Speciale Pubblicato il 22/11/2020

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Regno Unito: come prepararsi alla fine del periodo di transizione

di Ascheri Rag. Guido

Il governo del Regno Unito pubblica linee guida in vista della fine del periodo di transizione fissato peril 31/12/2020



 La fine del periodo di transizione è prevista per il 31 dicembre 2020. 

Se L’Unione Europea ed il Regno Unito non raggiungeranno un accordo prima di tale data, potranno verificarsi dei problemi riguardanti i futuri scambi commerciali. 

Si parla di un probabile accordo anche se risulta difficile prevederne il contenuto. Al contrario, risulta piuttosto chiara la legislazione applicabile al Regno Unito e come questa cambierà alla fine del periodo di transizione. 

Il governo ha pubblicato alcune guide riguardanti novità in una vasta gamma di materie, di seguito riportate. Le società dovranno tenersi aggiornate sui cambiamenti legislativi, sia nel Regno Unito che nell’Unione Europea. 

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Bozza dei Data Protection, Privacy and Electronic Communications (Amendments etc) (EU Exit) Regulations 2020

La bozza dei Regolamenti sulla protezione, la privacy ed i mezzi di comunicazione elettronici 2020 prevede la modifica dei Regolamenti Brexit sulla protezione dei dati del 2019, per modificare i riferimenti alla data di uscita al giorno di completamento IP. 

Altre modifiche: 

I tribunali minori potranno non conformarsi alle decisioni della CGUE

Il governo ha presentato al Parlamento i European Union (Withdrawal) Act 2018 (Relevant Court) (Retained EU case law) Regulations 2020. 

I regolamenti prevedono che “i tribunali rilevanti”, la Corte Suprema e l’Alta Corte di Giustizia scozzese possano discostarsi dalla giurisprudenza della CGUE in alcune circostanze. I tribunali rilevanti comprendono la Corte d’Appello di Inghilterra e Galles ed i tribunali equivalenti del Regno Unito, che dovranno applicare il medesimo test previsto per la Corte Suprema per potersi discostare dalla giurisprudenza della CGUE, chiedendosi se sia giusto procedere in tale direzione. 

Se, invece, si intende discostarsi dalla giurisprudenza inglese, sarà possibile farlo solamente nel rispetto del consueto ordine dei precedenti. In particolare, sembra che sia possibile per la Corte d’Appello non conformarsi alle decisioni della CGUE senza dover adire la Corte Suprema. In precedenza, solamente la Corte Suprema poteva prendere decisioni contrastanti con la giurisprudenza dell’UE.


Bozza dei Regolamenti riguardanti le merci qualificate dell’Irlanda del Nord

Bozza dei Regolamenti riguardanti le merci qualificate dell’Irlanda del Nord ai sensi del disegno di legge sul mercato interno del Regno Unito

La bozza dei Definition of Qualifying Northern Ireland Goods (EU Exit) Regulations 2020 definisce le merci qualificate dell’Irlanda del Nord ai sensi del disegno di legge sui mercati interni del Regno Unito, che vieta nuovi controlli e qualsiasi controllo esistente utilizzato per la prima volta sulle merci qualificate dell’Irlanda del Nord e applica ad essi i principi di riconoscimento reciproco e non discriminazione. 

Secondo i Regolamenti, una merce qualificata dell’Irlanda del Nord può essere: 

Il memorandum esplicativo afferma che ciò è in linea con l'approccio adottato per le merci dell'UE in arrivo in Gran Bretagna per la prima metà del 2021.

Guida del Dipartimento per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport sulla Direttiva sull’eCommerce

Il Dipartimento per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport (DCMS) ha pubblicato una guida aggiornata sull’applicazione della Direttiva sull’eCommerce dopo la fine del periodo di transizione.

Dopo aver confermato che il principio del paese d’origine non troverà più applicazione, ha consigliato: 

La guida conferma che il governo non ha, al momento, intenzione di modificare le previsioni della Direttiva che riguardano la responsabilità degli intermediari e che vietano la previsione di un obbligo generale di monitoraggio.

Linee guida aggiornate sulle trasmissioni ed i VOD dalla fine del periodo di transizione

Il governo ha ripubblicato la guida sulle regole per il broadcast ed i video on-demand (VOD) dopo la fine del periodo di transizione.

La Direttiva sui servizi di media audiovisivi (AVMS) non si applicherà nella giurisdizione del Regno Unito per le trasmissioni nell’Unione Europea.

I venti paesi che hanno aderito alla Convenzione europea sulla televisione transfrontaliera (ECTT) devono consentire la libertà di ricezione ai servizi sotto la giurisdizione del Regno Unito e viceversa.

I servizi del Regno Unito disponibili nell'UE avranno bisogno di una licenza Ofcom per i servizi ricevibili nel Regno Unito e in altri paesi ECTT e licenze separate per i servizi ricevibili nei paesi dell'UE non ECTT. I servizi dell'UE disponibili nel Regno Unito trasmessi da un paese ECTT non avranno bisogno di licenze aggiuntive, ma i servizi dagli stati non ECTT avranno bisogno di una licenza Ofcom. Il Regno Unito continuerà a consentire la ricezione senza licenza. L'ECTT non riconosce la libertà di ricezione per i servizi VOD. Questi dovranno continuare a rispettare le norme sulla giurisdizione della Direttiva AVMS. La regolamentazione e l'autorizzazione dei servizi VOD saranno determinate nei singoli stati. 

Dal 1 ° gennaio 2021, i servizi potranno ancora beneficiare della giurisdizione della direttiva AVMS in uno Stato membro dell'UE anche se la loro sede principale è nel Regno Unito, qualora soddisfino i requisiti relativi alla giurisdizione previsti dagli articoli 2(3) e 2(4). 

ADR for Consumer Disputes (Extension of Time Limits for Legal Proceedings) (Amendment etc) (EU Exit) Regulations 2020

I regolamenti sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori modificano:

Tali regolamenti hanno rimosso i riferimenti alla Direttiva ADR e prevedono che il termine legale applicabile per l'avvio di procedimenti giudiziari possa essere esteso solo nei casi in cui il consumatore sia residente nel Regno Unito e utilizzi i servizi di un fornitore ADR autorizzato nel Regno Unito. 

Guida dell’Ufficio per la Proprietà Intellettuale sulla proprietà intellettuale dopo la fine del periodo di transizione

 L’Ufficio per la Proprietà Intellettuale (IPO) ha pubblicato un aggiornamento relativo alla proprietà intellettuale dopo la fine del periodo di transizione. Di seguito le modifiche principali: 



TAG: Imprese e Lavoro nel Mondo