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Olimpiadi

lella

Utente
concedetemi uno sfogo d'orgoglio...dopo l'oro della Pellegrini e tante altre medaglie venete....


5 medaglie quasi tutte venete....
grande VENETO!
, terra di grandi sacrifici , dove i ragazzi iniziano a 8 anni anche 4 allenamenti al giorno. e non ci sono sabati e domeniche.
io l'ho provato sulla mia pelle 11 anni che seguo mio figlio( anche lui ha una medaglia nazionale alle spalle),quanti sacrifici! avere 15-16 anni e non uscire con i compagni, non vedere festività perchè anche alla vigilia di Natale allenamenti, non andare in discoteca pèerchè esci dal palazzetto alle 23.30 e alle 5 devi partire per una gara, non andare via col motorino, si o no una pizza, studiare di notte , andare a scuola ed essere interrogati per primi ( perchè gli sportivi non fanno nulla.....) mentre altri ragazzi erano sempre ai bar nullafacenti...ma a loro erano concesse le giustificazioni

GRANDE VENETO!



lella
 

Kob

Utente
Riferimento: Olimpiadi

grande Veneto senz'altro ma il metodo di allenamento (sopratutto per quanto riguarda il nuoto) è grossomodo uguale anche in Lombardia (si inizia alle 5 di mattina, prima della scuola, si va a scuola e poi ancora il pomeriggio) e ho il forte sospetto che sia del tutto analogo anche in Campania o Sicilia.

sul successo dei nostri azzurri penso che pesino principalmente due fattori abbastanza indipendenti dalla terra d'origine:
1) le capacità individuali e lo spirito di sacrificio;
2) l'allenatore.

Le capacità individuali non si discutono: o si è portati, si ha qualche cosa in più o non si diventa campioni. Poi ci vuole lo spirito di sacrificio ... la dedizione ad allenarsi per ore ed ore ... trascurando magari i videogames, e altre "distrazioni extra-sportive.

Poi però le capacità non bastano ci vuole l'allenatore, e mi riferisco ad un mentore che sappia esaltare e migliorare le doti fornite da madre natura ...

Non meno importanti, infine, l'ambiente in cui uno si allena: voglio dire un conto è allenarsi negli USA con tutte le strutture e i migliori allenatori a disposizione, un altro conto e allenarsi in una palestra di uno sperduto paese di provincia (nord o sud poco importa): è chiaro che nel secondo caso si parte già rincorrendo.

Per il momento l'Italia mi sembra si stia comportando molto bene, unica nota stonata questa storia della detassazione dei premi ... questa storia che leggo oggi - p.es. su Il Corriere della Sera - non mi convince affatto.
 

lella

Utente
Riferimento: Olimpiadi

[
sul successo dei nostri azzurri penso che pesino principalmente due fattori abbastanza indipendenti dalla terra d'origine:
1) le capacità individuali e lo spirito di sacrificio;
2) l'allenatore.



CONFERMO con quanto asserisci, però in questi casi ( vista anche la staffetta di oggi dove su 4 atlete 3 erano venete...o meglio accento padovano)
lo spiriti di sacrificio è abnorme, rispetto a tante altre realtà italiane.

Concordo anche sul fatto dell'allenatore, della squadra, del luogo etc.etc.
ma sono più che convinta che se un ragazzo/a SI SACRIFICA e si impegna anche se si trova in un sperduto palazzetto di una sperduta provincia , il talento e la Voglia di emergere, vengono premiate.
A Pechino proprio della scuola di nuoto cittadellese , c'è una ragazzina del 87.
La Pellegrini si è allenata per anni a Spinea (Ve) paesino dell'entroterra diciamolo pure provinciale, per poi essere accompagnata nella sua strada da "ragazza prodigio", prima a Milano e oggi a Verona.
Conosco ragazzi che provengono dalla Sicilia, hanno 18 anni e stanno qui nel Veneto lontani da casa , lontani dalla famiglia, pur di realizzare un loro sogno sportivo ...ma su due ragazzi siciliani che si sacrificano , quanti invece non lo fanno? .Nulla a che vedere le nostre strutture con quelle statunitensi logicamente. Li viene premiato il talento , la meritocrazia ..qui tante volte solo
le conoscenze. Se in Italia devi prendere un ragazzo per farlo "volare" e devi scegliere tra il figlio dell'allenatore o il figlio dell'idraulico, pur mettendo nella bilancia le stesse qualità sportive...chi emerge secondo voi ? .
Naturalmente il "brocco" sia pur figlio di...., non farà strada, ma a pari prestazioni o talento chi viene premiato? e chi viene invece falciato o si ritira dopo queste demoralizzanti scelte?
Nella mia esperienza decennale, ho visto circa 600 ragazzi sfuggire , sia pur talentuosi. Quanti si sono ritirati dopo una partita dove avevano dato tutto, anni di sacrifici, etc.etc.quanti non ne potevano più di allenamenti massacranti, partite alle domeniche e nelle festitivà più grandi...ho ancora negli occhi e nella mente decine e decine di questi giovani "promettenti" annoverati nei giornali sportivi , con allenatori alle spalle "forti" o società sportive di tutto rispetto...eppure..... non sono arrivati ai 18 anni che hanno smesso, quando potevano raccogliere il frutto di tanti pianti o sacrifici.
Se i nostri ragazzi veneti hanno questo spirito di sacrificio "prolungato" forse
dico forse, dipende tanto anche dalla mentalità della ns.terra, e la voglia di emergere ...con le proprie capacità, malgrado tutto.

saluti.
lella.
 
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