News Pubblicata il 19/07/2022

Tempo di lettura: 2 minuti

Buoni pasto nella PA: tetto del 5% alle commissioni

di Redazione Fisco e Tasse

Fissato al 5% nella conversione del DL Aiuti per le gare d'appalto il tetto massimo di sconto/commissione applicabile agli esercenti che accettano i buoni pasto



Nella conversione in legge del decreto Aiuti ha trovato posto una norma che mette al sicuro il piu importante strumento di welfare aziendale come il buono pasto (lo strumento sostitutivo del servizio mensa) , utilizzato oggi da oltre 3 milioni di lavoratori ogni giorno.

Leggi anche   Buoni pasto la nuova disciplina dal 2020Buoni pasto agevolati e smart working

 E' stato fissato  il  tetto del 5% alle commissioni sui buoni pasto applicabili  al valore nominale del buono.

  L'articolo in questione è il 26 bis e, piu precisamente  stabilisce che gli affidamenti  avvengano esclusivamente con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, individuata però sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

Si prevede, inoltre, che per il 2022 lo sconto incondizionato verso gli esercenti debba essere non superiore al 5% del valore nominale del buono pasto. Tale sconto incondizionato, specifica ulteriormente l'articolo in esame, remunera ogni eventuale servizio aggiuntivo offerto agli esercenti.

Le disposizioni si applicano alle procedure di gara :

    per le quali i bandi o gli avvisi siano pubblicati dopo il 16.07.2022 );

   o  (in assenza di bandi o avvisii), per le quali non siano stati ancora inviati gli inviti a presentare le offerte al 16.07.2022

L'articolo prevede anche  a breve " una riforma complessiva che dovrà prevedere, tra l'altro, un termine massimo per i pagamenti agli esercizi convenzionati, al fine garantire una maggiore funzionalità del sistema dei servizi sostitutivi di mensa".

Il limite interessa  le convenzioni per i dipendenti pubblici ma è probabile che il settore privato si adeguerà

Si ricorderà che un mese fa  grande distribuzione ed esercizi commerciali  sono stati costretti ad una giornata di mobilitazione in cui non hanno accettato i ticket proprio per protesta contro le eccessive commissioni collegate agli sconti garantiti per effetto del meccnismo del massimo ribasso alle pubbliche amministrazioni . Sconti che  di fatto arrivano ad  azzerare il valore del buono effettivamente  garantito ai commercianti che erogano il servizio.

Sono state avanzate altre richieste  in occasione dello sciopero delle associazioni coinvolte.  In particolare nelle parole di  Lino Stoppani, presidente di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) era  richiesto appunto   un "ripensamento complessivo del settore . In particolare sotto accusa è tutto il meccanismo delle gare d'appalto "

 Matteo Orlandini, presidente di Anseb,  aveva elencato i seguenti punti :

Il presidente della FIPE ha annunciato il progetto di  elaborare già entro l’estate una serie di proposte  specifiche in merito.

Fonte: Gazzetta Ufficiale



TAG: Lavoro Dipendente Appalti e Contratti pubblici