News Pubblicata il 09/12/2020

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Corrispettivi: bonus su spese per sostituzione e adattamento registratori entro il 31/12

Spetta il credito di imposta per i registratori telematici se sostituiti o adattati entro il 31 dicembre 2020



Dal 1 gennaio 2021 sarà obbligatorio per i commercianti al minuto memorizzare e trasmettere i corrispettivi giornalieri con registratori telematici o attraverso la procedura “Documento commerciale online” sul web.

Il decreto Rilancio con l’art 140 e a seguito delle difficoltà causate dal covid ha prorogato la data di entrata in vigore dell’obbligo di adeguamento dal 1 luglio 2020 al 1 gennaio 2021.

I commercianti per i quali non è obbligatoria l’emissione della fattura e chi emette ricevute fiscali, come artigiani, alberghi, ristoranti ecc dovranno avere un registratore fiscale telematico per la memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi del giorno.

Gli operatori con volume d'affari superiore a 400 mila euro hanno dovuto adattarsi entro il 1 gennaio 2020 mentre per tutti gli altri soggetti l’obbligo scatta appunto grazie alla proroga da covid a partire dal 1 gennaio 2021

Tutti i soggetti interessati devono entro il 31 dicembre adattare i propri dispositivi o acquistarne di nuovi e sulle spese sostenute per l’adeguamento a tale obbligo è previsto un credito di imposta.

Vediamo come funziona:

Con risoluzione n. 33/E del 1° marzo 2019, è stato istituito il codice tributo 6899 per il suo utilizzo in compensazione, mentre con Provvedimento delle Entrate del 28 febbraio del 2019 sono state definite le modalità attuative del tax credit sui registratori fiscali.

È bene sottolineare che sono esclusi dal beneficio coloro che acquistano gli strumenti non per un uso diretto, ma, ad esempio, per la successiva cessione a vario titolo (sempre in riferimento al leasing, rimane pertanto escluso dal contributo il cedente, c.d. “lessor”, che non utilizza l’apparecchiatura per memorizzare ed inviare i corrispettivi relativi alla propria attività, ma solo per la successiva locazione)

Infine, nel caso di pagamento rateale, fermo il rispetto degli ulteriori requisiti, la spesa si considera sostenuta in ragione di quanto effettivamente corrisposto.

Ad esempio, a fronte di una fattura d’acquisto registrata a gennaio 2020 per 500 euro (comprensivi di IVA), con pagamento in cinque rate mensili di 100 euro a partire dal 20 gennaio 2020, i contribuenti che hanno liquidato l’imposta su base mensile, nella liquidazione di febbraio 2020 hanno utilizzato un credito pari a 50 euro (50% di 100 euro), Esempio tratto da quello riportato nella Circolare n 3 del 2020 delle Entrate.

Fonte: Fisco e Tasse



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