Salve,
sono Luca e mi permetto di scrivere per chiedere un consiglio in merito a un errore del Contact Center INPS. Riassumo la storia:
A gennaio, a seguito di licenziamento collettivo, ho presentato domanda NASpI, subito accolta e correttamente erogata fino a quando, a marzo, ho iniziato una nuova occupazione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Durante il periodo di prova di sei mesi previsto dal contratto, a giugno ho perso involontariamente l’occupazione. Il primo giorno utile ho quindi chiamato il Contact Center INPS per essere guidato nella ripresa dell’erogazione della NASpI, chiedendo esplicitamente all'operatrice se fosse necessario presentare una nuova domanda NASpI oppure “sbloccare” quella presentata a gennaio. L'operatrice INPS ha specificato che non andava inviata una nuova domanda NASpI e che, per il mio caso specifico (durata effettiva del rapporto di lavoro pari a poco più di tre mesi), era sufficiente effettuare una registrazione telefonica per inviare una NASpI-Com, e così l'operatrice ha fatto. Da quel giorno, certo di aver fatto tutto il necessario per la ripresa dell’erogazione della NASpI, sono rimasto pazientemente in attesa. Trascorse le prime settimane, in assenza di pagamenti e/o comunicazioni, ho contattato il Contact Center INPS, mediamente una volta a settimana, per chiedere spiegazioni sulla mancata erogazione e mai mi è stato evidenziato un problema di procedura a monte, mi è stato anzi suggerito di effettuare solleciti, di attendere i tempi di risposta e di richiamare il Contact Center INPS ancora altre volte per avere aggiornamenti. Soltanto a ottobre, all’ennesimo sollecito e dopo quasi quattro mesi, ho ricevuto un’e-mail dall’ufficio di competenza in cui mi veniva segnalata la non presenza di ulteriori cifre da erogare in quanto la NASpI era decaduta per contratto a tempo indeterminato.
Consigliato dallo stesso Contact Center, nonostante il superamento dei termini di presentazione per una nuova domanda (68 giorni dal termine del rapporto di lavoro), a ottobre ho presentato comunque una nuova domanda allegando un file che spiegava dettagliatamente il disguido, ma la domanda è stata respinta per tardiva presentazione (immagino che l’allegato sia stato del tutto ignorato).
Al di là della mancata erogazione da luglio, considero anche i mancati contributi figurativi. Oltre al danno, quindi, la beffa.
Credo che il passo successivo sia il ricorso amministrativo all’Ufficio Provinciale INPS, ma può essere considerata una via efficace di risoluzione? Saprestee consigliarmi il modo più efficace per porre rimedio al danno subìto a causa dell’errore del Contact Center INPS (e non mio)?
Grazie mille in anticipo.
Luca
sono Luca e mi permetto di scrivere per chiedere un consiglio in merito a un errore del Contact Center INPS. Riassumo la storia:
A gennaio, a seguito di licenziamento collettivo, ho presentato domanda NASpI, subito accolta e correttamente erogata fino a quando, a marzo, ho iniziato una nuova occupazione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Durante il periodo di prova di sei mesi previsto dal contratto, a giugno ho perso involontariamente l’occupazione. Il primo giorno utile ho quindi chiamato il Contact Center INPS per essere guidato nella ripresa dell’erogazione della NASpI, chiedendo esplicitamente all'operatrice se fosse necessario presentare una nuova domanda NASpI oppure “sbloccare” quella presentata a gennaio. L'operatrice INPS ha specificato che non andava inviata una nuova domanda NASpI e che, per il mio caso specifico (durata effettiva del rapporto di lavoro pari a poco più di tre mesi), era sufficiente effettuare una registrazione telefonica per inviare una NASpI-Com, e così l'operatrice ha fatto. Da quel giorno, certo di aver fatto tutto il necessario per la ripresa dell’erogazione della NASpI, sono rimasto pazientemente in attesa. Trascorse le prime settimane, in assenza di pagamenti e/o comunicazioni, ho contattato il Contact Center INPS, mediamente una volta a settimana, per chiedere spiegazioni sulla mancata erogazione e mai mi è stato evidenziato un problema di procedura a monte, mi è stato anzi suggerito di effettuare solleciti, di attendere i tempi di risposta e di richiamare il Contact Center INPS ancora altre volte per avere aggiornamenti. Soltanto a ottobre, all’ennesimo sollecito e dopo quasi quattro mesi, ho ricevuto un’e-mail dall’ufficio di competenza in cui mi veniva segnalata la non presenza di ulteriori cifre da erogare in quanto la NASpI era decaduta per contratto a tempo indeterminato.
Consigliato dallo stesso Contact Center, nonostante il superamento dei termini di presentazione per una nuova domanda (68 giorni dal termine del rapporto di lavoro), a ottobre ho presentato comunque una nuova domanda allegando un file che spiegava dettagliatamente il disguido, ma la domanda è stata respinta per tardiva presentazione (immagino che l’allegato sia stato del tutto ignorato).
Al di là della mancata erogazione da luglio, considero anche i mancati contributi figurativi. Oltre al danno, quindi, la beffa.
Credo che il passo successivo sia il ricorso amministrativo all’Ufficio Provinciale INPS, ma può essere considerata una via efficace di risoluzione? Saprestee consigliarmi il modo più efficace per porre rimedio al danno subìto a causa dell’errore del Contact Center INPS (e non mio)?
Grazie mille in anticipo.
Luca