no limits
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Dal Messaggero di oggi:
ROMA (4 novembre) - È sconvolto il padre di Niccolò Blois, così come tutti i parenti che sono accorsi all'ospedale Vannini, dove il ragazzino è morto poco dopo le 16,30. Niccolò era stato colpito da un albero mentre tentava di ripararsi dalla pioggia in un giardino a poche centinaia di metri da casa sua. La tragedia si è consumata davanti agli occhi del padre. «Gli avevo detto di non mettersi sotto quell'albero», ripete ossessivamente il padre Massimo. Secondo quanto si apprende, i primi soccorsi sono stati prestati proprio dal papà, da alcuni abitanti della zona e da amici del ragazzo che hanno tentato di sollevare l'albero.
Niccolò era un grande tifoso giallorosso, allegro, che amava il pallone. Così, tra le lacrime, lo ricordano gli amici. L'ultima partita l'ha giocata stasera indossando la tuta giallorossa, prima che l'albero lo schiacciasse. Era andato vicino al Parco degli Acquedotti per giocare a calcio, come faceva sempre, insieme ai suoi amici. Niccolò abitava a poche centinaia di metri da lì, nel quartiere Tuscolano. Poi la pioggia e la corsa a ripararsi sotto gli alberi, magari tra i sorrisi e l'attesa che smettesse per ricominciare a giocare, come si fa a 13 anni. Ma il temporale è diventato una tromba d'aria che ha sradicato il pioppo, lo stesso sotto cui Niccolò aveva cercato riparo e che lo ha travolto. Gli amici hanno provato a spostarlo, hanno chiesto aiuto agli automobilisti, hanno citofonato al padre del ragazzino, hanno telefonato al 118Ma era troppo tardi: nemmeno i sanitari sono riusciti a rianimarlo.
Dopo notizie come questa tutto il resto è superfluo.....
Ciao Niccolò
ROMA (4 novembre) - È sconvolto il padre di Niccolò Blois, così come tutti i parenti che sono accorsi all'ospedale Vannini, dove il ragazzino è morto poco dopo le 16,30. Niccolò era stato colpito da un albero mentre tentava di ripararsi dalla pioggia in un giardino a poche centinaia di metri da casa sua. La tragedia si è consumata davanti agli occhi del padre. «Gli avevo detto di non mettersi sotto quell'albero», ripete ossessivamente il padre Massimo. Secondo quanto si apprende, i primi soccorsi sono stati prestati proprio dal papà, da alcuni abitanti della zona e da amici del ragazzo che hanno tentato di sollevare l'albero.
Niccolò era un grande tifoso giallorosso, allegro, che amava il pallone. Così, tra le lacrime, lo ricordano gli amici. L'ultima partita l'ha giocata stasera indossando la tuta giallorossa, prima che l'albero lo schiacciasse. Era andato vicino al Parco degli Acquedotti per giocare a calcio, come faceva sempre, insieme ai suoi amici. Niccolò abitava a poche centinaia di metri da lì, nel quartiere Tuscolano. Poi la pioggia e la corsa a ripararsi sotto gli alberi, magari tra i sorrisi e l'attesa che smettesse per ricominciare a giocare, come si fa a 13 anni. Ma il temporale è diventato una tromba d'aria che ha sradicato il pioppo, lo stesso sotto cui Niccolò aveva cercato riparo e che lo ha travolto. Gli amici hanno provato a spostarlo, hanno chiesto aiuto agli automobilisti, hanno citofonato al padre del ragazzino, hanno telefonato al 118Ma era troppo tardi: nemmeno i sanitari sono riusciti a rianimarlo.
Dopo notizie come questa tutto il resto è superfluo.....
Ciao Niccolò