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Ordinanza contro gli sbandati
Reddito minimo per abitare in città
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Parla il sindaco
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Padova è contro
Consensi da tutto il Veneto
Venti Comuni pronti a copiare l'ordinanza
Una manifestazione contro la cultura del razzismo
L'assessore Ruffini: "Un tavolo con il prefetto"
IL COMMENTO
La disperazione dei sindaci
di Omar MonestierAltri contenuti che parlano di sicurezza
"Baraccopoli, un tavolo con il prefetto"
"Cultura di razzismo e xenofobia"
Editto anti-sbandati in altri 20 comuni
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Altri contenuti che parlano di immigrati
"Baraccopoli, un tavolo con il prefetto"
"Cultura di razzismo e xenofobia"
Editto anti-sbandati in altri 20 comuni
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Massimo Bitonci ha firmato il provvedimento che aumenta i controlli sugli stranieri che chiedono la residenza. Si devono guadagnare almeno 420 euro al mese e bisogna avere a disposizione una casa decente. Non saranno accolti coloro per i quali, in base agli accertamenti in Prefettura e Questura, vi potrà essere "pericolosità sociale"
CITTADELLA. La firma del sindaco di Cittadella, Massimo Bitonci, è arrivata ieri mattina. Un po' a sorpresa, perché era attesa per lunedì. E ora gli sceriffi leghisti di Verona, Flavio Tosi, e di Treviso, Gian Paolo Gobbo, sono chiamati a inseguire. «Io vado avanti», la battuta a caldo di Bitonci. Dal comando di polizia municipale arrivano otto pagine, fitte di riferimenti giuridici, in particolare al decreto legislativo 30/2007. L'iscrizione anagrafica sarà condizionata, a Cittadella, per gli stranieri comunitari e gli extracomunitari con carta di soggiorno in corso di rinnovo.
Sarà condizionata alla presenza del lavoro o di una fonte di reddito lecito, a un'abitazione dotata dei requisiti igienico sanitari e allo status di «non pericolosità sociale». In realtà è così ovunque, ma a Cittadella la pretesa del rispetto di questi requisiti è particolarmente enfatizzata. L'ordinanza è una risposta a un «fenomeno migratorio che - secondo l'amministrazione comunale - potrebbe assurgere a connotati di vera e propria emergenza sotto il profilo della salvaguardia dell'igiene e della sanità pubblica, nonchè dell'incolumità dell'ordine e della sicurezza nella più ampia accezione del termine». Vediamo nel dettaglio l'editto bitonciano sui requisiti ulteriori per ottenere la residenza cittadellese.
Primo capitolo, il reddito. I cittadini comunitari e extracomunitari, nel caso in cui non dimostrino di avere un lavoro, dovranno avere «risorse economiche sufficienti» a vivere. Si è scelto come parametro l'assegno sociale. Il singolo o una coppia dovrà quindi percepire almeno 5.061 euro annui, di fonte ovviamente lecita; una famiglia di tre o quattro persone, 10.123 euro. E così via. Come per i pensionati «con la minima», si considera sufficiente un reddito di 420 euro al mese, una quindicina al giorno.
L'obbligo di dimostrare di avere un reddito riguarda il cittadino dell'Unione Europea che decida di soggiornare in Italia senza svolgere un'attività lavorativa o di studio o formazione professionale. Per gli altri cittadini dell'Ue, per l'iscrizione anagrafica, è richiesta la documentazione attestante l'attività lavorativa subordinata o autonomamente esercitata. Per i lavoratori subordinati viene chiesta copia dell'ultima busta paga o del contratto di lavoro con i dati Inps ed Inail. «I cittadini della Romania e della Bulgaria - continua l'ordinanza - dovranno inoltre esibire il nulla osta rilasciato dallo sportello unico per l'immigrazione nei settori diversi da quello agricolo, turistico alberghiero, lavoro domestico e di assistenza alla persona, edilizio, metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, lavoro stagionale».
Secondo capitolo, i malavitosi. Nel caso venga accertato uno status di pericolosità sociale tale da porre a rischio il mantenimento e la salvaguardia della sicurezza pubblica, preventivamente all'iscrizione anagrafica, verranno informate Prefettura e Questura; la «pericolosità» potrà essere dedotta da precedenti penali o da informazioni raccolte direttamente dal Comune. Dovranno poi essere le autorità padovane a dire al sindaco cosa fare.
Terzo capitolo, la casa. Chi chiede la residenza deve indicare anche dove abita (e questo vale per tutti). Qualora l'abitazione non risulti salubre non potrà essere negata l'iscrizione all'anagrafe ma, con successivo e diverso provvedimento, potrà essere vietato abitare in quella casa, «nell'interesse» del nuovo cittadino che quindi o si troverà una residenza sana o dovrà andare via.
Si tratta ora di capire se siano stati superati gli scogli giuridici paventati da più parti: le prime due pagine dell'ordinanza, la «premessa», sono una summa di riferimenti a testi normativi e giurisprudenziali, e mirano a superare le obiezioni sollevate in questi giorni. Querelle giuridica a parte, resta alta la temperatura del dibattito politico: con l'ordinanza sull'iscrizione anagrafica, Bitonci ha dettato l'agenda del Carroccio - e non solo - a livello regionale. Le opposizioni, a Cittadella, si sono organizzate per replicare: il 3 dicembre, consiglio comunale «ordinario», con i gruppi di Forza Italia-Pne e centrosinistra-liste civiche uniti per chiedere al sindaco un maggior dialogo, e un percorso condiviso con le minoranze sul tema della sicurezza.
Fontaniva Anche il sindaco Mezzasalma (An) applica il dispositivo anti-degrado
Da oggi Fontaniva è vietata a disoccupati e pregiudicati. L'ordinanza del sindaco di Cittadella fa scuola: dopo Montegrotto, anche il sindaco di Fontaniva Marcello Mezzasalma ha adottato l'editto anti sbandati targato Lega Nord. E così siamo a due sindaci di Alleanza nazionale contro uno della Lega Nord. Da oggi, anche a Fontaniva potranno rispamiarsi l'inutile fatica di chiedere la residenza tutte quelle persone che non possono contare su uno stipendio di almeno cinquemila euro all'anno, una casa dignitosa e un lavoro fisso. Anche a Fontaniva, come a Montegrotto, viene tolto il punto dell'ordinanza in cui si parla di una commissione a cui spetta il compito di vagliare se le richieste di residenza abbiano o meno i requisiti necessari
ultima da dirvi....
il Municipio del comune di Tombolo ( Pd) è andato a fuoco
il Sindaco ha chiesto al Ministero degli interni , i soldi per la ricostruzione
risposta con tanto di timbro ministeriale...
al cap.n. xxxxx..relativo ai rimborsi per atti dolosi a fabbricati pubblici
0 euro.
pertanto non vi sarà rimborsato nulla.
i cittadini di Tombolo (Pd)lasciano ALLO STATO 22 MILIARDI DI IRPEF ALL'ANNO contro 660.000 euro di introiti che vengono riconosciuti al Comune....
NON AGGIUNGO ALTRO...
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CITTADELLA. La firma del sindaco di Cittadella, Massimo Bitonci, è arrivata ieri mattina. Un po' a sorpresa, perché era attesa per lunedì. E ora gli sceriffi leghisti di Verona, Flavio Tosi, e di Treviso, Gian Paolo Gobbo, sono chiamati a inseguire. «Io vado avanti», la battuta a caldo di Bitonci. Dal comando di polizia municipale arrivano otto pagine, fitte di riferimenti giuridici, in particolare al decreto legislativo 30/2007. L'iscrizione anagrafica sarà condizionata, a Cittadella, per gli stranieri comunitari e gli extracomunitari con carta di soggiorno in corso di rinnovo.
Sarà condizionata alla presenza del lavoro o di una fonte di reddito lecito, a un'abitazione dotata dei requisiti igienico sanitari e allo status di «non pericolosità sociale». In realtà è così ovunque, ma a Cittadella la pretesa del rispetto di questi requisiti è particolarmente enfatizzata. L'ordinanza è una risposta a un «fenomeno migratorio che - secondo l'amministrazione comunale - potrebbe assurgere a connotati di vera e propria emergenza sotto il profilo della salvaguardia dell'igiene e della sanità pubblica, nonchè dell'incolumità dell'ordine e della sicurezza nella più ampia accezione del termine». Vediamo nel dettaglio l'editto bitonciano sui requisiti ulteriori per ottenere la residenza cittadellese.
Primo capitolo, il reddito. I cittadini comunitari e extracomunitari, nel caso in cui non dimostrino di avere un lavoro, dovranno avere «risorse economiche sufficienti» a vivere. Si è scelto come parametro l'assegno sociale. Il singolo o una coppia dovrà quindi percepire almeno 5.061 euro annui, di fonte ovviamente lecita; una famiglia di tre o quattro persone, 10.123 euro. E così via. Come per i pensionati «con la minima», si considera sufficiente un reddito di 420 euro al mese, una quindicina al giorno.
L'obbligo di dimostrare di avere un reddito riguarda il cittadino dell'Unione Europea che decida di soggiornare in Italia senza svolgere un'attività lavorativa o di studio o formazione professionale. Per gli altri cittadini dell'Ue, per l'iscrizione anagrafica, è richiesta la documentazione attestante l'attività lavorativa subordinata o autonomamente esercitata. Per i lavoratori subordinati viene chiesta copia dell'ultima busta paga o del contratto di lavoro con i dati Inps ed Inail. «I cittadini della Romania e della Bulgaria - continua l'ordinanza - dovranno inoltre esibire il nulla osta rilasciato dallo sportello unico per l'immigrazione nei settori diversi da quello agricolo, turistico alberghiero, lavoro domestico e di assistenza alla persona, edilizio, metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, lavoro stagionale».
Secondo capitolo, i malavitosi. Nel caso venga accertato uno status di pericolosità sociale tale da porre a rischio il mantenimento e la salvaguardia della sicurezza pubblica, preventivamente all'iscrizione anagrafica, verranno informate Prefettura e Questura; la «pericolosità» potrà essere dedotta da precedenti penali o da informazioni raccolte direttamente dal Comune. Dovranno poi essere le autorità padovane a dire al sindaco cosa fare.
Terzo capitolo, la casa. Chi chiede la residenza deve indicare anche dove abita (e questo vale per tutti). Qualora l'abitazione non risulti salubre non potrà essere negata l'iscrizione all'anagrafe ma, con successivo e diverso provvedimento, potrà essere vietato abitare in quella casa, «nell'interesse» del nuovo cittadino che quindi o si troverà una residenza sana o dovrà andare via.
Si tratta ora di capire se siano stati superati gli scogli giuridici paventati da più parti: le prime due pagine dell'ordinanza, la «premessa», sono una summa di riferimenti a testi normativi e giurisprudenziali, e mirano a superare le obiezioni sollevate in questi giorni. Querelle giuridica a parte, resta alta la temperatura del dibattito politico: con l'ordinanza sull'iscrizione anagrafica, Bitonci ha dettato l'agenda del Carroccio - e non solo - a livello regionale. Le opposizioni, a Cittadella, si sono organizzate per replicare: il 3 dicembre, consiglio comunale «ordinario», con i gruppi di Forza Italia-Pne e centrosinistra-liste civiche uniti per chiedere al sindaco un maggior dialogo, e un percorso condiviso con le minoranze sul tema della sicurezza.
Fontaniva Anche il sindaco Mezzasalma (An) applica il dispositivo anti-degrado
Da oggi Fontaniva è vietata a disoccupati e pregiudicati. L'ordinanza del sindaco di Cittadella fa scuola: dopo Montegrotto, anche il sindaco di Fontaniva Marcello Mezzasalma ha adottato l'editto anti sbandati targato Lega Nord. E così siamo a due sindaci di Alleanza nazionale contro uno della Lega Nord. Da oggi, anche a Fontaniva potranno rispamiarsi l'inutile fatica di chiedere la residenza tutte quelle persone che non possono contare su uno stipendio di almeno cinquemila euro all'anno, una casa dignitosa e un lavoro fisso. Anche a Fontaniva, come a Montegrotto, viene tolto il punto dell'ordinanza in cui si parla di una commissione a cui spetta il compito di vagliare se le richieste di residenza abbiano o meno i requisiti necessari
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al cap.n. xxxxx..relativo ai rimborsi per atti dolosi a fabbricati pubblici
0 euro.
pertanto non vi sarà rimborsato nulla.
i cittadini di Tombolo (Pd)lasciano ALLO STATO 22 MILIARDI DI IRPEF ALL'ANNO contro 660.000 euro di introiti che vengono riconosciuti al Comune....
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