News Pubblicata il 18/06/2018

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Mini voluntary 2018: ecco chi può accedere

Collaborazione volontaria sui redditi prodotti all'estero: ambito soggettivo in base alle indicazioni delle Entrate



Nel collegato fiscale alla Legge di stabilità 2018 (DL 148/2017) è stato introdotto l’articolo 5-septies con le disposizioni sulla nuova forma di collaborazione volontaria per l’emersione di redditi prodotti all’estero, affrontata dalle Entrate con la recente circolare 12/e del 13 giugno 2018. La nuova procedura è limitata ai contribuenti residenti fiscalmente in Italia e ai loro eredi, rientrati in Italia dopo aver svolto in via continuativa un’attività di lavoro dipendente o autonomo all’estero, in quanto in precedenza iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) o frontalieri, e consente di regolarizzare le attività depositate e le somme detenute all’estero in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale, derivanti esclusivamente dalla predetta attività lavorativa. Più precisamente:

Come chiarito nel documento di prassi in merito all'ambito soggettivo di applicazione della procedura, questo è circoscritto alle seguenti categorie di contribuenti:

Per quanto riguarda i soggetti rientrati in Italia, ai fini della sussistenza del presupposto soggettivo dello status di residenza, occorre far riferimento all’art. 2 del TUIR e al criterio della “maggior parte del periodo di imposta”, ordinariamente corrispondente a 183 giorni.

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Fonte: Fisco e Tasse



TAG: Voluntary Disclosure Redditi esteri 2023