Buon pomeriggio,
vorrei aver un consiglio circa la seguente questione: ad inizio anni '90 mio padre ha ereditato, alla morte di sua madre ed insieme a suo padre e ad altri 4 fratelli una minima quota (legittima) pari ad 1/16 della casa di famiglia. Tale immobile ha un valore catastale di circa 60 euro (in pratica è una "catapecchia" mai stata agibile e non ha mai prodotto alcun tipo di reddito) e per problemi di carattere familiare è stato praticamente dimenticato da tutti.
Ora mio cugino, erede dei beni di sua madre (mia zia) ha deciso di vederci chiaro anche per non avere problemi di natura fiscale e, dopo mille peripezie ha scoperto quanto segue: la proprietà dell'immobile è ferma alla successione fatta nel 1983 alla morte di mia nonna. Al catasto risulta intestata per il 75% a mio nonno e per il restante 25% suddivisa tra i 5 figli. Alla morte di mio nonno avvenuta nel 1991 non è stata fatta alcuna successione quindi, oggi, le quote al catasto risultano ancora quelle. Nel frattempo ho scoperto che mio padre (oggi novantenne) ha sempre pagato la sua quota di tasse (ICI, IMU) ma non ha mai dichiarato questa sua piccolissima quota al fisco (è pensionato al minimo mentre mia madre è invalida civile). Adesso una mia zia ha deciso di chiedere la nuova successione quindi fra qualche giorno mio padre si troverà ad essere proprietario di 1/5 e non più di 1/16. La mia paura è che il fisco possa creargli problemi anche se sono passati tanti anni e lui non ci ha mai guadagnato neanche 1 centesimo, così stavo pensando ad un modo per farlo uscire da questa situazione indenne, cioè per continuare a farlo risultare in tutto e per tutto nullatenente così come lo è sempre stato. Mi era venuta in mente una donazione ma sono inesperto in materia. Si tenga presente che c'è ancora mia madre in comuniione di beni e noi siamo tre fratelli in vita ed uno deceduto (con moglie e figlio di quest'ultimo). La priorità assoluta è riuscire a trasferire su di noi (siamo tutti d'accordo) o su uno di noi questa fastidiosissima quota in modo che mio padre non abbia problemi e pensieri nè per il passato e nè per il futuro. Quali potrebbero essere le strade da praticare?.
Grazie mille.
Pio.
vorrei aver un consiglio circa la seguente questione: ad inizio anni '90 mio padre ha ereditato, alla morte di sua madre ed insieme a suo padre e ad altri 4 fratelli una minima quota (legittima) pari ad 1/16 della casa di famiglia. Tale immobile ha un valore catastale di circa 60 euro (in pratica è una "catapecchia" mai stata agibile e non ha mai prodotto alcun tipo di reddito) e per problemi di carattere familiare è stato praticamente dimenticato da tutti.
Ora mio cugino, erede dei beni di sua madre (mia zia) ha deciso di vederci chiaro anche per non avere problemi di natura fiscale e, dopo mille peripezie ha scoperto quanto segue: la proprietà dell'immobile è ferma alla successione fatta nel 1983 alla morte di mia nonna. Al catasto risulta intestata per il 75% a mio nonno e per il restante 25% suddivisa tra i 5 figli. Alla morte di mio nonno avvenuta nel 1991 non è stata fatta alcuna successione quindi, oggi, le quote al catasto risultano ancora quelle. Nel frattempo ho scoperto che mio padre (oggi novantenne) ha sempre pagato la sua quota di tasse (ICI, IMU) ma non ha mai dichiarato questa sua piccolissima quota al fisco (è pensionato al minimo mentre mia madre è invalida civile). Adesso una mia zia ha deciso di chiedere la nuova successione quindi fra qualche giorno mio padre si troverà ad essere proprietario di 1/5 e non più di 1/16. La mia paura è che il fisco possa creargli problemi anche se sono passati tanti anni e lui non ci ha mai guadagnato neanche 1 centesimo, così stavo pensando ad un modo per farlo uscire da questa situazione indenne, cioè per continuare a farlo risultare in tutto e per tutto nullatenente così come lo è sempre stato. Mi era venuta in mente una donazione ma sono inesperto in materia. Si tenga presente che c'è ancora mia madre in comuniione di beni e noi siamo tre fratelli in vita ed uno deceduto (con moglie e figlio di quest'ultimo). La priorità assoluta è riuscire a trasferire su di noi (siamo tutti d'accordo) o su uno di noi questa fastidiosissima quota in modo che mio padre non abbia problemi e pensieri nè per il passato e nè per il futuro. Quali potrebbero essere le strade da praticare?.
Grazie mille.
Pio.