D
Davide
Ospite
<HTML>Colgo l'occasione per ottenere un consiglio su come devo comportarmi per risolvere il seguente problema.
Mio padre ha ricevuto in eredità già nel 1986 un paio di fabbricati totalmente fatiscenti e privi di qualsiasi impianto (non possono essere utilizzati in nessun modo). Dal 1993 in poi mio padre ha pagato L'ICI sulla base della rendita presunta (1^ fabbricato £. 285.600 - 2^ fabbricato 160.500 )ad ottobre 2000 il comune (in base all'applicazione delle rendite definitive applicate dal catasto (mai notificate direttamente) il quale ha attribuito ai sopracitati fabbricati il valore di rendita pari 1^ £. 1.600.000 e 2^ fabbricato £. 280.000) ha chiesto il recupero dell'ICI dal 1993 al 1999 attraverso avvisi di accertamento.
Nel maggio 2000 appena venuto a conoscenza della variazione delle rendite ho inviato al catasto una lettera in cui non accordavo con l'applicazione delle nuove rendite ma non ho mai ricevuto risposta ( sono stato personalmente al catasto ed i tecnici mi hanno riferito che devono ancora evadere le richieste del 1999).
Successivamente ho effettuato il ricorso presso le commissioni tributarie competenti su consiglio e stesura di un commercialista ma a causa di un errore formale il ricorso è stato reso inamissibile.
Attualmente i termini per i reclami e per ripresentare il ricorso sono scaduti e non so più che pesci pigliare visto che il comune non muove nemmeno un dito per venire in contro al contribuente.
I tempi del Comune sono più veloci rispetto a quelli del catasto e prossimamente provedderanno all'iscrizione a ruolo degli accertamenti.
Pensavo di far presente la situazione al garante del contribuente sperando di avere un appoggio solido al fine di chiudere una volta per tutte con l 'amministrazione pubblica.
Volevo chiederVi quale soluzione (se esiste ) sia più conveniente per risolvere tale problema e se in caso di iscrizione a ruolo posso in qualche modo oppormi al fine di far valere i diritti di mio padre.
Grazie infinite a chi mi darà un aiuto a risolvere questo enigma.</HTML>
Mio padre ha ricevuto in eredità già nel 1986 un paio di fabbricati totalmente fatiscenti e privi di qualsiasi impianto (non possono essere utilizzati in nessun modo). Dal 1993 in poi mio padre ha pagato L'ICI sulla base della rendita presunta (1^ fabbricato £. 285.600 - 2^ fabbricato 160.500 )ad ottobre 2000 il comune (in base all'applicazione delle rendite definitive applicate dal catasto (mai notificate direttamente) il quale ha attribuito ai sopracitati fabbricati il valore di rendita pari 1^ £. 1.600.000 e 2^ fabbricato £. 280.000) ha chiesto il recupero dell'ICI dal 1993 al 1999 attraverso avvisi di accertamento.
Nel maggio 2000 appena venuto a conoscenza della variazione delle rendite ho inviato al catasto una lettera in cui non accordavo con l'applicazione delle nuove rendite ma non ho mai ricevuto risposta ( sono stato personalmente al catasto ed i tecnici mi hanno riferito che devono ancora evadere le richieste del 1999).
Successivamente ho effettuato il ricorso presso le commissioni tributarie competenti su consiglio e stesura di un commercialista ma a causa di un errore formale il ricorso è stato reso inamissibile.
Attualmente i termini per i reclami e per ripresentare il ricorso sono scaduti e non so più che pesci pigliare visto che il comune non muove nemmeno un dito per venire in contro al contribuente.
I tempi del Comune sono più veloci rispetto a quelli del catasto e prossimamente provedderanno all'iscrizione a ruolo degli accertamenti.
Pensavo di far presente la situazione al garante del contribuente sperando di avere un appoggio solido al fine di chiudere una volta per tutte con l 'amministrazione pubblica.
Volevo chiederVi quale soluzione (se esiste ) sia più conveniente per risolvere tale problema e se in caso di iscrizione a ruolo posso in qualche modo oppormi al fine di far valere i diritti di mio padre.
Grazie infinite a chi mi darà un aiuto a risolvere questo enigma.</HTML>