Buon giorno a tutti,
Vorrei porre il seguente quesito:
Un lavoratore che lavora da casa on line come Internet Assessor o Quality Rater ( in pratica controlla la correttezza delle ricerche dei motori di ricerca), e viene pagato circa 10 euro all’ora è obbligato ad aprire una partita IVA oppure può limitarsi a pagare il 20% come ritenuta d’acconto?
Tengo a precisare che lavora per un’ azienda estera americana con sede in Irlanda, che il compenso annuale complessivo non supera i 5.000 € mentre il rapporto di collaborazione con quest’azienda può essere di sei o più mesi.
L’apertura della partita IVA e la necessaria consulenza di un commercialista per gestirla renderebbe il guadagno del lavoratore in questione del tutto irrisorio.
Grazie per l’eventuale risposta e cordiali saluti a tutti.
Vorrei porre il seguente quesito:
Un lavoratore che lavora da casa on line come Internet Assessor o Quality Rater ( in pratica controlla la correttezza delle ricerche dei motori di ricerca), e viene pagato circa 10 euro all’ora è obbligato ad aprire una partita IVA oppure può limitarsi a pagare il 20% come ritenuta d’acconto?
Tengo a precisare che lavora per un’ azienda estera americana con sede in Irlanda, che il compenso annuale complessivo non supera i 5.000 € mentre il rapporto di collaborazione con quest’azienda può essere di sei o più mesi.
L’apertura della partita IVA e la necessaria consulenza di un commercialista per gestirla renderebbe il guadagno del lavoratore in questione del tutto irrisorio.
Grazie per l’eventuale risposta e cordiali saluti a tutti.