Buongiorno, post un po lungo per spiegare la mia situazione e chiedere un parere se possibile.
A maggio di quest'anno ricevo una cartella per un totale di 22.000 € da >Agenzia delle Entrate, e, ingenuamente, non agisco subito sapendo che è in progettazione una nuova rottamazione prevista entro la fine dell'anno (cosa che in effetti sta avvenendo). Il 10 settembre ricevo però a tal proposito una notifica di pignoramento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Mi metto in contatto con il mio legale che mi suggerisce di richiedere immediatamente la rateazione del debito per bloccare la procedura.
Il 19 settembre l'istanza viene parzialmente accolta, e il debito viene rateizzato, a parte una singola cartella dell'importo di circa 9000 € che non ha i requisiti per rientrarvi. Mi viene un dubbio e chiedo al legale se mi devo preoccupare che il pignoramento sia effettivamente bloccato in presenza di quella cartella e lui mi tranquillizza e mi conferma il congelamento della procedura purchè ovviamente io paghi la prima rata (cosa che in effetti ho fatto con una quindicina di giorni di anticipo rispetto al termine) e che quella cartella l'avremmo trattata successivamente.
Apparentemente tutto sistemato, ma, come un fulmine a ciel sereno il 26 ottobre (quindi 46 giorni dopo la notifica ricevuta da Ade) la banca mi comunica che hanno appunto ricevuto anche loro la notifica, tra l'altro per l'importo totale di 22.000 €, nonostante nel frattempo fosse già iniziato il piano di rateazione da parte mia.
Premetto che si tratta di una banca on line e quindi tutte le comunicazioni avvengono tramite call center ed help desk, non tramite sportello fisico.
Decido di prendere appuntamento con il mio legale per parlarne personalmente ma nel frattempo fisso anche appuntamento d'urgenza presso lo sportello dell'Agenzia Entrate Riscossione. L'agenzia mi dice che la procedura non è sospesa per via di quella cartella residua non rientrante nell'accoglimento dell'istanza e che dovrei saldarla per ottenere lo sblocco, mentre il mio legale sostiene che la tesi è sbagliata perchè comunque l'accoglimento parziale dell'istanza avrebbe dovuto bloccare la procedura.
Nel frattempo un bonifico che io ho effettuato non è stato portato a compimento della banca per saldo insufficiente (di fatto si è generata una discrepanza tra il saldo contabile che mi consentirebbe di effettuarlo e il saldo disponibile che invece mi decurta una somma di denaro che è stata congelata a favore di Agenzia delle Entrate).
Decido in sostanza a questo punto di andare la prossima settimana a versare un assegno circolare per l'importo a chiusura di questa cartella residua, ma mi si pone nel frattempo un'altra questione impellente: il prossimo 10 novembre avrò l'addebito delle carte di credito del conto, che è cointestato con mia moglie, e vorrei assicurarmi che la somma in questione sia debitamente prelevata, ma al momento il mio timore è che immettendo nuova liquidità venga comunque congelata a favore dell'Agenzia.
Alla fine di questo riepilogo, vi elenco i miei punti di perplessità:
1) E' un mio diritto sapere quando la banca ha ricevuto la notifica? Mi sembra del tutto inverosimile che l'abbia ricevuta oltre un mese e mezzo dopo di me. E oltretutto ,anche ammettendo che il pignoramento residui per quella fatidica cartella perchè la banca mi cita una indicazione di debito di 22.000 € quella era ormai stata superata dal 19 settembre nel momento in cui l'Agenzia ha acconsentito la reteazione per gli altri 13.000 di debito.
2) Ha senso fidarmi ancora del mio legale? Il 20 settembre ,i dice che è tutto a posto e il 26 ottobre la banca mi dice l'opposto.
3) E' vero che comunque dopo 60 gg il conto viene sbloccato? Ma 60 gg dalla notifica a me o dalla notifica alla banca (che non posso conoscere)?
4) Se in settimana vado a saldare la cartella da 9000 € con quali tempi Agenzia delle Entrate comunica il tutto alla mia banca? Posso farmi fare una dichiarazione provvisoria da inviare immediatamente alla banca? voglio scongiurare che il 10 il pagamento delle carte non venga effettuato e che di conseguenza venga iscritto nel registro dei cattivi pagatori.
5) E' corretto che, pur essendo il conto cointestato, nulla sia stato notificato a mia moglie=
6) Infine, potrei esperire azione di risarcimento soprattutto nel caso le carte non vengano pagate dalla banca nonostante la mia regolarizzazione?
Grazie e tutti.
A maggio di quest'anno ricevo una cartella per un totale di 22.000 € da >Agenzia delle Entrate, e, ingenuamente, non agisco subito sapendo che è in progettazione una nuova rottamazione prevista entro la fine dell'anno (cosa che in effetti sta avvenendo). Il 10 settembre ricevo però a tal proposito una notifica di pignoramento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Mi metto in contatto con il mio legale che mi suggerisce di richiedere immediatamente la rateazione del debito per bloccare la procedura.
Il 19 settembre l'istanza viene parzialmente accolta, e il debito viene rateizzato, a parte una singola cartella dell'importo di circa 9000 € che non ha i requisiti per rientrarvi. Mi viene un dubbio e chiedo al legale se mi devo preoccupare che il pignoramento sia effettivamente bloccato in presenza di quella cartella e lui mi tranquillizza e mi conferma il congelamento della procedura purchè ovviamente io paghi la prima rata (cosa che in effetti ho fatto con una quindicina di giorni di anticipo rispetto al termine) e che quella cartella l'avremmo trattata successivamente.
Apparentemente tutto sistemato, ma, come un fulmine a ciel sereno il 26 ottobre (quindi 46 giorni dopo la notifica ricevuta da Ade) la banca mi comunica che hanno appunto ricevuto anche loro la notifica, tra l'altro per l'importo totale di 22.000 €, nonostante nel frattempo fosse già iniziato il piano di rateazione da parte mia.
Premetto che si tratta di una banca on line e quindi tutte le comunicazioni avvengono tramite call center ed help desk, non tramite sportello fisico.
Decido di prendere appuntamento con il mio legale per parlarne personalmente ma nel frattempo fisso anche appuntamento d'urgenza presso lo sportello dell'Agenzia Entrate Riscossione. L'agenzia mi dice che la procedura non è sospesa per via di quella cartella residua non rientrante nell'accoglimento dell'istanza e che dovrei saldarla per ottenere lo sblocco, mentre il mio legale sostiene che la tesi è sbagliata perchè comunque l'accoglimento parziale dell'istanza avrebbe dovuto bloccare la procedura.
Nel frattempo un bonifico che io ho effettuato non è stato portato a compimento della banca per saldo insufficiente (di fatto si è generata una discrepanza tra il saldo contabile che mi consentirebbe di effettuarlo e il saldo disponibile che invece mi decurta una somma di denaro che è stata congelata a favore di Agenzia delle Entrate).
Decido in sostanza a questo punto di andare la prossima settimana a versare un assegno circolare per l'importo a chiusura di questa cartella residua, ma mi si pone nel frattempo un'altra questione impellente: il prossimo 10 novembre avrò l'addebito delle carte di credito del conto, che è cointestato con mia moglie, e vorrei assicurarmi che la somma in questione sia debitamente prelevata, ma al momento il mio timore è che immettendo nuova liquidità venga comunque congelata a favore dell'Agenzia.
Alla fine di questo riepilogo, vi elenco i miei punti di perplessità:
1) E' un mio diritto sapere quando la banca ha ricevuto la notifica? Mi sembra del tutto inverosimile che l'abbia ricevuta oltre un mese e mezzo dopo di me. E oltretutto ,anche ammettendo che il pignoramento residui per quella fatidica cartella perchè la banca mi cita una indicazione di debito di 22.000 € quella era ormai stata superata dal 19 settembre nel momento in cui l'Agenzia ha acconsentito la reteazione per gli altri 13.000 di debito.
2) Ha senso fidarmi ancora del mio legale? Il 20 settembre ,i dice che è tutto a posto e il 26 ottobre la banca mi dice l'opposto.
3) E' vero che comunque dopo 60 gg il conto viene sbloccato? Ma 60 gg dalla notifica a me o dalla notifica alla banca (che non posso conoscere)?
4) Se in settimana vado a saldare la cartella da 9000 € con quali tempi Agenzia delle Entrate comunica il tutto alla mia banca? Posso farmi fare una dichiarazione provvisoria da inviare immediatamente alla banca? voglio scongiurare che il 10 il pagamento delle carte non venga effettuato e che di conseguenza venga iscritto nel registro dei cattivi pagatori.
5) E' corretto che, pur essendo il conto cointestato, nulla sia stato notificato a mia moglie=
6) Infine, potrei esperire azione di risarcimento soprattutto nel caso le carte non vengano pagate dalla banca nonostante la mia regolarizzazione?
Grazie e tutti.