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Regime dei minimi

pasil

Utente
Buon giorno a tutti. Sono un nuovo utente e grazie sin d'ora per la collaborazione che vorrete offrirmi. Ho da poco resa nuovamente attiva la mia iscrizione all'albo ingegneri. Sono socio di due piccole srl inattive da alcuni anni ma non liquidate. Posso essere inserito nel percorso "regime dei minimi"? Se prevale la regola della sostanza su quella della forma credo che non vi siano fatti ostativi poichè negli ultimi tre anni queste due società sono state a fatturato "zero"; in alternativa cosa dovrei fare per essere considerato congruo con il suddetto regime ? Grazie ancora
 
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La Circolare n. 73/E del 2007 stabilisce che "...Non rientrano, infine, tra i contribuenti minimi coloro che, pur esercitando attività imprenditoriale, artistica o professionale in forma individuale, partecipano, nel contempo, a società di persone o ad associazioni professionali, costituite in forma associata per l’esercizio della professione, di cui all’articolo 5 del TUIR, o a società a responsabilità limitata a ristretta base proprietaria che hanno optato per la trasparenza fiscale, ai sensi dell’art. 116 del TUIR. ....."
Non penso sia il tuo caso.
Saluti.
 
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Grazie Rocco. Colgo l'occasione per sottopporre a Te e a quanti sono interessati a questo argomento. Leggo da più parti confortati da esempi di calcolo che in fattura deve essere inserita e quindi conteggiata la ritenuta di acconto del 20%; il dubbio che ho da non esperto è che si potrebbe configurare una palese iniquità di trattamento in quanto contribuenti soggetti ad un regime forfettario sostitutivo dell'IRPEF proprio pari in valore percentuale alla ritenuta d'acconto. I soggetti che usufruiscono del regime dei minimi con la ritenuta d'acconto assolvono in via anticipata e per l'intero importo al proprio dovere nei confronti del fisco di fatto istituendo la " ritenuta a saldo " !!! E' una forzatura ? Ritengo che in questa fattispecie la ritenuta d'acconto potrebbe e dovrebbe essere omessa. Molto apprezzato sarebbe un parere motivato di un esperto. Saluti
 
Riferimento: Regime dei minimi

Grazie Rocco. Colgo l'occasione per sottopporre a Te e a quanti sono interessati a questo argomento. Leggo da più parti confortati da esempi di calcolo che in fattura deve essere inserita e quindi conteggiata la ritenuta di acconto del 20%; il dubbio che ho da non esperto è che si potrebbe configurare una palese iniquità di trattamento in quanto contribuenti soggetti ad un regime forfettario sostitutivo dell'IRPEF proprio pari in valore percentuale alla ritenuta d'acconto. I soggetti che usufruiscono del regime dei minimi con la ritenuta d'acconto assolvono in via anticipata e per l'intero importo al proprio dovere nei confronti del fisco di fatto istituendo la " ritenuta a saldo " !!! E' una forzatura ? Ritengo che in questa fattispecie la ritenuta d'acconto potrebbe e dovrebbe essere omessa. Molto apprezzato sarebbe un parere motivato di un esperto. Saluti

L'Agenzia delle Entrare con la Circolare n. 13/E del 26/02/2008 in risposta al quesito 3.8 inerente l'assoggettamento a ritenuta di acconto dei compensi percepiti dai contribuenti minimi ha stabilito che: "L’articolo 1, comma 105 della legge finanziaria per il 2008 stabilisce che i contribuenti minimi devono applicare sul reddito di impresa o di lavoro autonomo un'imposta sostitutiva dell'imposta sui redditi, nonché delle addizionali comunali e regionali, pari al 20 per cento.
L'articolo 6 del D.M. del 2 gennaio 2008 ha precisato che le ritenute devono considerarsi a titolo d'acconto della predetta imposta sostitutiva e che l'eccedenza è utilizzabile in compensazione ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Dal tenore di queste due norme si desume che i contribuenti minimi subiscono le ritenute di cui al Titolo III del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, ivi comprese quelle previste sui corrispettivi dovute dal condominio all’appaltatore previste dall’articolo 25-ter, introdotto dall’articolo 1, comma 43 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007)."
Ciao.
 
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Mi verrebbe voglia di dire " cristal clear ". Poi mi verrebbe voglia di aggiungere ancora che a dispetto delle dotte stesure degli esperti vi è un'iniquità oggettiva molto simile nello spirito a quella dell'acconto IRPEF; assolveremo ai nostri obblighi come se fossimo lavoratori dipendenti (sic!!). Grazie per l'attenzione e complimenti per la puntuale competenza. Paolo
 
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Non mi sebra tanto iniqua, inoltre la normativa dei minimi ha indubbi vantaggi in termini di importante allegerimento di obblighi contabili e l'esclusione dagli studi di settore. In fin dei conti, se ti operano una R.a del 20% omnicomprensiva, che potrebbe rivelarsi eccessiva in base al reddito finale (ricavi -costi), hai il vantaggio di totalizzare un credito che puoi utilizzare in compensazione.
Ciao
 
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