Normativa Pubblicata il 06/11/2022

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Fringe benefit 2022 fino a 600 euro anche per le utenze domestiche

Inclusi nei fringe benefit ai lavoratori anche le utenze domestiche; i chiarimenti dell'Agenzia per i datori di lavoro sulla nuova disciplina del welfare aziendale



Forma Giuridica: Prassi - Circolare
Numero 35 del 04/11/2022
Fonte: Agenzia delle Entrate

Limitatamente al periodo di imposta 2022, l’articolo 12 del decreto Aiuti-bis è intervenuto per fissare un nuovo limite massimo di esenzione e per ampliare le tipologie di fringe benefit concesse al lavoratore, ovvero:

L'Agenzia delle Entrate con Circolare del 04.11.2022 n. 35, fornisce tutti i chiarimenti sulla nuova disciplina del welfare aziendale concentrandosi sugli obblighi documentali in capo al datore di lavoro e al dipendente.

Le spese per utenze domestiche rientranti nei fringe benefit

Relativamente alle spese per utenze domestiche, rientranti nei fringe benefit, l'Agenzia chiarisce che queste debbano:

Sono comprese anche le utenze per uso domestico (ad esempio quelle idriche o di riscaldamento):

Obblighi del datore di lavoro e del dipendente

Tenuto conto che la misura agevolativa si riferisce espressamente a una determinata tipologia di spesa, il datore di lavoro dovrà acquisire e conservare, per eventuali controlli, la relativa documentazione per giustificare la somma spesa e la sua inclusione nel limite di cui all’articolo 51, comma 3, del TUIR. 

In alternativa, il datore di lavoro può acquisire una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi del Dpr n. 445/2000, con la quale il lavoratore richiedente attesti di essere in possesso della documentazione comprovante il pagamento delle utenze domestiche, di cui riporti gli elementi necessari per identificarle, quali ad esempio il numero e l’intestatario della fattura (e se diverso dal lavoratore, il rapporto intercorrente con quest’ultimo), la tipologia di utenza, l’importo pagato, la data e le modalità di pagamento.

In ogni caso, al fine di evitare che si fruisca più volte del beneficio in relazione alle stesse spese, è necessario che il datore di lavoro acquisisca anche una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la circostanza che le medesime fatture non siano già state oggetto di richiesta di rimborso, totale o parziale, non solo presso il medesimo datore di lavoro, ma anche presso altri. 

Tutta la documentazione indicata nella predetta dichiarazione sostitutiva deve essere conservata dal dipendente in caso di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria. 

La giustificazione di spesa può essere rappresentata anche da più fatture ed è valida anche se la stessa è intestata a una persona diversa dal lavoratore dipendente, purché sia intestata:

Le somme erogate dal datore di lavoro (nell’anno 2022 o entro il 12 gennaio 2023) possono riferirsi anche a fatture che saranno emesse nell’anno 2023 purché riguardino consumi effettuati nell’anno 2022.

Fonte: Agenzia delle Entrate


1 FILE ALLEGATO:
Circolare Agenzia delle Entrate del 04.11.2022 n. 35
TAG: Lavoro Dipendente Circolari - Risoluzioni e risposte a Istanze