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Toc toc ...

K

Karlo8

Ospite
Nessuno ci prova a dare un parere?
...
Marlin, Saura, Alberto., Emil, Gio, lella, Antonio47, ats, marco51, maria, per citare i più attivi del forum... c'è nessuno?
...
va bene anche un "ma che ca... dici!"... almeno così me la levo dalla testa 'sta cosa e mi convinco che farnetico sul serio!
Ciao

... a proposito auguri a tutti


RIPORTO IL TESTO POSTATO:
Autore: Karlo8 (---.pool8290.interbusiness.it)
Data: 20-Dic-2005 11:20

Dando una scorsa ai vecchi post ho visto una domanda sul contratto di concessione d'uso (Autore: maria Data: 14-Dic-2005 10:48) che mi ha dato uno spunto della cui validità però non sono certo, per cui chiedo vostro parere.

Premetto che la concessione d'uso l'ho vista solo in caso ci concessione di una sala da parte di un comune ad una associazione per cui non ho altri riferimenti, ma suppongo che sia possibile stipulare tali contratti anche per altri soggetti.
Il ragionamento è questo:
negli studi di settore è previsto di indicare anche il valore dei beni strumentali in comodato e tale valore può influire parecchio sulla congruità (ad esempio professionista che utilizza la struttura di studio di altro professionista che non chiede pagamento di canoni che poi è il caso prospettato da Maria).
Se si sostituisse il comodato con la concessione d'uso (che non è ipotesi indicata nelle istruzioni) ne desumo che il valore di tali beni potrebbe non essere indicato tra i beni strumentali con beneficio in termini di congruità dei ricavi/compensi.
Il dubbio è se il ragionamento funziona o è una mia farneticazione!
Ciao
 
a mio avviso non esiste differenza tra "comodato" e "comodato d'uso gratuito".
le poche citazioni della locuzione "uso gratuito" sono sempre collegate al termine "comodato".
è pertanto da ritenere che una forma contrattuale a sè dell'"uso" non esista (o, almeno, io non l'ho trovata) e debba sempre farsi riferimento al "comodato".
 
Effettivamente è un dubbio che ho. Infatti nemmeno io so se esiste una differenza di specie tra i due contratti ma il fatto che siano diversamente nominati mi fa supporre che lo siano. Il fatto è proprio scoprire se è così per poter eventualmente appellarsi ad una possibile "lacuna" della normativa istitutiva degli studi di settore.
Grazie del contributo.
 
il cc non fa alcun rif. al contratto d'uso se non nella parte dedicata alla famiglia e con specifico riferimento agli immobili della stessa.
come riferimento puoi prendere i contratti dei distributori automatici di bibite, dei frigoriferi nei bar ecc.
si riallacciano tutti al comodato.
 
Ho riletto la tua prima risposta:
dici: "a mio avviso non esiste differenza tra "comodato" e "comodato d'uso gratuito".
La questione invero era sulla differenza tra:
1) concessione d'uso gratuito
2) comodato gratuito
Ho specificato meglio perchè forse non ci eravamo intesi, cioè la questione è se l'uso di un bene è conferito solo dal "comodato" o anche dalla "concessione" sempre che giuridicamente non siano termini equivalenti (cosa che non so).

A domani (se hai commenti), buona serata.
 
non appare regolamentata dalla legge civile la "concessione" o l'"uso" di beni diversi dagli immobili ricompresi nel diritto di famiglia.
ritengo, quindi, che si debba solo parlare di comodato escludendo altre forme contrattuali riconducibili a diritti apparenti e nascenti da una diversa denominazione dello stesso contratto (di comodato).
 
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