Speciale Pubblicato il 17/04/2018

Tempo di lettura: 3 minuti

La struttura delle fonti di finanziamento

di Dott. Napolitano Nicola

Come monitorare l’equilibrio finanziario e patrimoniale dell’azienda



Le “Fonti di finanziamento” sono quelle fonti a cui l’impresa attinge per finanziarsi e le possiamo classificare sostanzialmente nelle seguenti macro categorie:

Fonti di finanziamento

Caratteristiche

Capitale proprio

Trattasi del capitale apportato dai soci e dell’autofinanziamento (utili non distribuiti e accantonati a riserve).

Capitale di debito

  • A media lunga scadenza
  • A breve scadenza

Trattasi del capitale reperito all’esterno dell’azienda e pertanto di indebitamento. In base alla sua scadenza lo si classifica a medio lungo (scadenza oltre i 12 mesi) e a breve (scadenza entro 12 mesi).

Qual è il mix ideale  tra ricorso al capitale proprio e ricorso al capitale di debito?

Dare una risposta a questa domanda è fondamentale per l’impresa che vuole rimanere in una situazione di equilibrio finanziario. Vediamo come monitorare ed eventualmente correggere la struttura delle fonti di finanziamento.

Per avere un buon equilibrio finanziario bisogna correlare le fonti di finanziamento agli investimenti aziendali (Immobilizzazioni e Attivo circolante), osservando le seguenti regole:

Possiamo raffigurare le regole dell’equilibrio finanziario con il seguente grafico:

Investimenti

Fonti di finanziam.

 

 

Immobilizzazioni

Capitale proprio

 

 

 

 

 

Debiti a m/l

 

 

Attivo circolante

 

 

Debiti a breve

 

 

 

 

Per una verifica quantitativa, possiamo far ricorso agli indicatori matematici, ovvero gli indicatori dell’equilibrio patrimoniale-finanziario, di cui di seguito ne sono illustrati i principali:

Indicatori

Formula

Significato

Margine di copertura globale

(Capitale proprio + Debiti a medio lungo termine) - Immobilizzazioni

Se positivo l’impresa riesce a finanziare gli investimenti durevoli con le corrette forme di finanziamento.

Capitale circolante netto

Attivo circolante - Debiti a breve scadenza

Se positivo l’impresa ha fatto un corretto uso delle fonti di finanziamento.

Proponiamo due casi aziendali per meglio approfondire.

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Caso aziendale 1

Si ipotizzi il caso di una azienda che, dopo aver proceduto alla riclassificazione dello Stato patrimoniale, abbia i seguenti elementi del patrimonio:

Investimenti

Fonti di finanziamento

Immobilizzazioni

600.000

60%

Capitale proprio

400.000

40%

Attivo circ.

400.000

40%

Debiti a m/l

300.000

30%

Tot. impieghi

1.000.000

100%

Debiti a b.

300.000

30%

Tot. Fonti

1.000.000

100%

A questo punto possiamo dare un giudizio sull’equilibrio finanziario e patrimoniale e se è stato fatto un corretto uso delle fonti di finanziamento.

Margine di struttura globale = (400.000 + 300.000) – 600.000 = 100.000 (positivo);

Capitale circolante netto = 400.000 – 300.000 = 100.000 (positivo).

Considerati i valori positivi di entrambi gli indicatori, possiamo affermare che l’azienda ha fatto un corretto uso delle fonti di finanziamento e pertanto che si trova in una situazione di equilibrio finanziario e patrimoniale.

Caso aziendale 2

Si ipotizzi il caso di una azienda che, dopo aver proceduto alla riclassificazione dello Stato patrimoniale, abbia i seguenti elementi del patrimonio:

Impieghi

Fonti di finanziamento

Immobilizzazioni

600.000

60%

Capitale proprio

200.000

20%

Attivo circ.

400.000

40%

Debiti a m/l

200.000

20%

Tot. Impieghi

1.000.000

100%

Debiti a b.

600.000

60%

Tot. Fonti

1.000.000

100%

A questo punto possiamo dare un giudizio sull’equilibrio finanziario e patrimoniale e se è stato fatto un corretto uso delle fonti di finanziamento.
Margine di struttura globale = (200.000 + 200.000) – 600.000 = - 200.000 (negativo);

Capitale circolante netto = 400.000 – 600.000 = - 200.000 (negativo).

Entrambi gli indicatori assumono un valore negativo, pertanto è inevitabile affermare che l’azienda si trova in uno stato di disequilibrio che può condurre ad uno stato di forte tensione finanziaria e in prospettiva ad un eventuale dissesto.

Utilità dell'analisi finanziaria

E’ consigliabile monitorare costantemente l’equilibrio tra fonti di finanziamento con i rispettivi Investimenti che esse finanziano.

Utilizzando gli indicatori matematici si ha il polso della situazione, potendo intervenire tempestivamente con opportuni interventi correttivi allo scopo di riequilibrare la composizione delle fonti di finanziamento.

Gli indicatori illustrati sono solo alcuni di quelli utilizzabili.



TAG: Controllo di gestione e Indici di allerta nelle PMI