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prestazioni occasionali

F

franco

Ospite
Può un professionista iscritto all'albo degli architetti ma senza partita iva effettuare delle prestazioni occasionali alla luce della riforma biagi? se si, ci sono dei limiti di importo? ad esempio può effettuare prestazioni per € 12000,00 in un anno assoggettando tali compensi alla ritenuta d'acconto del 20%?
p.s.si precisa che il professionista è un dipendente pubblico
 
I dipendenti pubblici devono esere autorizzati a svolgere altre attività. Per quanto concerne l'importo, la legge Biagi afferma che, oltre i 30 gg o 5.000,00 Euro con lo stesso committente nell'anno solare è necessaria il contratto a progetto. L'INPS, con circolare n° 9/2004 afferma che, sopra i 5.00,00 Euro l'anno complessivi, anche da diversi committenti è dovuta la contribuzione all'INPS. Nel caso specifico ritengo però che la contribuzione andrebbe forse fatta all'inarcassa, in quanto le attività occasionali in essere sono svolte nell'ambito dell'attività di architetto sebbene non in possesso di partita IVA.
 
sbaglio o la riforma Biagi non si applica ai professionisti iscritti all'Albo?
 
Entro nel merito della questione chiedendo a mia volta se qualcuno sa, con certezza come le nuove disposizioni di legge regolano la prestazione occasionale. Opero in ambito musicale (sono un'insegnante di musica) e le varie Associazioni con le quali collaborano mi riferiscono cose diverse. Io sono stata anche costretta ad aprire P.I. per svolgere il mio lavoro, nonostante che il mio reddito non superi i 5.000,00 Euro.
Spero che qualcuno mi possa rispondere
 
Per Franco:

Dal sito di Inarcassa, cassa di previdenza degli Architetti:
D. E' POSSIBILE ISCRIVERSI ANCHE SE SI E' LAVORATORI DIPENDENTI, SE L'ATTIVITA' PREVALENTE E' QUELLA PROFESSIONALE?
R. No, perché l'iscrizione ad Inarcassa è incompatibile con altre forme di previdenza obbligatoria.
Quindi incompatibilità tra INPDAP e INARCASSA.

Sempre da Inarcassa:
Gli ingegneri ed architetti iscritti all'albo professionale ma non ad Inarcassa, perchè non in possesso dei necessari requisiti, devono applicare una maggiorazione del 2% su tutti i corrispettivi rientranti nel volume di affari IVA e versarne l'ammontare ad Inarcassa. La maggiorazione - costituente il contributo integrativo - è ripetibile nei confronti del committente della prestazione professionale.

Io personalmente, circa la legge Biagi avevo inteso che gli iscritti ad Albi erano esonerati dai contratti a progetto.....
 
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