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omessa denuncia dei redditi di non lavoratori

contemax

Utente
Salve. Due giorni fa sono stato convocato,insieme a mia madre e mia sorella,componenti del medesimo nucleo familiare,dalla guardia di finanza per un accertamento, dove ci hanno notificato e verbalizzato l'omessa dichiarazione dei redditi per me e mia sorella. Premetto che entrambi siamo a carico completo di mia madre pensionata,come è dichiarato sul suo mod.730, in quanto studenti universitari non lavoratori. Ci hanno contestato di non aver dichiarato i proventi dell'affitto di un appartamento, in totale 5.000eur annui, vale a dire 1.666eur cadauno, per gli anni relativi all'accertamento, 2010 e 2011. Siamo caduti dalle nuvole,in quanto il commercialista di mia madre aveva detto di non preoccuparci, in quanto la somma percepita era inferiore al minimo da denunciare(somma che,in ogni caso, risulta dal mod. 730 di mia madre,e per cui lei ha pagato le tasse relativamente al suo terzo di introiti),non avendo noi figli alcun altro reddito. invece la GdF ci ha informato che, per ogni bene che annualmente frutta oltre 500eur a chi non ha altro reddito, deve essere presentata obbligatoriamente la dichiarazione dei redditi. Oltretutto ci è inoltre stato contestato(questo anche a mia madre)di non aver pagato il mod F23 all'ufficio delle entrate per l'anno 2011, in quanto il contratto con "cedolare secca" che avevamo fatto con gli inquilini,e che era specificato sul contratto di affitto regolarmente registrato all'agenzia delle entrate, per la GdF non è valido perchè bisognava informare gli inquilini con una raccomandata con ricevuta di ritorno,e non tramite dicitura sul contratto(come ci aveva detto il commercialista),perciò quel reddito doveva essere indicato nel 730 di mamma non come cedolare secca,ma come Irpef,e quindi era stata evasa l'imposta di bollo(F23). Oltre al prevedibile sconcerto mio,di mia madre e di mia sorella(non avendo mai ricevuto neanche una multa per divieto di sosta ed essere stati sottoposti ad un interrogatorio come grandi criminali da evasione fiscale...),ed alla rabbia verso il commercialista,fonte,a sentire la GdF, dei nostri disagi(non sarebbe stato un problema pagare le tasse allo stato per i 1.666eur percepiti annualmente,o inviare una A.R. agli inquilini...), c'è adesso la preoccupazione di conoscere l'importo della sanzione totale derivante.
Gradirei appunto sapere da voi professionisti, approssimativamente, a quali cifre si vada incontro,sanzioni più multe, in base agli importi precedentemente indicati, per me e mia sorella per l'omessa dichiarazione 2010 e 2011 dei 1.666eur percepiti da ognuno annualmente, e per tutti e 3 per la non validità della cedolare secca(per la mancata raccomandata con ricevuta di ritorno,invece della dicitura sul contratto).Avendo,oltre alla pensione di mia madre,solo qualla fonte di reddito,e studiando all'università in una città diversa da quella di residenza, quindi dovendo necessariamente privarci di tutto ciò che è superfluo,non vorremmo una "batosta" che ci mettesse in serie difficoltà.
Ringrazio anticipatamente per le risposte,e per gli eventuali consigli su come comportarci quando arriveranno le sanzioni.
Max
 
relativamente alla cedolare secca ritengo che se nel contratto vi sia la indicazione dell'opzione della cedolare secca e della assenza di adeguamento dell'istat la raccomandata all'inquilino non risulta essere necessaria.
di conseguenza la contestazione sulla mancata registrazione dovrebbe cadere e ritengo che l'ufficio non la coltiverà.
sul resto ti consiglio di rivolgerti ad un professionista.
ciao
 
Concordo con Giuseppe, che saluto, sul fatto che se il contratto prevede la rinuncia agli adeguamenti ISTAT la raccomandata all'inquilino non sarà necessaria: si potrà obiettare che la rinuncia agli adeguamenti non significa automaticamente esercizio dell'opzione della cedolare secca, di modo che il locatario non sarebbe messo nella condizione di conoscere se il locatore ha esercitato o meno l'opzione, con conseguente obbligo del pagamento dell'imposta di registro in caso di mancato esercizio. Il problema è superabile allorché l'imposta di registro è divisa a metà tra le parti ed ovviamente se il locatore dovesse chiedere al conduttore la metà dell'imposta quest'ultimo dovrà richiedergli copia del mod. F23.
Invece, con riferimento alla mancata denuncia dei canoni di locazione, la legge (art. 3 c. 5 Dlgs 23/2011), prevede sanzioni molto pesanti per il contribuente che omette di indicare in dichiarazione dei redditi i canoni di locazione percepiti. Pertanto i figli rischiano una sanzione dal 240% al 480% dell'imposta evasa (omessa dichiarazione) mentre la madre rischia una sanzione dal 200% al 400% della maggiore imposta dovuta (dichiarazione infedele).
Saluti.
 
Salve! Sono nuova e volevo prima di tutto fare i complimenti a questo forum che ho sempre trovato molto utile!

Per quanto riguarda il contratto di affitto, se è stato stipulato già con l'opzione della cedolare secca non è dovuta nessuna raccomandata all'inquilino in quanto ha sottoscritto anche lui il contratto stesso e quindi a conoscenza dell'opzione esercitata dai proprietari. La raccomandata andava obbligatoriamente spedita se si voleva applicare l'opzione della cedolare al contratto di affitto già essere al momento della entrata in vigore della relativa norma.

Per quanto riguarda l'omessa dichiarazione dei canoni percepiti da voi figli, concordo pienamente con Rocco.
Ciao
 
Se il contratto non prevede gli adeguamenti istat, ai fini dell'esercizio dell'opzione della cedolare si ritiene non necessaria la raccomandata all'inquilino; in caso contrario bisognerà inviare la raccomandata postale.
Saluti.
 
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