Speciale Pubblicato il 21/12/2017

Tempo di lettura: 3 minuti

PMI: come ottimizzare la liquidita' aziendale e la gestione finananziaria

di Dott. Giovanni Colucci

Gestione finanziaria, analisi dei flussi di cassa e gestione anticipata della tesoreria: gli errori da non commettere



Nelle Pmi la gestione finanziaria, ma soprattutto l'analisi dei flussi di cassa e la gestione anticipata della tesoreria, può essere considerato un punto cruciale per la crescita di un'attività commerciale. Esaminiamo gli aspetti principali e le contromisure da prendere per evitare gli errori di gestione più comuni.

Come per ogni impresa, indipendentemente dalla sua dimensione, una buona gestione della liquidità e dei flussi di cassa risulta una condizione essenziale per monitorare e gestire le attività strategiche e di business.

Negli ultimi anni, sono state proprio le Pmi ad essere maggiormente interessate da fenomeni di inefficace gestione finanziaria o, addirittura, della mancanza di qualunque strumento predittivo della liquidità aziendale. A questo proposito cerchiamo di capire quali sono gli errori più comuni che possono compromettere l'andamento finanziario delle Pmi in termini di gestione della liquidità.

L'articolo continua dopo la pubblicità

Per la gestione della liquidità aziendale ti consigliamo un software di gestione anticipata della tesoreria "Fluxus"  in grado di analizzare e ottimizzare la liquidità prospettica aziendale e fornire precise proiezioni dei futuri flussi di cassa; si tratta di una soluzione valida, efficace e trasversale, che si adatta a tutti i settori economici ed a tutte le imprese, di qualsiasi dimensione. E' disponibile anche una Versione Demo gratuita per 15 giorni

Il primo errore nella gestione della liquidità aziendale

Sicuramente il primo errore, dal quale ne possono scaturire anche altri, è quello di analizzare dati non esatti e poco precisi.
Infatti, per gestire al meglio il livello di liquidità, bisogna studiare in modo completo i flussi di entrata e uscita, prendendo in esame tutti i dati relativi a:

1. Uscite fisse, ovvero quelle voci che sono costanti per cadenza ed importi (canoni e simili) e che, generati solitamente da negozi giuridici, sono inevitabili nei flussi di uscita;

2. Uscite variabili, quindi tutte quelle voci che possono presentare variazioni significative in base alla merce prodotta/venduta;

3. Entrate da vendite, determinate da effettive previsioni di vendite, riscontrabili da effettivi di ordini in portafoglio o, in assenza, da analisi statistiche dei dati storici;

4. l'analisi di altri flussi di cassa, provenienti non solo dalla gestione ordinaria o tipica, che riguardino altri fattori importanti quali imposte e contributi da versare, saldi di eventuali prestiti, anticipi o cessioni di partite creditorie, oneri finanziari, eccetera.

Il secondo errore nella gestione della liquidità aziendale

Un altro errore che si riscontra frequentemente è quello di sottovalutare la sostenibilità di un particolare investimento per l'impresa.
La corretta analisi del periodo temporale di un investimento, ovvero basato sul tempo in cui un determinato bene dovrà essere operativo, può aumentare le probabilità di estinguerlo nei tempi previsti.
Per raggiungere tale risultato è necessario avere una precisa determinazione della Posizione Finanziaria Netta dell’azienda, al fine di caricare la finanza aziendale di un processo di rimborso realmente sostenibile.
Sarebbe anche molto consigliato ricercare le fonti di copertura finanziaria di un impiego durevole, quale quello dell’acquisto di un cespite a durata ultrannuale, con un certo anticipo di tempo, in modo da non trovarsi spiazzati se ci si trova in una situazione di liquidità non favorevole e per non dover accettare condizioni di interessi poco convenienti.
Per raggiungere l’ultimo obiettivo citato, è necessario che i rapporti con le banche dovranno essere sempre frequenti e trasparenti della realtà aziendale, in modo da ottenere, in tempi ragionevoli, qualsiasi tipo di supporto finanziario adeguato al proprio merito creditizio.

Il terzo errore nella gestione della liquidità aziendale

Sovente, ancora, ci si trova a non capire bene la differenza tra profitti e flussi di cassa; i profitti sono la differenza tra il ricavo totale ed il costo totale di un determinato prodotto, mentre i flussi di cassa (cash flows), rappresentano in pratica tutte le entrate e uscite dell'impresa.
Una gestione efficace da un punto di vista economico (che genera reddito positivo, in altre parole) può non essere accompagnata da una efficace gestione finanziaria e, per tale motivo, concludersi per insufficienza di fonti di finanziamento!

Il quarto errore nella gestione della liquidità aziendale

Non dimenticare di non concentrarsi mai esclusivamente sulla minimizzazione dei costi!
Questo fattore è senza dubbio importante e da tenere sempre in considerazione, ma ancora più importante è cercare una strategia che permetta di massimizzare i ricavi; quindi comprendere e sfruttare al meglio le voci relative alle entrate in termini di maggior numero di clienti acquisiti, aumentare il numero di transazioni effettuate dai clienti e aumentare l'importo medio del cliente in termini di spesa.

Il quinto errore nella gestione della liquidità aziendale

Usare strumenti di analisi adeguati e testati
La possibilità di registrare i movimenti di entrata e uscita su semplici fogli di calcolo in Excel, potrebbe ridurre la comprensione dei flussi di cassa, quindi la loro analisi, e aumentare il rischio di dimenticanze ed errori, rendendo il lavoro svolto del tutto vano.
Una possibile soluzione a questo problema è sicuramente l'utilizzo di un software specifico che aiuti a migliorare la gestione finanziaria e le attività quotidiane.



TAG: Accesso al credito per le PMI Business Plan e strategia di pianificazione PMI