Il Fisco ha innanzitutto chiarito che, "in caso di vendita dell'unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all'acquirente persona fisica dell'unità immobiliare". Le detrazioni per la ristrutturazione della casa in caso di vendita vengono dunque trasferite all'acquirente, sempre che le parti non si accordino diversamente.
Secondo quanto poi precisato dal Fisco, come chiarito dall'Agenzia delle Entrate con la circolare n. 7/2021, se nel contratto di compravendita non è stato specificato alcunché "il venditore può conservare il diritto a usufruire delle detrazioni non utilizzate se le parti contraenti formalizzano e sottoscrivono questa volontà in una scrittura privata autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato". Nella scrittura privata, in particolare, bisogna "dare atto che l'accordo di lasciare al venditore il diritto a continuare a usufruire delle agevolazioni fiscali esisteva sin dalla data del rogito".