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Quota di proprietà di un immobile acquistato nel 1967 da riportare nella dichiarazione di successione

pmscorca

Utente
Buongiorno, purtroppo a marzo scorso è venuta a mancare mia madre che, in qualità di proprietaria ed intestataria al 100% di un immobile avente atto di compravendita stipulato a luglio del 1965 (abitazione principale), tramite testamento olografo mi ha lasciato in eredità l'intero immobile, riservando a mio padre l'usufrutto. Nella dichiarazione di successione il CAF ha indicato per mia madre (defunta) una quota di possesso pari a 1/2 con diritto di proprietà, e non 1/1, affermando che per l'immobile occorre tener conto della Legge n. 151 del 19/05/1975 sulla comunione dei beni. E' giusto quanto riportato in dichiarazione?
Secondo il CAF, sempre per la Legge n. 151/1975, la restante quota di proprietà spetterebbe a mio padre.
Grazie ed arrivederci
 
credo che sia corretto che in successione sia caduto solo 1/2 della piena proprietà; parte di questa spetti ad entrambi, inoltre tuo padre avendo l'usufrutto sulla parte di proprietà che spetta a te dovrà dichiarare l'intero immobile avendo tuo padre l'usufrutto sulla tua parte ereditata
 

pmscorca

Utente
Per quanto riguarda mio padre, è più che corretto che abbia l'usufrutto dell'intero immobile come coniuge superstite, in ogni caso. Supponendo, come dici, che sia corretto che mio padre, oltre all'usufrutto abbia anche il 50% del diritto di proprietà, ciò significherebbe che la Legge n.151/1975 sarebbe valida in maniera retroattiva, quindi riguarderebbe anche immobili acquistati prima del 1975, aventi un unico intestatario. Più che una questione di successione, io la vedo come una questione di validità della Legge n.151/1975: dalla data di entrata in vigore o anche retroattivamente?
Sempre supponendo come dici, non mi spiego come mai sulla visura catastale aggiornata dell'immobile compaia ancora mia madre con quota 1/2 di proprietà, mio padre con quota 1/2 di usufrutto ed io con quota 1/2 di nuda proprietà: tenendo presente che la somma delle quote deve far risultare l'intero immobile, mi sarei aspettato di leggere mio padre con quota 1/2 di proprietà e con quota 1/2 di usufrutto, mentre io con quota 1/2 di nuda proprietà (ovviamente, in questo caso, "sommando" diritto di usufrutto a diritto di nuda proprietà si ottiene il diritto di proprietà).
Continuo ad essere perplesso su come sia stata gestita questa successione in merito all'immobile in questione.
 

Salvato

Utente
Il Caf ha errato.
Come gia precisato da Studiocel, gli acquisti ante diritto di famiglia (1975) sono di proprieta esclusiva di chi ha effettivamente esborsato il corrispettivo che, secondo quanto tu affermi, è stato effettuato solo da tua madre. Comunque bisogna guardare l'atto pubblico di compravendita.
Se non è in comunione (si ripete di verificare l'atto di acquisto), l'immobile di proprietà al 100% di tua madre cade in successione per intero al suo decesso.
In presenza di testamento, che lascia la nuda proprietà dell'intero immobile a te (unico figlio) e l'usufrutto a tuo padre, bisognerebbe verificare che il valore di tale usufrutto sia congruo con la quota di legittima che spetta a tuo padre (1/3+diritto abitazione+uso dei mobili). Se tale valore è inferiore c'è lesione della quota di legittima e tuo padre si potrebbe arrabbiare.
Il fatto che in Catasto vedi la situazione che descrivi dipende da come è stata fatta la dichiarazione di successione, la quale nelle ipotesi del Caf (1/2 di tua madre e 1/2 di tuo padre) appare errata è bisognosa di rettifica.
 
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