Normativa Pubblicata il 28/10/2010

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Elenchi Black List senza sanzioni

Gli elenchi Black List da presentare entro il 2 novembre potranno essere regolarizzati entro il 31 gennaio 2011 senza applicazione di sanzioni. Lo comunica L'agenzia con la Circ. 54/E del 28 ottobre emanata a ridosso della scadenza.



Forma Giuridica: Prassi - Circolare
Numero 54/E del 28/10/2010
Fonte: Agenzia delle Entrate

CIRCOLARE N. 54/E - del  28 ottobre 2010  - Prot.: 2010/153525


OGGETTO: Comunicazione da parte dei soggetti passivi IVA dei dati  relativi alle operazioni effettuate nei confronti di operatori  economici black list – Art. 1 del decreto-legge 25 marzo 2010,  n. 40, convertito dalla legge 22 maggio 2010, n. 73 –
Chiarimenti in merito ad eventuali violazioni commesse in  sede di prima applicazione del nuovo adempimento


Come noto, l’art. 1 del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40 – convertito dalla  legge 22 maggio 2010, n. 73 – rubricato “Disposizioni in materia di contrasto alle  frodi fiscali e finanziarie internazionali e nazionali operate, tra l’altro, nella forma
dei cosiddetti ‘caroselli’ e ‘cartiere’ ”, (in seguito, “decreto-legge”) ha introdotto,  per i soggetti passivi IVA, l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le  cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a  registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio  in Paesi a fiscalità privilegiata di cui al D.M. 4 maggio 1999 e al D.M. 21 novembre  2001 (Paesi black list).


In particolare, dette operazioni devono essere indicate in apposito modello –  approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 28  maggio 2010 – da trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate.
In attuazione della citata disposizione, il decreto del Ministro dell’economia e  delle finanze del 30 marzo 2010 ha stabilito le modalità e i termini per  l’effettuazione della comunicazione avente ad oggetto le operazioni realizzate a
partire dal 1° luglio 2010.
Il successivo decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 5 agosto  2010 ha specificato l’ambito soggettivo e oggettivo dell’obbligo di comunicazione  in relazione a specifici settori di attività nonchè a particolari tipologie di soggetti,
sulla base della delega recata dell’art. 1 del richiamato decreto-legge 25 marzo 2010,  n. 40.
Il medesimo decreto ha disposto, altresì, il differimento al 2 novembre 2010  dei termini per la presentazione degli elenchi mensili relativi ai periodi di luglio e  agosto.
Con circolare 21 ottobre 2010, n. 53/E, la scrivente ha fornito chiarimenti  destinati a consentire agli operatori di ottemperare correttamente all’obbligo di  comunicazione.

Tenuto conto del carattere di novità dell’adempimento in esame ed in  considerazione delle difficoltà che gli operatori si trovano verosimilmente a gestire  per l’individuazione dei dati rilevanti ai fini in esame, è ragionevole ritenere che, in
sede di prima applicazione della nuova disciplina, i soggetti interessati possano  incorrere in errori nella compilazione del modello di comunicazione. 

 Pertanto, sussistendo “obiettive condizioni di incertezza”, in aderenza all’art.  10, comma 3, della legge 27 luglio 2000, n. 212 – recante disposizioni in materia di  Statuto dei diritti del contribuente – l’Amministrazione finanziaria, in sede di
controllo, non applicherà sanzioni in caso di eventuali violazioni concernenti la  compilazione dei modelli di comunicazione
relativi:
- al trimestre luglio/settembre 2010, per i soggetti tenuti a presentare il  modello con periodicità trimestrale;
- ai mesi da luglio a novembre 2010, per i soggetti tenuti a presentare il  modello con periodicità mensile.


Ciò a condizione che i contribuenti provvedano a sanare eventuali violazioni,  inviando, entro il 31 gennaio 2011, i modelli di comunicazione integrativa.


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Le Direzioni regionali vigileranno affinché le istruzioni fornite e i principi  enunciati con la presente circolare vengano puntualmente osservati dalle Direzioni  provinciali e dagli Uffici dipendenti.
IL DIRETTORE DELL’AGENZIA

Fonte: Agenzia delle Entrate


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