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SuperBonus 110 - cessione E sconto - Adempimenti fiscali necessari dopo la delibera

marioboc

Utente
al odg assembleare un condominio
1. approva il progetto per il bonus 110
2. approva il riparto per ogni condominio, in base alle quote millesimali, del costo totale del progetto e la sua cessione del credito
3. approva e da incarico a professionisti e ditte esecutrici i lavori
4. approva lo sconto in fattura per tutti gli importi dovuti a ditte e professionisti

Domando:
a) Come si spiega -fiscalmente- l'approvazione sia della cessione del credito che dello sconto in fattura? Sono venuto a saper che si tratta di modalità fiscali alternative?
b) posteriormente alla delibera assembleare, quali adempimenti giuridico-fiscali debbono realizzarsi tra condominio e ditte ai fini della tranquillità dei condomini, della correttezza e completezza fiscale della "pratica" relativa al bonus (provo a ipotizzare: firma, da parte delle ditte, di accettazione dell'incarico e dello sconto in fattura (e/o della cessione del credito), deliberati dall'assemblea,...quali altri)?
Molte grazie
 
Ultima modifica:

archspf

Utente
al odg assembleare un condominio
1. approva il progetto per il bonus 110
2. approva il riparto per ogni condominio, in base alle quote millesimali, del costo totale del progetto e la sua cessione del credito
3. approva e da incarico a professionisti e ditte esecutrici i lavori
4. approva lo sconto in fattura per tutti gli importi dovuti a ditte e professionisti

Domando:
a) Come si spiega -fiscalmente- l'approvazione sia della cessione del credito che dello sconto in fattura? Sono venuto a saper che si tratta di modalità fiscali alternative?
b) posteriormente alla delibera assembleare, quali adempimenti giuridico-fiscali debbono realizzarsi tra condominio e ditte ai fini della tranquillità dei condomini, della correttezza e completezza fiscale della "pratica" relativa al bonus (provo a ipotizzare: firma, da parte delle ditte, di accettazione dell'incarico e dello sconto in fattura (e/o della cessione del credito), deliberati dall'assemblea,...quali altri)?
Molte grazie
Cessione e sconto sono due modalità che fanno capo allo stesso risultato che è sempre quello di cedere le quote di detrazione spettanti. E' il presupposto che cambia:
  • sconto in fattura: cessione diretta tra contribuente e fornitore a fronte di una fattura con uno sconto pari all'importo dovuto (nel caso del Superbonus: 100%)
  • cessione del credito: cessione indiretta che presuppone l'anticipo delle spese e dunque la "maturazione" di un credito cedibile
Di fatto l'adempimento legato ad entrambe è lo stesso: sottoscrizione di un contratto di solito irrevocabile. Ai fini delle spese per le parti comuni è sufficiente l'approvazione della delibera che di fatto concede pieni poteri all'mm.re nella sottoscrizione, a nome del condominio, dell'accordo di cessione. Pertanto non c'è alcuna "strana" questione: il condominio opta per la cessione in luogo della detrazione (prima cosa). Ai fini di trasformare il credito in "moneta di scambio" senza anticipi, opta per lo sconto in fattura concesso dal fornitore.

Se lo scopo della domanda, invero, era quello di capire come tutelarsi, posso dire con certezza che questo non si risolve con un contratto di cessione: gli adempimenti piuttosto sono a monte e riguardano tutto il progetto e la diligenza dei professionisti coinvolti. In caso di anomalie, infatti, qualunque contratto di cessione non pone al riparo di contestazioni che in prima istanza è sempre rivolto al fruitore diretto dell'agevolazione (contribuente)
 

marioboc

Utente
Ringrazio per la cortese risposta. Ma, chiedo:
- essendo lo "sconto in fattura" modalità alternativa alla "cessione del credito", penso sia automatico che sottoscrivendo lo sconto a) la cessione non possa sottoscriversi b) la ditta, in base al documento attestante la sottoscrizione dello sconto può portare a scontare il credito di cui alla fattura non pagatagli presso banche ecc... . Corretto?
Al contrario la sottoscrizione di un documento che prevede entrambe le modalità potrebbe ingenerare confusione tra quale delle due era quella intesa.
- per i lavori trainATI:
quando e come il contribuente (non l'amministratore) deve "ufficializzare" la sua scelta tra le due modalità (sconto/cessione) e sottoscrivere i contratti con le ditte?
Grazie
 

archspf

Utente
Ringrazio per la cortese risposta. Ma, chiedo:
- essendo lo "sconto in fattura" modalità alternativa alla "cessione del credito", penso sia automatico che sottoscrivendo lo sconto a) la cessione non possa sottoscriversi b) la ditta, in base al documento attestante la sottoscrizione dello sconto può portare a scontare il credito di cui alla fattura non pagatagli presso banche ecc... . Corretto?
Al contrario la sottoscrizione di un documento che prevede entrambe le modalità potrebbe ingenerare confusione tra quale delle due era quella intesa.
- per i lavori trainATI:
quando e come il contribuente (non l'amministratore) deve "ufficializzare" la sua scelta tra le due modalità (sconto/cessione) e sottoscrivere i contratti con le ditte?
Grazie
- entrambe le soluzioni prevedono un atto di cessione o tramite "rimessa diretta" del credito o tramite trasformazione in "contributo" mediante l'applicazione dello sconto in fattura da parte del fornitore: di fatto è il cedente (contribuente destinatario della detrazione) che cede al cessionario (fornitore destinatario del credito) il proprio credito.
Pertanto non può esserci confusione delle due "modalità" se non nel fatto che una (la prima, ovvero la "cessione diretta") presuppone la maturazione del credito attraverso l'anticipo dei pagamenti, la seconda no. Oltretutto la cosa non nè automatica nè implicita, ma presuppone una serie di passaggi tra cui l'imprescindibile comunicazione dell'opzione da parte del consulente fiscale.
- allo stesso modo e tempo degli altri interventi, ovvero all'atto dell'affidamento dell'incarico di progettazione.
 
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