Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

nota credito iva e r.a.

g.s.

Utente
salve a tutti, ho un quesito e al momento non ho trovato ancora alcuna risposta. mi trovo in questo caso:

- emessa fattura da parte di un professionista con iva e rit. acconto

- a seguito accesso al regime dei minimi si ha necessità di emettere nota credito a storno della fattura compreso iva e r.acc.

- dopo lo storno della fattura si emetterà nuova fattura senza iva e r.a. con annotazione dicitura minimi

si ha necessità di capire come impostare la nota credito ai fini dello storno della r.a.

Grazie a presto
Gabriella
 
Della ritenuta non sei tenuta ad indicarla, neanche sulla prima fattura, è pura cortesia...


Nella fattura regime minimi, ma sarà forfettario se entri nel 2016, indichi non soggetta ad iva e non soggetta a ritenuta..
 
ok. il problema si pone poiché la fattura emessa è stata già pagata e di conseguenza anche la r.a. è stata già versata.
- volendo ora l'avvocato rientrare nel nuovo regime è possibile emettere n.c. senza indicazione della r.a. in modo da stornare/annullare la precedente fattura e riemetterla secondo il regime dei minimi? (procedura interna per il riaccredito dell'iva)
- riguardo la r.a. il cliente può applicare la stessa procedura che si applica per i condomini? (la indico di seguito)

L’eventuale parziale annullamento dell’operazione, documentato con emissione di nota di variazione in diminuzione, dà origine ad un debito di codesta società nei confronti del condominio di ammontare pari all’importo della variazione decurtato della correlata ritenuta d’acconto.
A sua volta il condominio potrà recuperare la ritenuta versata in eccesso all’Erario applicando l’istituto della compensazione verticale, ossia portando in detrazione da un successivo versamento di ritenute, anche avente codice diverso, l’importo da recuperare. Tale operazione di compensazione dovrà essere evidenziata nella dichiarazione dei sostituti d’imposta mod. 770 che il condomino è tenuto a redigere.
 
l'indicazione in fattura della ritenuta non è prevista da nessuna legge, è una cortesia che il professionista fa al cliente per ricordargli che deve saldare la fattura detraendo la ritenuta e che la stessa ritenuta andrà versata all'erario..

ora il professionista modifica in corsa le sue caratteristiche quindi accrediterà la fattura gia emessa e farà nuova fattura non soggetta ne ad iva ne a ritenuta..

in pratica
fattura 1000+220=1220 la ditta ha pagato al professionista 1020 e 200 li ha versati all'erario,

nota accredito 1000+220=1220

nuova fattura 1000=1000

il professionista deve restituire 20 alla ditta
e la ditta sarà a credito di 200 dall'erario che per colpa del professionita dovrà "arrangiarsi" a recuperare o compensare...
 
Ultima modifica:
Alto