News Pubblicata il 29/09/2021

Tempo di lettura: 3 minuti

Influencer: i professionisti digitali chiedono un riconoscimento

Proposte e richieste dell'Associazione degli influencer italiani auditi alla Commissione lavoro della Camera. Chi sono oggi dal punto di vista giuridico?



Professionisti del digitale con specifiche competenze e necessità di un inquadramento  giuridico e contrattuale  per difendersi nel mondo del lavoro.

Sono in estrema  sintesi   le richieste   che ha presentato il presidente dell'associazione Assoinfluencer , Berussi , in audizione lo scorso 14 settembre  alla Camera, in occasione di una indagine conoscitiva sulle nuove categorie di lavoratori  che svolgono attività di creazione di contenuti digitali.

Facciamo un passo Indietro e vediamo innazitutto chi sono gli influencer , cosa fanno,  quali sono le esigenze evidenziate nell'Audizione parlamentare..

Come si legge sul sito dell'associazione, nata nel giugno 2019, www.assoinfluencer.org -  gli influencer sono  "utenti attivi su un qualsiasi social media,  dove godono di una particolare popolarità o autorità nei confronti di un numero elevato di followers, al punto da poterne influenzare il pensiero su determinate tematiche o scelte commerciali tramite la creazione di contenuti di semplice intrattenimento oppure di caratura professionale, artistica, culturale e/o divulgativa, grazie ai quali sono in grado di ottenere un ritorno  di visibilità oltre che di natura economica."

Di fatto la loro attività è di marketig digitale basato sul riconoscimento sociale . Secondo la descrizione dell'osservatorio ONIM   , inoltre, per le aziende  che oggi  se ne  avvalgono "l'influencer marketing utilizza le qualità di individui di forte riferimento e reputazione (gli influencer) per obiettivi di comunicazione aziendale, creando attorno ad esse progetti e attività specifiche . Un tipo di comunicazione che si distanzia  quindi dalla classica campagna pubblicitaria iin quanto con il supporto degli influencer, si rfforza grazie alla  validazione sociale dei followers.

Il fenomeno è  sempre in maggiore espansione  perche legato alla digitalizzazione di ampi settori della realtà , come afferma Berussi, e che richiede effettivamente un adeguamento degli strumenti  giuridici  per le gestione di rapporti commerciali tanto  nuovi, complessi e flessibili.

Nel corso del suo intervento, il rappresentante degli influencer ha descritto  l’attuale perimetro giuridico in cui  si inquadrano le attività della categoria, evidenziando il  fatto che “buona parte dell’attuale sistema giuridico, è applicabile agli influencer, ma la scelta sul corretto istituto contrattuale è resa difficile dal permanere di zone grigie o tutele non adeguate”. 

L' attivita oggi di creazione di contenuti digitali  si realizza attraverso collaborazioni occasionali o coordinate e continuative anche se non mancano casi di lavoro subordinato  In questo caso si parla secondo Berussi di  «brand ambassador», ovvero di "influencer formalmente assunti dalle aziende e spesso inseriti nella loro organizzazione affinché contribuiscano a incrementare il loro brand awareness presso il pubblico e le vendite." Il documento segnala inoltre che  i Codici ATECO oggi  maggiormente impiegati da questi professionisti   sono i seguenti: 

n. 73.11.01 per l’ideazione di campagne pubblicitarie; 

n. 73.11.02 per la conduzione di campagne pubblicitarie;

 n. 74.90.99 per le altre attività professionali NCA; 90.01.09 per altre rappresentazioni artistiche.

lI documento presentato in commissione - QUI IL TESTO,  formula alcune specifiche proposte  

Proposta 1 – Creazione di un Codice ATECO dedicato alla categoria degli influencer;

 Proposta 2 – Definizione dell’istituto del “Time to rest” nei singoli social network tramite l’apertura di un tavolo di concertazione con le società proprietarie di quest’ultimi; Proposta 3 – Introduzione di sanzioni di legge per le società proprietarie delle piattaforme social media in caso di assenza di procedure eque e trasparenti concernenti le penalizzazioni .

 Cio che viene richiesto , afferma Berussi "è un valido riconoscimento della categoria professionale degli influencer, ancora non oggetto di interesse da parte del Legislatore e priva di una propria contrattazione collettiva di riferimento" . Viene anche sottolineata ,a sostegno dell'importanza delle richieste di attenzione  istituzionale e "legislativa",  la possibile valenza etica e sociale dell'attività degli influencer.


Fonte: Camera dei Deputati



TAG: La rubrica del lavoro PMI - Start up e Crowdfunding