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PIVA con zero fatturato

Rocco

Utente
Credo che la prima cosa da capire è se si tratta di contribuente forfettario od ordinario, perche in regime ordinario ci sono gli ISA e potrebbero attivare accertamenti su semplici presunzioni statistiche.

Anche io ho letto che secondo alcuni pareri di commercialisti non vi è alcun problema ad avere partita iva aperta fatturando poco o niente (a patto che sia questo il reale fatturato e non sia occultato nulla) tuttavia ho conosciuto 2 giovani avvocati (senza studio che lavoravano da casa) che hanno subito un accertamento induttivo per delle semplici presunzioni (il fisco non ha creduto che non avevano clienti) ed oggi stanno pagando a rate le contestazioni dunque neppure loro da avvocati sono riusciti a difendersi e loro realmente non avevano clienti e facevano poche cause l'anno ma il fisco non ha accettato le loro giustificazioni.

Dunque la risposta a questa domanda non è semplice per niente a mio parere.
Gli ISA, per espressa previsione di legge (art. 9-bis c. 14 DL 50/2017), non costituiscono strumenti di accertamento bensì strumenti di analisi di rischio. E non poteva essere diversamente, visto che il predecessore, ossia gli studi di settore, che nacquero come strumenti di accertamento, furono declassati nel 2009 dalla Cassazione a meri indizi di evasione poiché costruzioni meramente statistiche, che necessita(va)no del preventivo contraddittorio del contribuente affinché potessero, da soli, poter fondare un accertamento nei confronti del contribuente.
Riguardo ai 2 giovani avvocati è da capire in realtà come sono andate le cose. Inoltre il fatto che alla fine molte volte si decida di pagare non è perché non ci siano margini di difesa ma perché vengono valutate altre circostanze, ad es. gli importi in ballo, procedure di definizione (vedi pace fiscale) che intervengono, ecc.
Saluti.
 
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