizzo del falso plafond IVA – commi 1079-1083.
5.12 Plastic tax e disposizioni per favorire il riciclaggio di imballaggi per alimenti – comma 1084.
5.13 Rinvio sugat tax – comma 1085.
5.14 Modifiche alla disciplina degli accordi preventivi – comma 1101.
5.15 Annotazioni IVA contribuenti trimestrali – comma 1102.
5.16 Abolizione esterometro – comma 1103-1104.
5.17 Esenzione fattura elettronica Sistema tessera sanitaria – comma 1105.
5.18 Precompilata IVA – comma 1106.
5.19 Applicazione dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse da un soggetto diverso dal cedente o prestatore – comma 1108.
5.20 Disposizioni in tema di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi comma 1109-1114
5.21 Rivalutazione terreni e partecipazioni – commi 1122-1123.
5.22 Sigarette elettroniche – commi 1124-1126.
5.23 Rientro cervelli – comma 1127.
5.24 Accisa prodotti energetici - commi 1128-1129.
5.25 Giochi – commi 1130-1132.
6. Imprese e professionisti
6.1 Assegno unico per la famiglia – commi 2-7.
6.2 Incentivo occupazione giovani - commi 10-15.
6.3 Incentivo assunzione donne - commi 16-19.
6.4 Esonero dal pagamento dei contributi previdenziali per autonomi e professionisti - commi 20-22.
6.5 Misure a sostegno del lavoro giornalistico - commi 29-32.
6.6 Esonero contributivo nel settore sportivo dilettantistico – commi 34-35.
6.7 Estensione della rivalutazione dei beni di impresa ai beni immateriali – comma 83.
6.8 Sostegno al settore turistico – commi 84-94.
6.9 Erogazione in unica quota del contributo “Nuova Sabatini” – commi 95-96.
6.10 Fondi per l'impresa femminile - commi 97- 108.
6.11 Fondo per le imprese creative - commi 109 - 123.
6.12 Fondo d’investimento per lo sviluppo delle PMI del settore aeronautico e della green economy - commi 124 - 126
6.13 Decontribuzione Sud – comma 161.
6.14 Estesa la misura “Resto al Sud” - comma 170.
6.15 Proroga crediti di imposta investimenti nel Mezzogiorno – commi 171-172.
6.16 Taglio imposte per investimenti nelle ZES - commi 173-176.
6.17 Credito d'imposta maggiorato per attività di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno – commi 185-187.
6.18 Proroga misure per il sostegno alla liquidità delle imprese – commi 206-218.
6.19 Piattaforma compensazione debiti e crediti commerciali – commi 227-229.
6.20 Proroga del credito d'imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle PMI – comma 230
6.21 Proroga della misura in favore delle assicurazioni sui crediti commerciali – comma 232.
6.22 Incentivi fiscali alle operazioni di aggregazione aziendale – commi 233 -243.
6.23 Proroga delle misure di sostegno alle micro, piccole e medie imprese – commi 248-262.
6.24 Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni – commi 263-264.
6.25 Interventi per favorire la successione e la trasmissione delle imprese – commi 270-273.
6.26 Rinvio scadenze mutui agevolati Invitalia – comma 274.
6.27 Indennità di continuità reddituale e operativa per iscritti alla Gestione separata INPS – commi 386-400
6.28 Credito d'imposta per la formazione di competenze manageriali – commi 536-539.
6.29 Esenzione prima rata IMU 2021 per il settore turistico – comma 599.
6.30 Proroga del credito d'imposta sui canoni di locazione – comma 602.
6.31 Proroga crediti d'imposta per l’editoria - commi 608-611.
6.32 Proroga e potenziamento dei crediti d'imposta Industria 4.0 - commi 1051-1065.
6.33 Anticipo utilizzo credito d'imposta per adeguamento ambiente di lavoro - commi 1099-1100.
7. Pensioni
7.1 Proroga per 12 mesi dell'Opzione donna – comma 336.
7.2 Pagamento pensione di cittadinanza per i titolari di altra pensione – comma 337.
7.3 Proroga Ape sociale – commi 339-340.
7.4 Isopensione – comma 345.
7.5 Tutela esodati - 346-348.
7.6 Contratto di espansione interprofessionale e anticipo pensione - comma 349.
7.7 Calcolo dei requisiti di anzianità ai fini pensionistici nel part time verticale ciclico – comma 350.
Le risposte ai quesiti più frequenti su Contabilità, Fisco, Lavoro e Previdenza delle associazioni e società sportive dilettantistiche in un eBook in pdf di 89 pagine.
Aggiornato con i Decreti “Cura Italia”, “Rilancio”, “Agosto” e “Ristori”
I professionisti che operano al fianco delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche (asd e ssd) devono essere in grado di fornire continua e aggiornata assistenza e consulenza.
Ciò significa innanzitutto rispondere ai tanti quesiti che quotidianamente vengono posti dagli addetti ai lavori sui diversi aspetti della vita associativa e sociale, dalla costituzione alla gestione ordinaria e straordinaria.
Il presente lavoro si rivolge sia a coloro che conoscono la normativa di settore e hanno bisogno di uno strumento operativo utile per la pratica professionale, sia a coloro che intendono approfondire la legislazione e la prassi vigenti in materia, partendo dalle difficoltà applicative che nascono "sul campo".
1. Le associazioni e le società sportive dilettantistiche: caratteristiche e ambito di applicazione del regime fiscale speciale previsto dalla Legge 398/91 dopo la riforma del terzo settore.
1.1 Premessa: le associazioni e le società sportive dilettantistiche dalla Legge 398/1991 alla riforma del terzo settore.
1.2 L’esercizio dell’opzione per il regime fiscale previsto dalla Legge 398/1991 ed i requisiti per esercitarla e mantenerla
1.3 La qualificazione fiscale delle ASD e delle SSD e le loro caratteristiche dal punto di vista civilistico
2. Il regime fiscale delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche: agevolazioni IRES, IRAP ed IRPEF.
2.1 Le agevolazioni ai fini IRES e sugli obblighi contabili
2.2 Le entrate escluse dal calcolo del limite di 400.000 Euro annui e quindi dall’imponibile IRES
2.3 Le agevolazioni sull’IRAP
2.4 Le agevolazioni sull’IRPEF per chi percepisce compensi dalle ASD o SSD. La cessione dei diritti alle prestazioni sportive degli atleti
3. Le agevolazioni IVA per le associazioni e le società sportive dilettantistiche. La certificazione dei corrispettivi
4. Le agevolazioni sull’IMU per le sole associazioni sportive dilettantistiche
5. Le altre agevolazioni previste per le associazioni e le società sportive dilettantistiche, in particolare quelle sulle erogazioni liberali e sul cinque per mille dell’IRPEF
5.1 Le agevolazioni per le erogazioni liberali effettuate a favore delle ASD o SSD
5.2 Le sponsorizzazioni e l’imposta sulla pubblicità
5.3 Il cinque per mille dell’IRPEF
5.4 Le erogazioni liberali per ristrutturazioni di impianti sportivi (“Sport bonus”)
5.5 Le prestazioni di dipendenti pubblici e le convenzioni con enti pubblici
5.6 La riduzione del canone per le concessioni demaniali e l’affitto a canone agevolato degli immobili dello Stato
5.7 La detrazione per le quote di iscrizione dei minori
6. Una alternativa (a partire dal 2022) per le sole ASD alla Legge 398/1991: il regime fiscale forfettario delle associazioni di promozione sociale previsto dall’art. 86 del Codice del terzo settore
Appendice
Normativa di riferimento
eBook in pdf di 39 pagine sulla disciplina relativa alle operazioni più frequenti che sono documentate da bolla doganale, contenente un'analisi della normativa dal punto di vista IVA e, degli aspetti contabili di tali operazioni.
Le merci destinate ad essere vincolate a un regime doganale, con eccezione del regime di zona franca, devono essere oggetto di una dichiarazione in Dogana appropriata al regime in questione (art. 158 del regolamento UE 9.10.2013 n. 952 c.d. “Codice Doganale dell’Unione” in sigla “CDU”).
I regimi doganali, previsti dall’art. 5 punto 16 del CDU sono i seguenti:
Premessa
1. Importazioni: aspetti IVA
1.1 Quadro normativo
1.2 Nozione di importazione
1.2.1 L’immissione in libera pratica
1.2.2 Il perfezionamento attivo
1.2.3 Ammissione temporanea
1.3 Importazioni non soggette ad IVA
1.4 Momento di effettuazione delle importazioni
1.5 La base imponibile IVA
1.5.1 Elementi inclusi nel valore in Dogana
1.5.2 Elementi esclusi nel valore in Dogana
1.5.3 Limitazioni alla determinazione del valore doganale come valore della transazione
1.5.4 Determinazione del valore doganale come “valore normale”
1.5.5 Applicazione del c.d. “metodo dell’ultimo ricorso”
1.6 Documenti commerciali che attestano il valore in dogana
1.7 Importazioni di software
1.8 Aliquote IVA
1.9 Importazioni in reverse charge
1.10 Detrazione IVA
1.11 Un caso particolare: immissione in deposito IVA
1.12 Un caso particolare: omaggi e campionature
2. Importazioni: aspetti contabili
2.1 I documenti che intervengono in un’operazione di importazione
2.2 Registrazione della fattura del fornitore extra UE
2.3 Registrazione della bolla doganale
2.4 Registrazione della fattura dello spedizioniere
2.5 Chiusura dei conti fittizi
2.6 Operazioni in valuta: risvolti contabili
3. Esportazioni: aspetti IVA
3.1 Quadro normativo
3.2 Le esportazioni dirette
3.2.1 Esportazioni triangolari
3.2.2 Esportazioni indirette
3.3 Esportazioni assimilate
3.4 Le operazioni assimilate alle esportazioni
3.5 La prova dell’esportazione
4. Esportazioni: aspetti contabili
4.1 I documenti che intervengono in un’operazione di esportazione
4.2 Registrazione della fattura verso il cliente extra UE
4.3 Registrazione della fattura dello spedizioniere
4.4 Operazioni in valuta: risvolti contabili
5. L’angolo operativo: riflessioni e risposte ad alcune questioni
5.1 Contabilità semplificata e registrazioni
5.2 Fattura elettronica e bolla doganale
5.3 Immissione in libera pratica in Italia e successiva cessione intracomunitaria
5.4 Omaggi di beni della propria attività a soggetti extra UE
5.5 Beni importati in altro Paese membro con successiva destinazione verso l’Italia
5.6 Cessione di campioni gratuiti appositamente contrassegnati a soggetti ExtraUE
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
