Speciale Pubblicato il 25/01/2012

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Le novità del Decreto Liberalizzazioni per i professionisti

di Susanna Finesso

Con la pubblicazione del Decreto abolite le tariffe minime obbligo di assicurazione e incarico scritto, tirocinio massimo di 18 mesi eccetto che per i sanitari. Entro il 2014 1500 notai in più. Ecco le liberalizzazioni per i professionisti secondo Monti



Il Decreto liberalizzazioni o "Cresci Italia" abolisce da subito le tariffe professionali e obbliga i professionisti ad assicurarsi e a concordare in forma scritta  e dettagliata il  compenso per la loro prestazione  ma apre loro le porte dei finanziamenti dei Confidi. Il tirocinio può iniziare all’Università e durerà al massimo 18 mesi. Il preventivo deve essere fornito se richiesto dal cliente.
Il Decreto legge sulle liberalizzazioni approvato venerdì 20 Gennaio dal Consiglio dei Ministri dopo il confronto con le categorie e  pubblicato il 24 gennaio in Gazzetta Ufficiale,  ha anticipato alcune misure già previste nelle manovre estive del 2011 la cui attuazione dalla recente manovra Monti era stata fissata entro il prossimo agosto. Vediamo le principali novità:

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Tariffe e compensi professionali nel Decreto Liberalizzazioni

Il 1 comma dell’art. 9 del capo II (Sui servizi professionali) del Decreto abroga “le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico”. Il tariffario non era più vincolante già dal 2006 ma dalla data della pubblicazione del decreto non esisterà più. Nei casi di liquidazione da parte di organi giurisdizionali  i giudici potrAnno fare riferimento a  parametri fissati dal Ministero.

Il comma 3 dello stesso articolo si dedica invece ampiamente al tema della trasparenza dei rapporti tra professionista e cliente e stabilisce che Il compenso per la prestazione sia quindi proposto con un PREVENTIVO SCRITTO SE RICHIESTO DAL CLIENTE   il quale avrà quindi la possibilità di confrontarlo con quello di altri professionisti. L’Accordo tra professionista e cliente sarà quindi ufficializzato per iscritto in un incarico con la  descrizione del servizio con difficoltà, eventuali rischi e relativi costi.


Con la liberalizzazione delle tariffe si apre la possibilità non solo di riduzione ma anche di forme particolari di compenso come i patti di quota lite (accesso a parte di beni in contenzioso o premi per risultati ) che vanno comunque esplicitati nell’accordo.

Nel preventivo/accordo firmato dal cliente dovranno essere presenti i i riferimenti alla polizza di ASSICURAZIONE professionale già introdotta come obbligo dalla manovra di ferragosto e così riconfermata. 


Il mancato rispetto di questi obblighi costituirà illecito disciplinare sanzionabile dall’Ordine di riferimento.

Il tirocinio professionale

Il tirocinio si riconferma di durata massima di 18 mesi per tutte le professioni tranne quelle sanitarie .

Esso potrà essere iniziato  anche  6 mesi prima della laurea , presso le università che dovranno stipulare apposite convenzioni con il Ministero dell’Istruzione e i consigli professionali. In fase di pubblicazione è stata inserita anche la possibililtà di svolgere il tirocinio nella pubblica amministrazione.

Il comma 6, abrogando articoli del decreto legge 138 2011 sul tema ,  di fatto cancella  il riferimento all’obbligatorietà dell’equo compenso ai praticanti. Questo suona un po’ strano rispetto alla prospettiva di apertura ai giovani e facilitazione dell’accesso alla professionetanto che la stampa specializzata ha ipotizzato un refuso nella stesura del decreto. ma e stato confermato al momento della pubblicazione.

Accesso ai finanziamenti dei Confidi

L’art.10 del  Decreto liberalizzazioni,  seppur breve e conciso,  è di fondamentale importanza per l’accesso al credito da parte dei professionisti . Apre infatti loro la partecipazione al patrimonio dei confidi, gli enti cooperativi o consortili che offrono garanzie di tipo mutualistico per  finanziamenti agevolati ai loro soci.

Gli studi potranno quindi accedere a finanziamenti per affrontare spese di attrezzature e per collaboratori al pari di piccole e medie imprese. Questo ben si accorda con le nuove norme sulle società tra professionisti, (vedi il dossier sul tema )  anche con soci di capitale che sembrano volte ad apparentare sempre più gli studi ad imprese di servizi.

Le novità per i notai

Tutto l’art. 12 del Decreto liberalizzazioni è dedicato alla professione dei notai . 

E' previsto un grosso incremento della pianta organica con 500 nuovi posti che si aggiungono ai 1000 ancora da coprire con concorsi nel 2012 e 2013. Entro il 2014 si potranno quindi avere 1500 nuovi notai . 

Ogni tre anni ( e non più ogni 7) vi sarà una revisione del numero di professionisti da parte del Ministero di Giustizia  che lo valuterà in rapporto alla popolazione per garantire una adeguata assistenza e contemporaneamente la giusta concorrenza. 

Per i notai sarà prevista l’attività libera nel territorio del distretto della Corte di Appello dove si trova la sede, e potranno anche aprirne una seconda ma garantendo in entrambe una presenza professionale minima.

Aggiunt in fase di pubblicazione ieri il fatto che i parametri per gli oneri e contribuzioni alle Casse di previdenza dei notai, che si basavano  sul tariffario  verranno fissati da un decreto ministeriale congiunto Giustizia- Economia.



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