News Pubblicata il 06/12/2021

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Recupero eccedenze di imposta da dichiarazione

di Redazione Fisco e Tasse

Possibilità e modalità di recupero di un credito di imposta scaturente da dichiarazione dei redditi omessa



Una situazione molto particolare, nel qualche un contribuente può incappare, è quella dell’omessa presentazione di una dichiarazione dei redditi dalla quale sarebbe scaturita una imposta a credito.

La situazione può anche realizzarsi in conseguenza del fatto che i contribuenti percepenti redditi di modesto importo, rientranti nella cosiddetta no tax area, non sono obbligati alla predisposizione della dichiarazione dei redditi, ma dalla dichiarazione di questi può facilmente scaturire un credito; un caso del genere può essere quello del lavoratore autonomo occasionale, con un reddito lordo annuo inferiore a 4.800 euro, il quale subisce le ritenute alla fonte ma non è obbligato alla trasmissione del modello Redditi.

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Il credito maturato in un anno fiscale per il quale la relativa dichiarazione dei redditi è omessa non è definitivamente perso: può essere recuperato, ma non senza difficoltà.

La modalità più semplice per ottenere il riconoscimento del credito è quella di riportare tale importo, come imposta a credito, nel modello Redditi dell’anno fiscale successivo a quello per il quale è stata omessa la presentazione della dichiarazione.

In sede di controllo automatizzato delle dichiarazioni, una situazione del genere condurrà alla trasmissione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di avviso di irregolarità.

Ricevuto l’avviso, il contribuente potrà presentarsi presso l’ufficio competente e presentare idonea documentazione comprovante l’esistenza e la spettanza del credito di imposta che è stato riportato in dichiarazione.

Se la documentazione presentata sarà ritenuta idonea a comprovare l’esistenza del credito, l’ufficio, in sede di contraddittorio, potrà riconoscerlo: in questo caso emetterà una comunicazione definitiva, dalla quale sarà scomputato il credito d’imposta spettante, ma non le sanzioni e gli interessi che saranno comunque dovuti; diversamente, l’ufficio renderà definitivo l’avviso di irregolarità senza riconoscere il credito.

In caso di rifiuto della richiesta di riconoscimento del credito, il contribuente potrà:

In definitiva, il contribuente ha il diritto di vedersi riconoscere il credito di imposta, che non si perde per il solo fatto che la dichiarazione da cui dovrebbe emergere è stata omessa; tuttavia, per effetti di questa omissione, avviene una inversione dell’onere della prova in conseguenza della quale spetta al contribuente di dover dimostrare l’effettiva esistenza del credito, con tutte le difficoltà conseguenti.

Le possibilità prima esposte non hanno fondamento nelle norme, ma solo nella prassi (Circolare Agenzia delle Entrate numero 21/E/2013) e nella giurisprudenza; le norme prevedono solo che è diritto del contribuente quello di vedere riconosciuto il proprio credito, se effettivamente esistente, valutazione demandata alla decisione del giudice.

Fonte: Blog Fiscoetasse.com



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