News Pubblicata il 18/06/2013

Cassazione 15006/2013: la contestazione con data inesatta pregiudica il diritto di difesa

In caso di licenziamento la data errata dell'addebito è negligenza decisiva per il diritto alla prova del lavoratore



La Cassazione civile con sentenza del  14 giugno 2013, n. 15006 stabilisce che costituisce onere del datore di lavoro che esercita il potere disciplinare quello di fornire, nella previa contestazione dell'addebito, l'indicazione degli elementi di fatto che consentono di evidenziare il significato univoco dell'addebito stesso, sicché tale necessaria contestazione deve esprimersi nell'attribuzione di fatti precisi dai quali derivare una responsabilità del lavoratore al fine di consentire a quest'ultimo un'idonea e piena difesa. Nel caso in esame l'errore nell'indicazione del giorno in cui sarebbe stato commesso il fatto addebitato non rivela una negligenza trascurabile ma assume un valore decisivo poiché pregiudica il diritto alla prova spettante all'incolpato, e specificamente il diritto a provare di non essere stato sui luoghi dell'illecito, compiuto nottetempo.

Fonte: Fisco e Tasse



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