F
FLAMINI ENZO
Ospite
<HTML>Ad un pvc della G.d.F. dell’anno 2000 emesso nei confronti di una “s.r.l.” e per il quale non è stato ancora notificato alcun avviso di accertamento, è seguita la comunicazione alla Procura della Repubblica per il reato, di cui all’art. 2 del D.Lgs. 74/2000 con relativa sentenza, da parte del G.U.P del Tribunale, di condanna nei confronti dell’amministratore.
Contro tale sentenza è stato proposto ricorso (tuttora pendente) presso la Corte di Cassazione, sia da parte del P.M. (per erronea applicazione della legge penale) che da parte del contribuente (contro la sentenza di condanna).
Si chiede:
è possibile definire il p.v.c., in capo alla società, ai sensi dell’art. 15 della L. 289/2002?</HTML>
Contro tale sentenza è stato proposto ricorso (tuttora pendente) presso la Corte di Cassazione, sia da parte del P.M. (per erronea applicazione della legge penale) che da parte del contribuente (contro la sentenza di condanna).
Si chiede:
è possibile definire il p.v.c., in capo alla società, ai sensi dell’art. 15 della L. 289/2002?</HTML>