Speciale Pubblicato il 08/02/2012

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Imposta di bollo 2012 e altre novità sulle spese bancarie

di Zamberlan Dott. Ernesto

Imposta di bollo abolita per i conti correnti bancari e postali sotto i 5000 euro. Per i titoli imposta dello 0,1%. Il decreto Salvaitalia frena le spese bancarie



Il governo Monti con il Dl201/2011 ha ritoccato la disciplina dell’imposta di bollo sui conti correnti e sui titoli, già modificata in senso progressivo con le manovre estive del 2011 ed è intervenuto  per porre un limite alle spese di commissione bancaria per fidi e sconfinamenti sui conti correnti. Fissato un tetto anche alle commissioni sui  pagamenti con carte elettroniche .

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Le nuove imposte di bollo sugli estratti conto

L’attuale normativa (Dl 201/2011)t. prevede che l’onere dell'imposta di bollo già fissato a 34,20 euro annuali venga pagato dagli intestatari persone fisiche solo se il conto è attivo e con un saldo medio nell’anno oltre i 5000 euro.

Per chi non supera il limite o è in rosso, eventualità purtroppo comune in questo periodo, l’imposta di bollo sul conto corrente non è dovuta. Questo è di fatto un risparmio per ben  8 milioni di contribuenti, un terzo dei correntisti italiani.

Per le imprese invece il bollo aumenta da 73,80 a 100 euro, indipendentemente dal saldo. In concomitanza con l'imposizione del limite all'utilizzo del contante che costringe anche la pubblica amministrazione a pagare  le somme oltre i 1000 solo con mezzi tracciabili, è previsto anche un conto corrente base a zero spese , esentato quindi anche dal bollo  esatta definizione per le fasce meno abbienti, le la cui esatta definizione si attendono ancora le disposizioni applicative.

Anche sui titoli si è cercato di introdurre un principio di equità , perché l’imposta è diventata proporzionale e si calcola con una percentuale sul valore totale posseduto dello 0,1% nel 2012 e 0,15%  dal 2013, comprendendo però tutti i tipi di prodotti finanziari , compresi quelli detenuti all’estero. Con un limite fisso di 34,20 minimo e, solo per il 2012, un massimo di 1200 euro di imposta.

Il limite minimo creerà di fatto almeno una penalizzazione dei patrimoni finanziari sotto i 34.200 euro (importo fino al quale nel 2012 ad esempio si paga sempre l’imposta fissa di 34,20€). 

In sintesi:

Le novità sulle spese bancarie

Per i contratti di apertura fidi è prevista una commissione unica commisurata all’importo affidato ma che non potrà superare lo 0,5% trimestrale.

Per gli sconfinamenti in c/c oltre il fido o in assenza di questo, spesa fissa di “istruttoria veloce” commisurata ai costi, o anche non dovuta in rapporto all’entità dello sconfinamento. E’ stata infatti affidata  al  Comitato  Interministeriale per il credito e il risparmio l’emanazione delle norme applicative e l’eventuale estensione di questa disciplina ad altri tipi di contratti.

Inoltre , nell’ottica anche di facilitare il settore del commercio al dettaglio ad adeguarsi alla normativa antiriciclaggio che limita l’uso del contante , il decreto ha stabilito che le commissioni pagate dagli esercenti per l’utilizzo del pos da parte dei loro clienti non potranno superare la percentuale dell’1%.


TAG: Bollo e concessioni governative