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Prelievi da cooperativa

Moguri

Utente
Ciao a tutti
Faccio parte del CDA di una cooperativa come consigliere e da qualche mese ho notato comportamenti sospetti da parte del presidente della stessa. Quest'ultimo, a insaputa mia e dell'altro componente del CDA, ha prelevato grosse cifre mensili tramite bancomat aziendale a lui intestato o prelievi diretti allo sportello (circa 10.000€ per più mesi consecutivi) senza fornire giustificazioni valide. A questo punto vi chiedo, premettendo che sarà ovviamente nostra premura andare a fondo nell'accaduto, quali sono le possibili soluzioni a questo problema? Può ad esempio riversarle sul conto? Grazie in anticipo a chi risponderà
 
Ultima modifica:

Gianmaria@

Utente
Ciao @Moguri,

ci rifacciamo al diritto societario anche parlando di cooperativa. Infatti le risorse della società non possono essere utilizzate per scopi esterni al raggiungimento dello scopo sociale. Inoltre il patrimonio della società non si confonde con quello personale dell’amministratore. Quest’ultimo, quindi, non può utilizzare il denaro comune come fosse il proprio, in quanto si tratta di risorse destinate alla realizzazione dell’oggetto sociale (ossia allo scopo per cui la società stessa è stata costituita).

L'amministratore che copie atti dolosi di appropriazione di risorse proprie della società va incontro al reato di appropriazione indebita punibile con la reclusione da 1 a 3 anni ed un ammenda di euro 1032,00.

Nel caso in cui l'amministratore appropriandosi indebitamente del patrimonio crea un dissesto alla società tale da cagionarne il fallimento, può essere accusato di bancarotta fraudolenta, reato punibile dai 4 ai 10 anni di reclusione.

La coop. non può fallire ma può essere commissariata dal Ministero delle Finanze. E' comunque una procedura concorsuale.

Ricorda inoltre che secondo l'art. 40 del codice penale - rapporto di casualità - cita "Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo". Questo vuol dire che tutti i membri del CDA a conoscenza di questo fatto devono impedirne il compiersi. Potreste essere ammessi in concorso interno al fatto doloso ovvero eguali pene.

Per la soluzione al tuo problema: ti posso solo dire di parlarne con lui e metterlo davanti ai fatti e far si che rifonda il debito in società facendogli firmare un riconoscimento di debito ex art. 1988 del c.c. Al contrario dovete fare un esposto in procura a stretto giro, per pararvi preventivamente da possibili schegge impazzite un giorno se scoppierà la bomba. Chiaramente dopo l'esposto aspettatevi qualche visita.

Forse ti sembrerò troppo allarmista, ma fidati, la prudenza non è mai troppa.
 

Moguri

Utente
@gianmaria grazie infinite per la risposta.

Noi altri membri del cda abbiamo comunque responsabilità pur non avendo accesso al cc in questione essendo il tutto intestato a lui?
 

Gianmaria@

Utente
Si assolutamente, in qualità di consiglieri del CDA avete l'obbligo di vigilare sull'operato di chi detiene la delega.

Dammi retta non trascurare la situazione. Da un sasso che rotola può diventare una frana.
 

Moguri

Utente
Si assolutamente, in qualità di consiglieri del CDA avete l'obbligo di vigilare sull'operato di chi detiene la delega.

Dammi retta non trascurare la situazione. Da un sasso che rotola può diventare una frana.
Grazie ancora. Una cosa però non mi torna: se l'accesso al conto è solo in suo possesso, idem per la carta e avendo prelevato senza renderci partecipi della cosa attraverso comunicazioni come possiamo noi risultare coinvolti direttamente nella cosa?
 
Mi permetto di aggiungere: usando l'ordinaria diligenza potevate accorgerVi dell'accaduto? Si e infatti ve ne siete accorti... quindi chi non punisce (impedisce) il male, comanda che si faccia... dai retta a Gianmaria e contatta un legale e un commercialista.
Saluti - Gianni
 

Gianmaria@

Utente
@Moguri,

purtroppo la legge non ammette ignoranza e negligenza. In ogni caso periodicamente il CDA deve chiedere un rendiconto al Presidente al fine di prendere le decisioni di quo. Il presidente che in questo caso fa anche da "tesoriere" vi deve rendere edotti dei conti sociali. Il CDA lo deve pretendere, diversamente potreste essere accusati di negligenza e di tutti quei fatti di cui discussioni precedenti.

Attenzione: ha più responsabilità chi lascia il cassetto aperto di chi ci mette le mani dentro.

In ogni caso la cooperativa è soggetta ogni 2 anni alla revisione da parte di un ente nominato; diversamente il MEF vi manda un revisore. Se la coop è sociale, ogni anno. Attenzione: mettete apposto le cose prima che escano fuori.

Ringrazio @gianni1968 per l'intervento.
 

Moguri

Utente
Grazie a tutti. Stiamo intervenendo sulla questione, per fortuna ce ne siamo accorti dopo relativamente poco tempo dall'accaduto. In compenso stanno emergendo altre irregolarità ma per quelle scriverò un post dedicato a breve. Grazie ancora
 
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