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Sostituzione auto Professionista.

M

Marco

Ospite
Buongiorno a tutti,

un professionista ha acquistato un'auto nuova nel 2002 (detraendo il 10% iva e gli ammortamenti competenti). Oggi vuole comprare un'altra auto nuova (beato lui!), ovviamente scaricando il + possibile.
E' corretto contabilmente operare nel seguente modo:
a) trasferire a se persona fisica con una fattura di vendita l'auto precedente al valore risultante dalla contabilità (ma per l'Iva dovrei considerare il 10% esigibile e quindi versarla (ma allora dato ke le plusv. e minusv. nn rilevano x i professionisti non conviene cedere a un valore nettamente inferiore?)) e dismettere quindi il cespite e nn considerare più i relativi ammortamenti,
b) acquistare con fattura la nuova e detrarre il 10% Iva e cominciare con gli amm.ti.

Essendo il soggetto in regime di "forfetino", questa operazione non inficia sui limiti di fatturato posti?

Riporto un passo precedente ke ho trovato sul forum:

>>>>>Autore: Andrea Torsella (---.pool8173.interbusiness.it)
Data: 15-Mag-2003 17:19

1- per la cessione della vecchia auto devi emettere fattura (per farla uscire dalla ditta) e registrarla regolarmente sui registro iva vendite.
2- la vendita della vecchia auto ti avrà generato una differenza positiva (plusvalenza) o negativa (minusvalenza) rispetto al residuo ammortizzabile. Per i professionisti le plusvalenze sono non tassabili e le minusvalenze non deducibili.
3- devi scrivere sul registro fatture acquisto (e sul registro cespiti se lo tieni) dell'avvenuta acquisizione dell'auto ... vedi di farti fare una ricevuta (se l'hai acquistata in quanto ditta) o un conferimento con autocertificazione (se l'hai acquistata come privata e poi conferita nella ditta). <<<<<

Grazie
 
... e per quanto riguarda il conferimento con autocertificazione derivò nel messaggio precedente tutta una serie di considerazioni sulla possibilità o meno per i professionisti di farlo (interpretazione dell'art 77 vecchio tuir è consentito per redditi di impresa e non per i professionisti).
Per quanto riguarda la procedura sopra citata ... personalmente mi piace poco la vendita a se stesso (privato) e sicuramente non come dici tu a un valore "nettamente inferiore", ma al valore normale o di mercato (quotazione 4 ruote sarebbe l'ideale).
 
Deontologicamente/eticamente sono d'accordo nell'indicare un valore di mercato, ma se lecito e corretto, e si risparmia ......
(Ecco, non sono sicuro sul "lecito e corretto").
E' giusto versare il 10% di iva sulla vendita?
Ma se non emetto una fattura, come faccio a dismettere il vecchio cespite?
Come intuibile sono un po' confuso, ma non riesco a trovare risposte esaurienti e complete.
Grazie
 
e chi ha detto di non emettere fattura? ho solamente detto che era poco piacevole emettere fattura a se stesso per fare uscire un cespite al fine di riacquistarne un'altro nuovo ... mi sa' un po di elusione fiscale ... perché al quel punto non acquistare il cespite nuovo come privato?
ad ogni modo, sei obbligato, per fare uscire dalla ditta il cespite ad emettere fattura.
e per quanto riguarda l'iva la calcoli sul 10% dell'imponibile (l'avevi detratta a suo tempo, e ora la riversi).
 
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