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Regolarizzare posizione fiscale vendite Catawiki.

Samdro

Utente
Buongiorno, vorrei regolarizzare la mia posizione fiscale riguardante il commercio di beni usati via internet al dettaglio (oggetti di antiquariato) tramite la piattaforma Catawiki.
Gli oggetti vengono comprati soprattutto da privati, talvolta da aziende, per poi essere venduti principalmente tramite le aste di Catawiki.
Confrontandomi con il mio commercialista sono sorti diversi dubbi, documentandoci si evince che questo tipo di attività non è configurabile con il regime forfettario in quanto soggetta a un regime speciale IVA.
Vorremmo quindi optare per ditta individuale o SRL.
Le domande sono le seguenti, a chi devo emettere la fattura?A Catawiki o all’acquirente?
Catawiki è l’intermediario e i soldi effettivamente arrivano da parte di catawiki.
Catawiki per ogni lotto venduto trattiene un 12,5% + IVA, l’azienda si trova in Olanda, l’IVA è detraibile anche se IVA estera?
Ma soprattutto i dubbi derivano in ambito IVA, l’acquirente non paga l’IVA in fase di acquisto, quindi mi troverò con un 22% fisso di IVA debito, è corretto il mio ragionamento?
Cioè, se vendo un’opera per 1000€ + 50€ di spedizione il totale per l’acquirente è 1050€ +9% + 3€ (questa è la tariffa a carico dell’acquirente).
Pagherà quindi 1143,00€, di cui 93€ di commissioni d’asta di cui emetterà fattura Catawiki.(il 9% di applica sull’offerta finale e non sulle spese di spedizione)
Da parte mia invece emetterò fattura di 1050€+IVA22% = 1050€+231€, per una fattura totale di 1281,00€.
Però ovviamente io non riceverò questa cifra, bensì riceverò (1000€-commissioni)+ spese di spedizione = 1000€-(12,5%+IVA)+ss = 1000€-(125+27,5)+50€ = 847,5€+50€ = 897,50€
897,50€ a fronte di una fattura emessa di 1281,00€


Ipotizziamo i costi detraibili:
-costo oggetto: 400€
-commissioni d’asta: 152,5€
-spese di spedizione: 50€ (fattura del corriere)
TOTALE COSTI: 602,5€
Ricavi-costi: 1050-602,5= 447,5€
Ipotizziamo un -40% tra tasse e contributi = 179,00€
Rimane un utile di 268,5€
Devo però versare 231,0€ di IVA, IVA solo debito, perché Catawiki non la richiede all’acquirente, rimangono quindi in tasca la bellezza di 37,5€.
E’ corretto il mio ragionamento? Si evince che l’attività non è in nessun modo economicamente sostenibile, pur vendendo un bene oltre il 100% del suo valore di acquisto.
Spero di aver sbagliato in qualche punto, anche perché non riesco a capire come gli altri venditori professionisti riescano a vendere su catawiki con questi presupposti.
Per non parlare delle regolamentazioni in ambito IVA internazionale, dato che gli acquirenti provengono da tutta l’europa e in generale da tutto il mondo.

Grazie di cuore a tutti per l'aiuto
 
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