Speciale Pubblicato il 09/04/2012

Il popolo delle partite Iva sotto l’occhio del legislatore della riforma del lavoro

di Rag. Lumia Luigia

La riforma del lavoro ad oggi all’esame del parlamento si prefigge il contrasto delle forme contrattuali che mascherano contratti di lavoro subordinato. E’ il caso delle partite iva di lavoratori autonomi che poco hanno di autonomia.



In pratica si prevede che il lavoratore autonomo che ha come committente un datore di lavoro che gli garantisce piu’ del 75% del fatturato e gli fornisce una postazione di lavoro non potrà piu’ considerarsi “autonomo” ma deve considerarsi “dipendente”.
L’articolo 9 del disegno di legge prevede l’aggiunta dell’art. 69 bis al Dlsv 276/2003 stabilendo che:
le prestazioni lavorative rese da persona titolare di partita Iva sono considerate, salvo che sia fornita prova contraria da parte del committente, rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, qualora ricorrano almeno due dei seguenti presupposti

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La riforma del lavoro: prestazioni lavorative rese da una persona titolare di partita iva

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