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RINUNCIA SOCI E SOPRAVVENIENZA

M

MICHELE

Ospite
VORREI CHE AIUTASTE A SCIOGLIERE UN MIO DUBBIO . E' POSSIBILE PER UNA SRL, IN CORSO D'ANNO , ACCORGENDOSI DI ESSERE IN PERDITA PROCEDERE AD UNA RINUNCIA DA PARTE DEI SOCI DI VERSAMENTI FATTI IN C/ FUT.AUM.CAPITALE SOCIALE(GIA' PRESENTI IN BILANCIO ) GENERANDO IN TAL MODO UNA SOPRAVVENIENZA ATTIVA TALE DA NON FARLA USCIRE PIU' IN PERDITA MA IN UTILE ?. IL MIO DUBBIO E' SUL FATTO CHE NON SI POSSA FAR TRANSITARE UNA RINUNCIA DEL GENERE DAL CONTO ECONOMICO E CHE SI DEBBA FARLA NON NELL'ANNO IN CUI LA PERDITA SI MANIFESTA ,MA NELL'ANNO SUCCESSIVO FACENDO UNA MOVIMENTAZIONE SOLO PARTIMONIALE DEL TIPO :
SOCI C/ FUT.AUM.CAP. A PERDITA ESERCIZIO ANNO PRECEDENTE.
GRAZIE!
 
se il versamento è stato fatto in c/futuro aumento c.s., il relativo importo è già nel patrimonio netto della società, non costituitsce un credito per i soci e dunque non ha senso parlare di rinuncia

in ogni caso versamenti fuori capitale e rinuncie a crediti fatte a questo titolo non vanno imputati a c/e, perchè costituiscono conferimenti (atipici)

non vedo comunque vincoli ad eseguirli nel corso dell'esercizio in cui si produce la paerdita, fermo restando che l'mporto non va a c/e
 
Il mio parere non concorda con la precedente affermazione.

La mia esperienza nel corso degli anni mi ha portato ha considerare i finanziamenti fatti a titolo infruttifero come "bacino" da cui attingere in caso di necessità di Bilanci.

La rinuncia al Credito Infruttifero di un Socio, genera sistematicamente una Sopravvenienza Attiva, che ha incidenza sul Risultato Civilistico, ma non in quello Fiscale ai fini IRPEG e IRAP.

L'Unica fatto importante è che tale Rinuncia venga notificata semplicemente per corrispondenza e non tramite Verbali di Assemblea particolari, che generererebbero una imposizione sostitutiva del 3% sul Capitale Infruttifero.
 
Il mio parere non concorda con la precedente affermazione.

La mia esperienza nel corso degli anni mi ha portato ha considerare i finanziamenti fatti a titolo infruttifero come "bacino" da cui attingere in caso di necessità di Bilanci.

La rinuncia al Credito Infruttifero di un Socio, genera sistematicamente una Sopravvenienza Attiva, che ha incidenza sul Risultato Civilistico, ma non in quello Fiscale ai fini IRPEG e IRAP.

L'Unica fatto importante è che tale Rinuncia venga notificata semplicemente per corrispondenza e non tramite Verbali di Assemblea particolari, che generererebbero una imposizione sostitutiva del 3% sul Capitale Infruttifero.

Anch'io ho lo stesso problema una mia società per non rilevare una perdita ha iscritto a conto economico una insussistenza attiva. Così facendo dal punto di vista fiscale non ha problemi in quanto non tassabile ma dal punto d vista civilistico incorre in particolari sanzioni ex art. 2621 c.c.??
Grazie.
 
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