A
angelo
Ospite
<HTML>Gentili Signori,
sono un cittadino rispettoso della legge e delle regole, ma quando accadono certe abissali ingiustizie, allora vorrei ribellarmi a quanti inventano sistemi per depredare e l’impongono d’autorità.
Avevamo un terreno vicino casa e per questo ci era anche comodo , ma pressioni di un mediatore, convinsero a venderlo ad un imprenditore edile .
Il prezzo era interessante e l’anticipo avvenne immediatamente per evitare un ripensamento.
Davanti al notaio, mio padre staccò un assegno per l’INVIM e dopo qualche mese arrivò l’accertamento dell’ufficio registro che ritenne il prezzo dichiarato inferiore alle loro valutazioni, quindi pagammo altre 10.770.000 per evitare un contenzioso difficile da vincere.
Pensavamo che tutto fosse finito, ma invece dopo sei anni arrivano delle raccomandate dall’Agenzia delle Entrate che dichiarano di voler fare degli accertamenti sulla vendita del nostro terreno, anticipando già le imposte che avrebbero gravato sopra la plusvalenza e cioè: ILOR (16,2%) e IRPEF (14,85).
Facendo i calcoli scopro che oltre al pagamento dell’INVIM (12.7%) che sarebbe stata già una bella tassazione, si aggiungono ILOR e IRPEF arrivando a una tassazione del 40% se nel 1996 (l’anno della vendita) fosse stato dichiarato tutto. CHE SALASSO!!!!! Non c’è una tassazione così elevata in altri immobili.
Ora invece ci saranno multe e interessi da aggiungere per non aver dichiarato nel 1996 l’avvenuta vendita per ignoranza e anche per il fatto che né l’impresa, né l’agenzia immobiliare che ci ha assistito, né il notaio, ci hanno messo al corrente delle imposte che avremmo in seguito dovuto pagare. E’ lecito questo comportamento? Se l’avessimo saputo non avremmo mai venduto!
Ora ho scoperto che chi vende un terreno oggi deve solo pagare il 4% di IRPEF e niente altro. Solo?
E’ una ingiustizia.
Potete darmi dei consigli?
Sono veramente dovute quelle imposte?
Ci può essere uno spiraglio di possibilità per evitare di subire questa ingiustizia? Quei soldi non sappiamo dove trovarli, ci spingeranno ad indebitarci per il resto della nostra vita.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
ANGELO
[email protected]</HTML>
sono un cittadino rispettoso della legge e delle regole, ma quando accadono certe abissali ingiustizie, allora vorrei ribellarmi a quanti inventano sistemi per depredare e l’impongono d’autorità.
Avevamo un terreno vicino casa e per questo ci era anche comodo , ma pressioni di un mediatore, convinsero a venderlo ad un imprenditore edile .
Il prezzo era interessante e l’anticipo avvenne immediatamente per evitare un ripensamento.
Davanti al notaio, mio padre staccò un assegno per l’INVIM e dopo qualche mese arrivò l’accertamento dell’ufficio registro che ritenne il prezzo dichiarato inferiore alle loro valutazioni, quindi pagammo altre 10.770.000 per evitare un contenzioso difficile da vincere.
Pensavamo che tutto fosse finito, ma invece dopo sei anni arrivano delle raccomandate dall’Agenzia delle Entrate che dichiarano di voler fare degli accertamenti sulla vendita del nostro terreno, anticipando già le imposte che avrebbero gravato sopra la plusvalenza e cioè: ILOR (16,2%) e IRPEF (14,85).
Facendo i calcoli scopro che oltre al pagamento dell’INVIM (12.7%) che sarebbe stata già una bella tassazione, si aggiungono ILOR e IRPEF arrivando a una tassazione del 40% se nel 1996 (l’anno della vendita) fosse stato dichiarato tutto. CHE SALASSO!!!!! Non c’è una tassazione così elevata in altri immobili.
Ora invece ci saranno multe e interessi da aggiungere per non aver dichiarato nel 1996 l’avvenuta vendita per ignoranza e anche per il fatto che né l’impresa, né l’agenzia immobiliare che ci ha assistito, né il notaio, ci hanno messo al corrente delle imposte che avremmo in seguito dovuto pagare. E’ lecito questo comportamento? Se l’avessimo saputo non avremmo mai venduto!
Ora ho scoperto che chi vende un terreno oggi deve solo pagare il 4% di IRPEF e niente altro. Solo?
E’ una ingiustizia.
Potete darmi dei consigli?
Sono veramente dovute quelle imposte?
Ci può essere uno spiraglio di possibilità per evitare di subire questa ingiustizia? Quei soldi non sappiamo dove trovarli, ci spingeranno ad indebitarci per il resto della nostra vita.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
ANGELO
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