Buongiorno, quest'anno non sono sicuro se posso ancora rientrare nel regime forfettario. Devo quindi valutare in primis se efffettivamente sono fuori e se vale la pena continuare con l'attività o meno in regime semplificato, essendo di basso fatturato, ho qualche dubbio che vi chiedo gentilmente di chiarirmi in quanto non sono ancora riuscito ad avere chiarimenti (risposte diverse da diversi commercialisti e informazioni sul web):
1. In primis devo capire se rientrerei nel forfettario o meno, io nel 2024 ho:
Imp. Contrib. Annuo = 39.958
Imponibile irpef (al netto degli oneri deducibili): 34.682,02
Tuttavia a settembre ho anche ricevuto circa 2k in conto corrente sotto forma di bonus di produzione, soggetto a imposta sostituiva del 5%.
Questo è da far rientrare nel computo o meno ai fini dei limiti del 35k per forfettario? E' chiaramente importante perchè il computo o meno mi fa rientrare o meno nel forfettario, eppure sia su internet che da consulti diretti con commercialisti ricevo risposte diverse, alcuni dicono di si alcuni dicono di no.
In merito al regime semplificato:
2. da lavoratore dipendente full time, posso iscrivermi alla camera di commercio come artigiano per avere esenzione contributi inps per attività codice ateco 70.22.09? Questo codice ateco dovrebbe essere utilizzabile sia come libero professionista che come imprend. individuale. Ma ci sono dei requisiti da provare per discernere le due casistiche?
Deve essere organizzata, ma quali sono le discriminanti?
Per completezza, io lavoro a casa, che quindi uso promiscuo come abitazione/lavoro, da solo senza collaboratori (ma questo non dovrebbe essere un fattore limitante) usando scrivania e computer. Fornisco un servizio di as rating (valutazione di ads pubblicitari in qualsiasi forma) per una società americana.
Posso considerarla come attività d'impresa e iscrivermi in Cam. Comm. per poter essere esonerato dal pagare contributi Inps che già di fatto pago col mio lavoro dipendente?
3. Per le bollette e affitto su immobile promiscuo ad uso abitativo personale e attività lavorativa a partita iva, per usufruire delle deduzioni al 50% è necessario che i contratti siano business o possono anche essere i contratti domestici da consumatori, fintanto che sono intestati al titolare della partita iva? Cambia qualcosa se sono libero professionista o ditta individuale registrata in camera di commercio? Anche qui ho avuto risposte discordanti, chi mi dice che le bollette possono essere domestiche intestate a me come persona fisica, chi devono per forza essere intestate a partita IVA. E se fosse giusto il secondo caso, cosa dovrei fare una voltura?
Vi chiedo umilmente aiuto a chiarire questi dubbi che sembrano non avere risposta chiara per ora, e ringrazio anticipatamente per l'interesse e le risposte.
Grazie dell'attenzione,
1. In primis devo capire se rientrerei nel forfettario o meno, io nel 2024 ho:
Imp. Contrib. Annuo = 39.958
Imponibile irpef (al netto degli oneri deducibili): 34.682,02
Tuttavia a settembre ho anche ricevuto circa 2k in conto corrente sotto forma di bonus di produzione, soggetto a imposta sostituiva del 5%.
Questo è da far rientrare nel computo o meno ai fini dei limiti del 35k per forfettario? E' chiaramente importante perchè il computo o meno mi fa rientrare o meno nel forfettario, eppure sia su internet che da consulti diretti con commercialisti ricevo risposte diverse, alcuni dicono di si alcuni dicono di no.
In merito al regime semplificato:
2. da lavoratore dipendente full time, posso iscrivermi alla camera di commercio come artigiano per avere esenzione contributi inps per attività codice ateco 70.22.09? Questo codice ateco dovrebbe essere utilizzabile sia come libero professionista che come imprend. individuale. Ma ci sono dei requisiti da provare per discernere le due casistiche?
Deve essere organizzata, ma quali sono le discriminanti?
Per completezza, io lavoro a casa, che quindi uso promiscuo come abitazione/lavoro, da solo senza collaboratori (ma questo non dovrebbe essere un fattore limitante) usando scrivania e computer. Fornisco un servizio di as rating (valutazione di ads pubblicitari in qualsiasi forma) per una società americana.
Posso considerarla come attività d'impresa e iscrivermi in Cam. Comm. per poter essere esonerato dal pagare contributi Inps che già di fatto pago col mio lavoro dipendente?
3. Per le bollette e affitto su immobile promiscuo ad uso abitativo personale e attività lavorativa a partita iva, per usufruire delle deduzioni al 50% è necessario che i contratti siano business o possono anche essere i contratti domestici da consumatori, fintanto che sono intestati al titolare della partita iva? Cambia qualcosa se sono libero professionista o ditta individuale registrata in camera di commercio? Anche qui ho avuto risposte discordanti, chi mi dice che le bollette possono essere domestiche intestate a me come persona fisica, chi devono per forza essere intestate a partita IVA. E se fosse giusto il secondo caso, cosa dovrei fare una voltura?
Vi chiedo umilmente aiuto a chiarire questi dubbi che sembrano non avere risposta chiara per ora, e ringrazio anticipatamente per l'interesse e le risposte.
Grazie dell'attenzione,