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REVERSE CHARGE DI OPERAZIONE NON IMPONIBILE

Buongiorno,

vorrei gentilmente chiedere una delucidazione operativa per quanto riguarda la gestione documentale di un'operazione non imponibile da assoggettare a reverse charge.
Nella fattispecie: mi troverò a dover registrare una fattura di acquisto di un fornitore CEE austriaco ma la merce verrà consegnata direttamente ad un nostro cliente finale in Francia. Dopo essermi documentata vedo che dovrò integrare la fattura del nostro fornitore ma SENZA ESPORRE L'IVA, però non mi è proprio chiaro questo concetto.
Nei fatti, come devo operare? mi sembra di dover registrare direttamente a costo la fattura..ma la questione IVA come viene trattata?

Grazie in anticipo a chi mi saprà aiutare :)

Letizia
 
caso mai capitato, a ragionamento, integrazione senza esposizione dell'iva, significa semplice annotazione in fattura con gli estremi normativi e doppia registrazione acq/vend (attendi a riguardo altri pareri)

in rete trovo questo:

da esso traggo:
Triangolazione Iva comunitaria tipica
Vediamo adesso questa operazione triangolare in cui:

FornitorePromotore della triangolazioneCliente finaleTransito merce
GER1IT1FR1Da GER1 a FR1

L’ipotesi di questa triangolazione prevede che IT1 acquista un bene da un Paese UE (Germania), incaricando il fornitore di consegnare il bene al cliente UE (Francia). Questo è uno schema tipico di triangolazione Iva comunitaria. La merce viaggia da GER1 a FR1. L’operazione ha come promotore IT1.

  • GER1 emette fattura non imponibile ex articolo 41 D.L. n. 331/93, specificando che la merce va con destinazione Francia. Compila Intrastat indicando come destinazione non Italia ma Francia.
  • IT1 riceve la fattura da GER1, la integra senza Iva ai sensi dell’articolo 40, comma 2, DL n. 331/93. Compila Intrastat acquisti indicando come codice ISO la Germania. In colonna 6 (natura della transazione) indicazione A (operazione triangolare).
  • IT1 emette fattura a FR1 non imponibile ex articolo 41 D.L. n. 331/93. Compila Intrastat vendite indicando in colonna 2 e 3 la Francia e la partita Iva di FR1. In colonna 5 si indica il codice A. Non si compila mai la parte statistica del modello (colonne da 7 a 13 per le cessioni e da 8 a 15 per gli acquisti).
  • FR1 riceve la fattura da IT1, la integra con Iva francese e compila il modello Intrastat indicando come Paese la Germania (e non l’Italia).
 
Grazie @gianni1968, sì la casistica è quella sopra riportata.
Quello che non mi è chiaro è proprio il discorso della doppia registrazione acq/vend, perchè così facendo non differirebbe in nessun modo da un'integrazione "normale". Invece per questa fattispecie è prevista l'integrazione senza iva che ,dal punto di vista delle scritture, credo implichi qualcosa di diverso.
 
Letiza, nell'integrazione con iva, aggiungiamo virtualmente un'iva che, registrata in dare/avere rimane neutra senza alcun riflesso sul risultato della liquidazione di periodo. A mio avviso (ripeto però che è solo una ipotesi) devi integrare semplicemente con un'annotazione a penna sui documenti. L'iva non deve esserci vista la particolare natura dell'operazione, quindi se c'è iva il risultato non cambia, a maggior ragione senz'iva...
ciao
 

STUDIOCEL

Utente
.La distinzione la si trova poi in dichiarazione iva...gli acquisti Intra con iva vanno in VF1-13, questi vanno in VF18...
..e senza applicazione iva serve così ad escludere questi acquisti da eventuali rettifiche di detraibilità se ci fossero, cosa invece possibile sui normali acquisti Intra...
 

Rocco

Utente
Due precisazioni rispetto a quanto indicato.
1) L'INTRASTAT acquisti (Mod. INTRA-2-bis) non va compilato poiché nella fattispecie i beni non entrano nel territorio italiano ma la merce parte dall'Austria per giungere in Francia.
2) Vi è da gestire l'esterometro da parte del soggetto passivo IVA italiano. A tal fine:
a) comunica telematicamente i dati della fattura di acquisto emessa da AT compilando e trasmettendo allo SDI un TD18 con codice natura N3.2.
b) comunica telematicamente i dati della fattura di vendita emessa nei confronti di FR compilando e trasmettendo allo SDI un TD01 con codice natura 3.2 e codice destinatario "XXXXXXX".
L'adempimento sub a) vale anche come assolvimento dell'obbligo di reverse charge.
Saluti.
 
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