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NASpI e collaborazione tecnica con bande musicali

IvanPro84

Utente
Buongiorno a tutti.
Vi scrivo per un consiglio, in quanto è ormai da diverso tempo che cerco una soluzione al mio quesito ma senza successo..

Nell'ottobre 2016 vengo licenziato e faccio richiesta per la NASpI presso il mio sindacato. Parallelamente al lavoro dipendente ho da sempre portato avanti attività sia come insegnante (prestazione occasionale) che come collaboratore tecnico in una banda musicale secondo quanto previsto dall'art. 67 lett. "m" del TUIR (preciso che non ho mai superato le franchigie previste): il sindacato inserisce ai fini della richiesta NASpI entrambe le fonti di reddito.

Dopo qualche tempo mi arriva la lettera di conferma accoglimento domanda indennità per un importo relativamente piccolo (lordo di 470€) ma perfettamente coerente con la retribuzione media che avevo nel quadriennio come dipendente. i versamenti dell'INPS però sono intorno 100€ (e dal 4° mese come da regola iniziano a scendere, l'ultimo è di 57€). Subito mi attivo presso il sindacato per capire la situazione ma vengo a più riprese liquidato perché secondo loro è tutto a posto, invece agli sportelli dell'INPS mi reco almeno due volte per le dichiarazioni di reddito presuntivo e consuntivo e ne approfitto per chiedere spiegazioni che non mi vengono fornite in maniera abbastanza esaustiva.

Finalmente da solo, per puro caso e con mezzi propri vengo di recente a sapere dell'esistenza della famosa circolare INPS no. 174 del 23/11/2017 dove l'istituto chiarisce, al primo punto, i criteri di compatibilità fra le attività regolate dall’ art. 67 lett. "m" del TUIR e la NASpI: siccome questo mi pare essere il mio caso mi reco agli sportelli INPS dove l'impiegato finalmente mi spiega che la notevole riduzione della mia NASpI è legata al fatto che mi è sempre stato "scalato" quanto percepito dalla mia collaborazione con la banda musicale e che, alla luce di questa circolare avrei potuto fare richiesta di riesame.

Ho preparato quindi la documentazione relativa a tutta la mia posizione fiscale negli anni 2016-2019 e allegato una richiesta di riesame scritta con precisi riferimenti a detta circolare. Purtroppo la richiesta mi viene respinta con lettera recapitata per posta ordinaria in quanto la circolare no. 174 "non estende la cumulabilità della NASpI a tutti i redditi ex art. 67 TUIR ma solo a quelli previsti per l'esercizio di attività sportiva dilettantistica", lasciando la possibilità di presentare ricorso al Comitato Provinciale entro 90 giorni.

Io non sono esperto di materia fiscale e di tasse, purtroppo (è un mio limite!), ma mi sembra quantomeno discriminatorio il fatto che una categoria lavorativa possa venire avvantaggiata rispetto a un'altra laddove entrambe rispondono alle stesse "caratteristiche" dal punto di vista fiscale: sono entrambe regolate allo stesso identico modo e non capisco la ragione per cui una debba essere considerata e l'altra invece no. Da profano la risposta ricevuta dall'INPS mi è sembrata un modo di chiudere la questione attenendosi a una interpretazione alla lettera della circolare, la quale effettivamente cita soltanto i collaboratori sportivi (forse per il fatto che sono la categoria più numerosa o rappresentativa fra quelle contemplate? non saprei, sono supposizioni personali) ma che comunque, ribadisco, si rifà a un articolo che comprende nella sua sostanza anche la mia categoria lavorativa.. Peraltro è stato lo stesso impiegato dell'INPS a suggerirmi la via del ricorso e questo mi dà ulteriore riscontro di aver dato una interpretazione ragionevole della situazione.

Alla luce di queste considerazioni, da "uomo della strada", mi sembra ingiusta la posizione dell'INPS e sono dunque a chiedere a voi consiglio: ho qualche possibilità di vedermi riconosciuta la mia posizione presentando ricorso oppure sto scrivendo assurdità? Qualora il vostro parere fosse positivo, nel presentare ricorso avete dei suggerimenti su come impostarlo? Lo presenterei in autonomia tramite il sito INPS visto che non ho riferimenti a cui appoggiarmi e non ho più fiducia del mio sindacato, non tanto per l'esito attuale della faccenda ma per l'atteggiamento che il suo personale ha tenuto nei miei confronti.. salvo che mi diciate che un privato cittadino non ha i mezzi per presentare un ricorso come si deve ed è meglio che mi rivolga a una adeguata figura professionale.


Grazie in anticipo per i vostri graditi commenti!
 
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